Se il racconto comunque fosse stato lineare con il susseguirsi dei fatti in ordine di tempo sarebbe stato più interessante. Invece è stato montato con lo schema della fiction Noi ( con Lino Guanciale il quale in questa serie de' I Sopravvissuti ha il ruolo del capitano) dove le vicende di una famiglia ed i singoli componenti erano raccontate insieme a tanti flashback rendendo la storia molto complessa da seguire, anche se poi ci siamo riusciti. Purtroppo l'operazione è stata riproposta con i Sopravvissuti rendendola ancora più complicata dovendo analizzare le vite di parecchi personaggi insieme a continui flashback sulla barca dove mistero e suspence quando raggiungono l'apice vengono continuamente interrotti dalle scene di vita dei naufraghi tornati a casa vissute nella noia del quotidiano con il padre che gioca con la bambinetta per esempio o il ragazzo rimasto orfano dei genitori che si trova a disagio a scuola, un'amante che cerca consiglio dalla sorella, una madre che tampina la nuora perchè è tornata senza suo marito facendo palesare il suo disappunto perchè sarebbe stato meglio veder tornare lui l' adorato figlio e così via, per cui è molto difficile comporre un puzzle essendo la fiction montata ad arte astratta con le scene frammentate in ordine sparso mixate con uno sforzo acrobatico nel saltar di palo in frasca.
Ad ogni modo, sforzo facendo, intorno ai sopravvissuti si è riusciti a creare un'atmosfera di mistero anche via terra facendoli parlare fitto fitto fra di loro come se custodissero un segreto che avrebbero deciso concordemente di tenere nascosto alla polizia ed ai famigliari i quali sono spiazzati e confusi intuendo che sotto sotto si sia avverato qualcosa di terrificante. Ad un certo punto però questa suspence viene interrotta da un flashback dove si vedono i naufraghi con la barca senza l'albero e il motore rotto in mezzo a un punto dell'Oceano dal quale non passano navi né sorvolano aerei, che in piena notte sentono udite udite i lamenti di una donna in mare che raccolgono dandole conforto perchè ha perso la memoria. E qui scatta il colpo di scena: mentre è sola la donna ruba un coltello così lo spettatore si fa delle domande da dove potesse venire, se da un'altra barca naufragata ma allora perchè nessuno l'aveva vista, oppure su chi l'abbia mandata, forse qualcuno che voleva spiare o uccidere ma chi, che cosa e perchè? E così il mistero si infittisce su una storia che pare non stia in piedi, oh pardon in barca nemmeno per sbaglio perchè non basta un gruppo di naufraghi ma ci vuole in aggiunta anche un nemico venuto a nuoto dall'immensità dell'oceano!
L'idea di base di un naufragio inquietante resta comunque valida per cui si continuerà a seguire la fiction, che si dilunga in 12 puntate, perchè resta viva la speranza di veder svelato magari seguendo un filo logico ogni mistero facendoci così restare vigili anche sul resto del quotidiano dei sopravvissuti e dei loro intrecci amorosi o tradimenti perpetrati fra terra e mare anche perchè gli interpreti sono tutti di alto livello, da Lino Guanciale, a Barbara Bobulova, da Fausto Maria Sciarappa a Maddalena Crippa e Pia Lanciotti con tanti altri nomi a formare un cast foltissimo proprio come nei filmoni catastrofici americani sempre molto avvincenti perchè mantengono alta la tensione con un ritmo serrato che invece non si vede in questa fiction perchè alla vicenda sulla nave, quella più interessante, fino ad ora sono stati dedicati pochi e brevi flashback che se han lasciato a bocca aperta è rimasta asciutta. Vedremo con le prossime.
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