sabato 19 aprile 2014

HAYA HARAREET LA DONNA MODELLO ANNI 50


 Dispiace non vedere più Serena Dandini in TV. Soprattutto dispiace non vedere più la Tv delle ragazze.
Ricordo una scena con Angela Finocchiaro che faceva la donna perfetta: alzandosi al mattina prestissimo, portava i bambini a scuola dopo una lauta colazione, e poi il cane a far pipì, e poi in Ufficio, la spesa in pausa pranzo e i bambini da riprendere a scuola a fine lavoro per portarli a danza, a ginnastica in attesa di preparar la cena non prima di aver fatto una doccia per accogliere il maritino fresca fresca e poi i piatti,lo stiro e infine i bambini a letto. Lei col marito a far l’amore.
Nel frattempo era giunta mezzanotte.
Ma come fai? Semplice: “Sniffo!”





Questo era il modello di santa donna pronta da sposare che imperversava negli anni cinquanta. Ma non è finita.
L’Italia allora era in pieno boom e Cinecittà lavorava a pieno ritmo attirando americani con il cinema Hollywoodiano che imperversava con lo stile peplum dei Kolossal Romani.
I quali proponevano eroi gagliardi nelle conquiste dell’Impero dal Nord Europa fino al Medio Oriente che andavano da comandanti delle Legioni agli schiavi delle galee navali passando per i gladiatori.
Fra questi spiccavano due attori Hollywoodiani perché molto fisicati e adatti a ruoli di combattenti.
Il primo,Charlton Heston era quello più ammantato di aura divina perchè le storie erano a sfondo religioso con i Dieci Comandamenti in primis e Ben Hur, mentre l’altro, Kirk Douglas, era il prototipo del combattente ribelle e molto molto sex sex… sexy.
Infatti sul primo l’attenzione era indirizzata verso i pettorali che Charlton Heston esibiva oliando ben bene la tartaruga, mentre sul secondo si puntava al pacco che Kirk Douglas esibiva con orgoglio molto maschio.
Entrambi comunque erano sempre affiancati da donne “intelligenti” (Haya Harareet per Ben Hur e Jean Simmons per Spartacus) vale a dire fedeli, oneste e soprattutto gran lavoratrici perché il loro status era sempre quello di schiave.
Se Jean Simmons andando a nozze assurgeva al ruolo di First Lady del Movimento Schiavista, Haya Harareet doveva accontentarsi di diventare moglie perfetta. Come detto sopra.
Infatti la poverina che nasceva schiava, ma ricca in quanto figlia dell’amministratore del padrone Ben Hur, una volta che questi cadeva in disgrazia seguiva la stessa sorte senza comunque mai perdersi d’animo.
Nell’attesa che lui tornasse mica stava con le mani mano anzi!
Infatti accudiva il padre disabile, tenendo aperta la casa in rovina, curando nel contempo madre e sorella di Ben Hur senza paura del contagio lebbra.

Insomma eroica e coraggiosa tanto che ce n’era abbastanza per definirla santa senza aspettare il matrimonio col padrone a renderla felice. Sì con un futuro fatto di lavoro per la casa, per il padre, per il marito, per la suocera e sorella ed infine per tutti i bambinetti che sarebbero arrivati magari ivi compresi quelli della cognata.
E’ lei comunque l’angelo del focolare,  il punto di riferimento di tutta la famiglia perché solo lei, con la sua devozione verso il fidanzato, poi marito e padre padrone accompagnati da una grande fede verso Gesù, è riuscita a ricomporla e tenerla unica. Con tanta fatica e abnegazione che volente o nolente dovrà portare avanti a compimento di un destino che l’aveva destinata schiava. Per farne una padrona. Perfetta nel rapporto sado-maso che  da sempre aveva caratterizzato le famiglie per bene con tutti i componenti al loro posto.
Non per nulla Charlton Heston, finita la carriera d’attore, si diede alla politica di destra simpatizzando per il repubblicano Bush, favorendo il libero commercio delle armi. Per autodifesa da intendersi anche verso quelle donne che stavano prendendo sempre più potere fino ad arrivare al femminicidio dei giorni nostri.
Kirk Douglas invece ha percorso una carriera con grande professionalità dove ha impersonato i ruoli più disparati tra i quali il giornalista cinico che inventava l’evento mediatico chiamando a raccolta il pubblico per assistere in diretta a un evento drammatico di forte impatto emozionale come i minatori intrappolati, aprendo una Porta  all’evento di Vermicino in Italia col piccolo Alfredino nella buca che a sua volta ha aperto la porta ai talk show della Tv del dolore in un Porta a Porta di successo.




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