Naomi Watts è la protagonista del film The Impossible che trattando il tema di una grande tragedia ambientale come lo Tsunami, verificatosi dieci anni fa proprio il 26 dicembre, focalizza l’attenzione sul sistema del nostro pianeta fin troppo a rischio.
La cosa più allarmante è come la politica sottovaluti il problema. Tanti ambientalisti sono assurti a ruoli di primo piano occupando i vertici del potere portando avanti argomentazioni di tipo ambientale che hanno abbandonato clamorosamente una volta occupata la poltrona.
Vedasi il caso dell’ex sindaco Pietro Vignali che da convinto ambientalista ha governato come un magna magna della peggior razza politica, anche se gli va riconosciuto il merito di aver fermato la metropolitana mettendosi coraggiosamente contro.
La città ha riposto grande fiducia nel nuovo Sindaco Federico Pizzarotti proprio grazie alla campagna che Grillo ha condotto a Parma contro l’inceneritore, che sembra prendere una brutta piega.
Vedremo Parma con le ciminiere tutte in funzione e Mary Poppins a braccetto con lo spazzacamino? Cam Camini Cam Cam Camin…
Una città che va in bicicletta con la mascherina dello smog causa fumo dell’inceneritore, ecco quello che ci aspetta.
Possibile che il sindaco non possa fare nulla per fermare questo futuro scenario apocalittico?
The Impossible, come volevasi dimostrare.
Possibile che il sindaco non possa fare nulla per fermare questo futuro scenario apocalittico?
The Impossible, come volevasi dimostrare.
Naomi Watts, la protagonista dell’omonimo film, ha girato anche una biopic sulla principessa Diana.
La quale alla fine della sua breve vita si era orientata verso l’ambientalismo come testimonial della campagna mine antiuomo, quali residuati bellici della guerra di Bosnia.
Una pulizia scoppiettante come un fuoco d’artificio perché non se ne è più sentito parlare dopo la morte della principessa.La quale alla fine della sua breve vita si era orientata verso l’ambientalismo come testimonial della campagna mine antiuomo, quali residuati bellici della guerra di Bosnia.
Della pulizia bellica aveva parlato anche David Letterman lanciando una battuta su Central Park nel quale è stato trovato in questi giorni un cannone ancora funzionante della guerra di secessione dicendo che da allora il parco non era stato mai pulito.
Questo per sottolinare che le armi belliche restano dissepolte nei secoli così come le scorie dei rifiuti atomici.
Il tema ambiente comunque sta ancora molto a cuore al principe Carlo d’Inghilterra, ex marito di Lady D del quale Naomi sta riproponendo la vita sullo schermo.
Il principe continua la battaglia nella vita reale, sia di Corte che delle sue case di campagna impegnandosi nel riciclo di qualsiasi materiale, nella cura del verde dei suoi giardini e soprattutto nella chiusura dei camini da ogni casa di Londra dove infatti la figura dello spazzacamino non esiste più, così come i gatti che miagolano in calore sopra i tetti. Tanto meno le gatte perché tutti insieme sono radunati al campo base Colosseo.
Carlo d’Inghilterra è molto credibile in questa sua veste di ambientalista perché da sempre si è dimostrato amante della natura, dei paesaggi incantati come quelli della Toscana e della sua villa di campagna il cui parco può paragonarsi a una delle meraviglie del mondo dove una schiera di giardinieri mani-di-forbice hanno creato composizioni artistiche di foglie e fiori.
Le quali in Inghilterra restano una delle maggiori attrattive promosse con Mostre Internazionali di questo settore una delle quali aperta quest’anno dalla Regina Elisabetta.
Uno di questi è Leonardo Di Caprio, memore della sua indimenticata interpretazione di The Beach totalmente immerso nella natura metà incontaminata e metà tossica, che proprio ultimamente ha dato l’annuncio in tal senso. Per scendere in Politica? Perché no.
Nel 2016 ne vedremo delle belle: fra i candidati del Partito Democratico con Hillary Clinton ci saranno anche George Clooney e Leonardo Di Caprio come una sorta di me’ cojoni?
Perchè diciamolo la Politica non dovrebbe essere l'ultima spiaggia di attori al tramonto come sex symbol che si devono riciclare. Anche se fra gli ambientalisti il riciclo va.
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