sabato 12 marzo 2016

GALEOTTO FU QUELL'ORECCHINO.


Che cosa sarebbe la musa di Jan Vermeer se non fosse stata dipinta con quell'orecchino di perla?
Il suo viso dall'ovale perfetto ad incarnato colore del latte che si volta aprendo la bocca carnosa invitante mentre l'orecchino manda bagliori perlacei che  hanno galvanizzato ammiratori di tutto il tutto il mondo, è ancor più accattivante del sorriso di Monna Lisa.
L'orecchino parla scatenando la gelosia della proprietaria che è quasi sempre la moglie di un menage forzatamente a trois, la quale non riesce più a trattenere la sua rabbia quando appare all'improvviso ad adornare il volto dell'amante spesso ignara del dono rubato regalatole o prestatole dal partner di entrambe.





Infatti ne' La Ragazza dell'Orecchino di Perla interpretato da Scarlett Johansson   e Colin Firth nel ruolo del pittore della casa in cui lei lavorava al servizio della ricca moglie, il prezioso accessorio era stato solamente preso in prestito dall'artista per immortalare la sua musa ma era bastato scoprire il quadro e far riconoscere alla moglie il suo orecchino scatenando le sue ire contro la povera serva che veniva licenziata in tronco.
Che carognata!
Di lei però non si perdevano le tracce perchè è rimasta immortalata in quella bellissima opera di Vermeer esposta in tanti musei del mondo.





Questo è un esempio raccontato comunque in tante altre storie che hanno ispirato registi importanti.
Woody Allen nel film Incontrerai L'uomo dei Tuoi Sogni, gli orecchini preziosi di perla che Naomi Watts pensava le venissero regalati da Antonio Banderas suo principale di una Galleria d'Arte del quale era segretamente innamorata, se li ritrovava indossati dalla sua amica del cuore rivelandole la cruda verità.
Che doccia fredda!


Gelosia gelosia gelosia...la gelosia serpeggia sempre in questi casi ed a volte si scatenava di brutto come nel film I Giorni dell'Abbandono con Luca Zingaretti e Margherita Buy nel momento in cui lei, diventata ex moglie, scopriva l' ex marito con l'amante (Gaia Germani Amaral) che sfoggiava un paio di orecchini fatti sparire dai suoi cassetti dal fedifrago. Così: l'ex moglie,  presa da una furia devastatrice, si accaniva sulla povera amante cercando di strapparle il maltolto a costo di ferirla all'orecchio.
Che zingarata!
Infatti ledue donne si prendevano per i capelli lasciando il Zingaretti attonito.


La stessa espressione che assumeva l'attore Alain Delon nel film del 1977 Mort d'un Pourri di Georges Lautner e sceneggiatura di Michel Audiard  quando bussando ad una porta gli compariva davanti Ornella Muti con una cascata di capelli lisci e setosi tutti acconciati sulla nuca per lasciare in visione un solo orecchino a filo argentato, molto in voga negli anni 70, facendo capitolare Delon al suo fascino. Che figata!
Insomma l'orecchino è molto spesso protagonista nella seduzione e nell'inevitabile dramma di quelle donne che ne sono rimaste vittime.
Quando si dice, galeotto fu quell'orecchino...




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