mercoledì 12 ottobre 2022

ARTEMISIA GENTILESCHI STUPRATA E TORTURATA PERCHE' PITTORA.

Fra le eroine della storia c'è da annoverare anche Artemisia Gentileschi, pittrice ai tempi della Roma barocca la cui storia è stata raccontata su La7 da Aldo Cazzullo conduttore della serie Una Giornata Particolare dove ad ogni puntata si mette in evidenza quel giorno importante che ha dato una svolta definitiva alla vita di un famoso personaggio, da Giulio Cesare a Mussolini passando appunto per Artemisia con a seguire tanti altri che si consiglia di non perdere.


Artemisia è stata la prima artista femminile ad entrare nella storia perchè si era conquistata il privilegio, mai concesso ad una donna di quel tempo, di firmare i suoi quadri essendo pittrice - denominata in senso dispregiativo considerando quel mestiere disdicevole, “pittora” (anagramma di troia) - di grande talento avendo avuto come maestro il padre Orazio Gentileschi che le aveva insegnato l'arte del ritratto facendole completare l'apprendistato con lo studio della prospettiva affidata ad un suo amico, il pittore Agostino Tassi il quale non si fece scrupolo di tradire l'accoglienza in casa per approfittare, dopo averla molestata in continuazione, di stuprare Artemisia giovane fanciulla ancora vergine sulla quale non contento, infieriva raccontando in giro che fosse una poco di buono che si concedeva agli uomini come una “pittora” qualunque della quale evidentemente era geloso non tanto di lei ma del suo talento superiore al suo. 

Dopo una denuncia si instaurava un processo contro lo stupratore nel quale comunque la vittima come succedeva in questi casi, in quanto donna subiva l'inquisizione come fosse un'imputata. Per dimostrare di aver detto il vero veniva anche torturata con la rottura delle ossa della mano che le servivano per dipingere allo scopo di distruggere il suo talento. Una crudeltà che fa comprendere il ruolo delle donne a quell'epoca. Alla fine nonostante venisse assolta Artemisia tornava libera marchiata a vita da vivere nel dramma di non potersi sposare né tanto meno continuare a dipingere. Lui, lo stupratore invece, venne condannato all'esilio che durò poco facendolo tornare a Roma accolto con benevolenza alla Corte Papale e fra i nobili della città perchè in fondo che cosa aveva fatto? Stuprare una donna, che sarà mai! Alzi la mano chi...

A quel tempo chissa quante donne erano state vittime di stalker  e stupratori, specie fra le persone umili le quali, per non subire un processo umiliante e crudele con la tortura erano costrette a tacere e subire l'affronto  dovendo poi scegliere fra il convento o la prostituzione perchè una donna senza marito non aveva mezzi di sostentamento. Artemisia comunque riusciva a rialzarsi nell'allontanarsi da Roma per vivere a Firenze dove dimostrava la sua tempra forte, fiera e talentuosa nel continuare a dipingere con successo dopo essersi sposata pur senza amore. Il quale arriverà anche per lei con le sembianze di un amante appassionato con il quale condividere l'interesse per l'arte. Tra i dipinti di Artemisia, con donne sempre intrise di profonda sofferenza pur nella loro nuda sensualità, spicca Giuditta ed Oloferne dove traspare tutto il suo intimo dolore e desiderio di vendetta verso lo stupratore che sgozza con freddezza e determinazione.



Aldo Cazzullo conduce il format in studio l'approfondimento storico con un imprinting giornalistico di cronaca nera raccontando le storie con molta passione, partecipazione e la competenza che già tutti abbiamo conosciuto nelle numerose ospitate Tv dove è richiestissimo, avvalendosi dei servizi nelle località storiche nelle quali si è consumato il fatto di “quella famosa giornata” che ha inciso sulla vita del personaggio  portandolo alla morte o alla resurrezione in alto come il caso di Artemisia, di due giovani molto comunicativi come Raffaele di Placido e Claudia Benassi che sicuramente avranno spianata la strada nella divulgazione televisiva per la simpatia accattivante che dà piacere nell'ascoltarli stimolando l'interesse. 



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