martedì 1 aprile 2014

CHARLOTTE E LE ALTRE DI SEX AND THE CITY


"Sono certa mia cara che anche lei ha une bellissima fica"
La piccola Charlotte spalanca gli occhi imbarazzata e confusa, davanti a unaserie di quadri con la "cosina" in
In primo piano per abbassarli immediatamente di fronte al loro genio creativo che le sorride a fianco insieme alla moglie, sua modella preferita.
No non è un racconto porno ma una puntata di Sex And The City riproposto da La 7.
A chiusura del serial si è pensato al film della fortunata trasmissione di cui si rimandava la realizzazione per dissapori fra le due protagoniste Sarah Jessica Parker, alias Carrie, e Cate Carral alias Samantha.


A distanza di anni la serie è gradevolissima da rivedere, risultando impareggiabile con tutte le altre
dello stesso genere che si sono poi susseguite, come per esempio L.B.Ward sugli amori saffici fra amiche.
Tante, per la verità, che fanno comunque riflettere su come e dove si nascondessero tutte queste lesbiche prima di essere sdoganate dal serial televisivo.
Infatti, sembra che abbiano popolato l’intera città in cui le eterosessuali si trovano in minoranza.



La serie, anche questa riproposta a suo tempo (con Jennifer Beals la protagonista di Flash Dance)  non aveva riscontrato un grandissimo successo perché risultava fastidiosa al limite del disgusto non tanto per le scene erotiche, quanto per le vicende sentimentali suggellate da pratiche di inseminazione artificiale da produrre scenari inquietanti.
Con questa, si diversiificava nettamente da Sex And The City che invece tratta qualsiasi argomento con estrema scioltezza ed eleganza ponendo le protagoniste, rigorosamente etero, alle prese con situazioni lesbo e omosex da superare con leggerezza e humour.
Ecco l’eleganzaè invece l’elemento che manca a L.B.Ward le cui protagoniste sono un filino sciatte conciate casual e con zazzere scolpite spettinate e sfilettate in maniera disarmonica, facendole scadere in un mondo sordido e, oddio si fa per dire, “ordinario”.


Ci vuole il tocco per fare accettare al vasto pubblico situazioni scabrose e trasgressive. Quel tocco leggero da bacchetta magica che ha favorito anche Beautiful, dove i protagonisti si destreggiano fra liaisons sentimentali intrecciate fra fratelli padri figli parenti e affini al limite dell’incenstuoso ma presentato su un piatto d’argento come una bellissima favola in cui sfilate di moda, abiti eleganti, e protagonisti dal fisico scultoreo la fanno da padroni.
E’ ovvio che il diavolo per sedurre debba vestire firmato.
Tornando al serial Sex And The City (con i cd in vendita nelle edile e negozi specializzati)in un'altra puntata si può vedere Charlotte alle prese col suo bestione nudo e peloso che cerca di mettere all'altezza del suo educato modo di vivere. La puntata è finita con le Manolo a spillo calzate da Carrie color argento con applicazione in strass che indossa per passeggiare a New York in pieno giorno.




Le storie sono orginali sicuramente ma tutto quel decantto fashion del look è forse eccessivo, troppo americano e un filo pacchiano. Ma forse è proprio questo che attrae perchè tutto è esageratamente e spudoratamente sopra le righe.nel quale la New York dei serial televisivi e dei film di Woody non esiste più, però bisogna guardare al futuro.
E nel futuro vorrei non sentir più parlare dell'11 Settembre e dello spettro delle torri gemelle. Basta!
Così come sarebbe ora anche per Sex and The City ma sono puntate talmente snelle e leggere che si riguardano sempre volentieri anche perchè fra le tanti qualcuna è stata persa come quella per esempio del bacio fra Miranda e il suo medico di colore. Non l'avevo mai vista. La cosa curiosa è che nel film la scena più sexy è stata proprio quella girata con Miranda quando Steve la scopa da dietro con una mano sul seno e l'altra sulla fica. Proprio lei che è sempre molto controllata e freddina. Infatti poi si è scoperta lesbica.
Come era successo con Portia De Rossi in Allie Mc Beals alla quale avevano affidato un ruolo di donna talmente altezzosa e glaciale da respingere i maschi. Poi alla fine dopo il serial anche lei si è scoperta Lesbica andando in sposa a Ellen Degeneres.
.C'è molta differenza tra queste e le ultime dove Carrie si è trasformata in parruccona piena di extension.
C'è da dire che è una mircolata perchè io la ricordo nei primi film dei suoi esordi come un'attrice dinamica e poco femminile. Non si sa come abbia potuto tirar fuori tutto quello charme che sprizza quando sorride. Quando è seria ritrova la sua espressione di donna dura e determinata.
Infatti era la leader del gruppo non solo per carisma ma anche a livello produttivo che aveva creato non poche gelosie stante l'inevitabile accentramento dell'attenzione sulla sua persona anche se poco fisicata.
Ma faceva tipo e questo nel mondo del fashion è molto importante più della imperiale presenza. Guarda le divine Anna Wintour e Franca Sozzani...!








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