mercoledì 9 aprile 2014

DIN DON DAN PASQUA TRA SACRO E PROFANO



Pace e bene. La Bibbia in Tv è stata molto seguita  anche se un filo troppo sintetizzata, fino ad arrivare alla passione di Gesù, dopo aver presentato la testa del Battista su un piatto d'argento a Salomè.
Domenica prossima è quella delle Palme in concomitanza appunto della passione di Cristo secondo i testi del Vangelo. Poi finalmente arriva la Pasqua col solito pranzo pantagruelico con abbacchio in primis, in attesa del picnic di Pasquetta.
Molte famiglie si riverseranno al cinema per assistere ai film delle commedie italiane tutte da ridere anche se ad essere preferite sono sempre quelle dei nuovi Cartoon ma per i più piccini sarebbe molto meglio rispolverare le vecchie fiabe di Walt Disney come la Spada nella Roccia per esempio, ad illustrare il percorso di un cavaliere a futuro uomo.
Così, tanto per tenerli aggiornati su quelle che sono le origini celtiche tutte improntate ad esaltare le nobili gesta dei cavalieri della Tavola Rotonda (l'Amor cortese) o quella dei miti come Tristano e Isotta (La sublimazione del sesso) e di Parsifal l'eroe puro alla ricerca del Sacro Graal (la Perfezione).
Racconti delle tradizioni celtiche che si intrecciano con quelle Cristiane dalla quale hanno avuto origine, come testimonia la storia di S.Galgano nel cui eremo di Montesiepi si trova una spada conficcata nella roccia.
Là dove la scimitarra saracena non è mai riuscita a penetrare.
Restiamo fedeli a noi stessi alle nostre tradizioni con il Cristo sulla Croce (il Sacro) e L'uovo o la Colomba di Pasqua in tavola (il Profano) in un intreccio di valori spirituali e materiali che
sono la base della nostra cultura, forte e dura come una roccia, ma aperta civilmente al prossimo senza alcuna distinzione di razza o di religione nel rispetto delle reciproche tradizioni ivi compresa la macellazione di agnelli e montoni per i missulmani o il divieto di toccare le vacche per gli indiani che le lasciano circolare per strada tra la popolazione che muore di fame.Noi occidentali dovremmo tutti insorgere?
Che gli animalisti se ne facciano una ragione per non fomentare guerre di religioni. Come se non ce ne fosse abbastanza degli jajidisti.

                                 
  UCCELLI DI ROVO
Chi sono le donne che ronzano un po’ troppo insistentemente intorno ai preti?
Un famoso adagio ce lo recita: “Le donne giovani, quando hanno dei problemi si cercano un amante, le donne vecchie (diciamo pure “mature”) vanno in chiesa a confessarli al prete”.
E se nella complessità dei racconti, si perdono nei meandri del sesso presi da una spinta mistica o da furore dissacratorio, lo scopo è sempre quello che porta a sfociare nell’unione tantrica, ovvero l’unione del sacro al profano alla ricerca dell’estasi. E invece….son dolori: sia che la storia trovi un lieto fine con tanto di marcia nuziale, perché si tradisce la propria vocazione, sia che la relazione venga immediatamente troncata per la scelta di fedeltà a Dio.
Ne è l’esempio quel famoso sceneggiato (negli anni 80 non si chiamava ancora fiction) “Uccelli di Rovo”, con protagonista Padre Ralph che, pur avendo ceduto alla passionale Maggie, aveva poi scelto di essere fedele al Signore, portando avanti la sua missione.Non prima comunque di una notte d'amore lasciando l'amante con un piccolo fardello da mantenere. Insomma un mordi e fuggi come un volgare seduttore a caratterizzare un piccolo uomo e prete in carriera rimasto comunque  impunito. Infatti il protagonista Richard Chamberlain era talmente bello che piaceva a tutti facendo salire l'audience dello sceneggiato il quale apriva la strada ai racconti in convento di Santi Preti e Suore, che RAI Uno a tutt'oggi sta portando avanti sempre con grande successo.



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