lunedì 15 dicembre 2014

LA FEBBRE DI BROADWAY COLPISCE BRADLEY COOPER.


 “Io non sono un animale. Io sono un uomo!”. E' questo il grido disperato di un “mostro” così relegato ai margini, da una società per bene.
Quella società che il regista David Linch, ha così ben descritto nel serial Tv diventato un cult I Segreti di Twin Peach, liberamente tratto dal romanzo tradotto anche in film I Peccatori di Peyton Place dove si narrano le vicende di una città di provincia che nasconde marciume dietro una facciata pulita e imbiancata.

Con Elephant Men il regista aveva trattato questo “perbenismo” a fare da contorno ad una figura di uomo deforme il quale, dalla paura di essere ancora più beffeggiato e malmenato, nascondeva i propri sentimenti di rara sensibilità e poesia che riusciva ad esternare soltanto con quelli che dimostravano di interessarsi sinceramente a lui come persona. Persone che non ragionano a livello di animale rispecchiandosi in quello che deridono, ma in quella di uomo che considerano loro pari. L'uomo “riconosce” l'uomo con il quale socializzare o amare, la bestia riconosce  chi lo può dominare adorandolo come un Dio, v. ad esempio il Dio Bue di Biblica memoria, tradotto in Dio Denaro da Wall Street.

E fu così che la memoria pachidermica fu legata dall'autore (dal quale è stato tratto un romanzo e il film omonimo) alla deformità di Elephant Men facendo un parallelo con la Shoah. Più che l'autore ad incuriosire è comunque il nuovo interprete di questo personaggio perchè sta calando le scene di Broadway con l'omonima versione teatrale dove a calzare il ruolo  è nientemeno che Bradley Cooper, vincitore Oscar per il Lato Positivo. Una scelta difficile che ha lasciato perplessi tutto i suoi fans che lo hanno amato al cinema come gagliardo sex symbol, ma che a lui non può che rendergli onore per il coraggio di una scelta poco popolare, comunque apprezzata da un pubblico di élite come quella del Teatro.  Ad affiancarlo infatti ci sono professionisti del cinema come Patricia Clarckson (Basta Che funzioni, Dog Ville) che si è sempre distinta in ruoli di caratterista, quelli notoriamente più difficili nel dare vita a personaggi minori, ma non per questo ritenuti tali.

https://www.youtube.com/watch?v=pDXIqoGvdFs

Insomma una bella prova per Bradley Cooper che così si sfila dallo star system Hollywoodiano e dalla partner Jennifer Lawrence alla quale era stato assegnato per fare coppia d’eccellenza del cinema, senza troppa convinzione da parte di entrambi visto i risultati dell'ultimo flop Il Fuoco della Passione.

Con una stagione teatrale da Elephant Men  se Bradley Cooper  riuscirà sicuramente a mantenere viva la memoria della Shoah, la farà perdere dal suo Mercoledì da Leoni e alle Cento da Pecore dei suoi fans che hanno preso le distanze dal personaggio disabile avendo perso in bellezza ed appeal rappresentato anche da quel filo di barba tanto alla moda e che lo rendeva tanto bbono.  Quando si dice che il buonismo è peloso!

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