AGGIORNAMENTO POST biopci Jackie
E' ormai appurato che Hollywwod esclusa dalla premniazioni le biopic di icone contemporanee perchè sufficientemente paparazzate e documentate tanto da non aggiungere altro alla Storia.Non così per i persopnaggi della Storia che invece si prestano sempre a tante interpretazioni in mancanza di riscontri fotografici o filmati.
Ad eccezione che conferma la regola esiste un Oscar assegnato ad un personaggio contemporaneo ed è quello assegnato a Philyp Seymour Hoffman per la Biopic su Truman Capote A sangue Freddo..Questo perchè era un "maschio"? No perchè anche se eseguita in modo perfetto come tante icone al femminile di altrettanto brave attrici, lui è stato premiato per avere incarnato un personaggio famoso poco conosciuto dalle masse ma solo da una ristretta cerchia di elite di Intellettuali o persone informate sui fatti della storia contemporanea.
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Brutto film al quale la Portman ha conferito un'aura tragica dalla prima scena all'ultima come se Jackie fosse una sorta di eroina greca votata al lutto inevitabile racchiuso in una frase celebre presa da Basic Instint: "Perchè tutti quelli che amo poi muoiono?".
La scia, come una sorta di scia chimica, ha infatti lasciato molte morti sul campo di Jackie il cui solco è stato arato da vari mariti e si sussurra anche alcuni amanti, come Marlon Brando e l'Avvocato. Sissisgnori.
La passione era scoppiata nei salotti frequentati da tutti I Cigni dell Quinta Strada capeggiati da Truman Capote, molto amico di Lee Radzwill sorella di Jackie e dalla famiglia Agnelli perchè la signora Marella amava questo gruppo di intellettual chic Newyorkesi i quali, parlando d'arte, si sbizzarrivano in pettegolezzi d'alta società intrecciando liaison fra di loro lontano dagli occhi indiscreti delle masse pacchiane.
Natalie Portman con il film Jackie ha voluto dare dignità solenne e liturgicamente sacrale alla Firts Lady D'America più ammirata di tutta la storia degli Stati Uniti assurta a Icona del 900 fra le più importanti insieme a Audrey Hepbun Marilyn Monroe e Lady Diana. Il risultato non è stato all'altezza delle intenzioni perchè Jackie è scaduta a livello di protagonista di cronaca nera, quando invece nel corso della sua vita si è distinta come fashion victim piuttosto che vittima di un destino crudele.
Infatti dopo la tragedia di Dallas si è consolata con il cognato Bob per poi andare in sposa ad un orrido uomo come Aristotele Onassis molto ricco e potente.
Fino a quando non si unì ad Aristotele Onassis. E fu allora che Jacky mostrò al mondo il suo lato oscuro. Dietro la facciata di imperturbabile eleganza si nascondeva una forte attrazione per tutto quanto c’è di più volgare al mondo: il potere legato al denaro con tutti gli annessi e connessi.
Nel film c'è una frase che illumina su questo cammino, quella in cui sfogandosi con l'amica segretaria quando ancora il marito era nella bara, rivela le sue vere paure che non sono quelle di affrontare i cecchini al funerale di Stato, ma di restare povera e indigente.Centrato in pieno il personaggio in questo doppio volto, il film lè altrettanto ambiguo perchè alla fine rimane il dubbio che l'imponente funerale caparbiamente voluto da Jackie a rendere onore al marito, sulla scia di quella che fu fatto al Presidente Lincoln, coin tanti cavalli e tutti i capi di Stato a Piedi ad accompagnare il feretro con la Firts Lady ed i Bambini in prima fila insieme allo zio Bob Kennedy fosse stato un colpo di Teatro per chiudere “in bellezza” l'uscita di scena, prematura, dalla Casa Bianca.
Dalla quale Jackie si è separata portando con sé tutti i mobili d'arredo (inclusi pezzi d'antiquariato appartenuti ai Presidenti che hanno lasciato il segno, Lincoln in primis) serviti per ristrutturarla alla grande con i soldi dei contribuenti, arredo che la fedele segretaria l'assicurava di averli messi in in deposito (poi custoditi fino a quando la figlia Caroline non li ha messi all'asta alcuni anni fa)
Il film non è credibile soprattutto nel punto in cui Jackie si sofferma nel raccontar l'amore del suo John per la famiglia archiviando le sue avventure amorose come semplici scappatelle perchè “Lui poi tornava sempre a casa”. Santa subito anche se all'inizio non voleva più sposare il suo John dopo essere venuta a conoscenza del lato debole di puttaniere così come lo era stato il padre, non volendo fare la stessa fine di mamma Rose che lo perdonava Di fronte a un milione di dollari, offerti nel piatto dal futuro suocero si convinceva poi a convolare a giuste nozze.
Nessun accenno alla Liaison con Marilyn Monroe ignorata e liquidata frettolosamente soprassedendo sul fatto che la sua morte fosse avvolta da misterto con i fratelli Kennedy indiziati .
Un altro punto incredibile perchè sicuramente non vero è quando Jackie insiste per parlare ad Oswald dopo che era stato incarcerato non si capisce per dirgli che cosa: “Io ti perdono ma dimmi i nomi dei mandanti?”. Insomma una Jackie pragmatica e volitiva che dopo essersi adagiata al lusso del potere alla Casa Bianca come spendacciona e testimonial di eleganza e fascino, volesse dimostrare di non essere stata soltanto una bella statuina.
A parte questi dettagli del film rimane comunque la sensibile e sofferta interpretazione di Natalie Portman sempre molto brava nei ruoli drammatici giustamente canbdidata all'Oscar.
Nessuna delusione se non lo ha vinto per la seconda volta dopo Black Swan, perchè non aveva probabilità in quanto è risaputo che a Hollywood le biopic di personaggi famosi contemporanei non siani vincenti perchè gli originali sono ampiamente documentati in vita.Inutile uscire con interviste e rivelazioni a sorpresa perchè sono solo tentativi fantasiosi per romanzare la vita di “qualcuno” già ampiamente conosciuto da tutti. Impossibile valutare i reali sentimenti di una persona specie se restìa come Jackie ad esprimere le proprie emozioni in pubblico.
Persino le memorie sono da prendere con le dovute riserve per cui le biopic sono semplici esercizi di fantasia e creatività di fatti realmente accaduti e non hanno molto peso non aggiungendo nulla alla storia.
I DUE VOLTI DI JACKIE
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