giovedì 30 marzo 2017

CINZIA TORRINI DIRIGE UN THRILLER PARANORMALE

Anche Cinzia Torrini, la regista dell'indimenticata Elisa di Rivombrosa si è data al Thriller per seguire la moda dei fatti di cronaca nera che imperversa nei Talk Show sulla scia del successo del plastico di Cogne memoria.
Dopo i pizzi e crinoline ambientati in Piemonte con la prrotagonista Vittoria Puccini nei panni di una sorta di Bella Rosina, servetta alla Corte del Conte riuscendo a farsi maritare, la location scelta dalla regista è quella di Matera patrimonio dell'Umanità per le sue case costruite tutte in altura sui sassi e sulla roccia  dove stradine borghetti cancelletti cortili interni terrazzini pensili fanno da cornice a una storia paranormale che coinvolge due sorelle con i ruoli classici sovvertiti: la moglie è puttana mentre la zia è una santa. Idea geniale questo va detto con un tema che poteva essere intrigante ma si è rivelato noioso perchè incentrato tutto sulla sorella zia santa, Anna Valle.


Fra le due è presente la mamma (Loretta Goggi) che l'hanno conciata come una nonna (sbagliato trucco e perrucco) e non si capisce perchè visto che le figlie sono quarantenni.
Il Paese  è comunque piccolo e la gente mormora sempre, figuriamoci se nel contesto c'è una ragazza piena di vita che dopo aver rubato il fidanzato alla sorella per farsi sposare e renderlo felice anche se a corredo gli porta tre bambini  poi si metta a frequentare chiunque le vada a genio.
Si fa per dire perchè la genialità di questa giovane appassionata si esplica buttandosi nelle avventure mordi e fuggi.
Anche qui si fa per dire perchè dopo un morso e un tentativo di fuggire  viene uccisa misteriosamente. A Matera dove la vita è monotona e  limitata perchè  uno non fa un passo senza essere spiato.
Invece l'unica spia della porta accanto che potrebbe aver visto tutto anziché venir interrogata  viene diffidata con minacce di denuncia se avesse perpetrato nell'intento di spiare e inviare messaggi anonimi.
Anonimi si fa sempre per dire perchè firmati col nome della scomparsa la quale infatti appare alla mamma intimandole il silenzio con un dito sulla bocca.
E' viva non è viva, la madre è pazza non è pazza, la vecchia è spiona e ci vede benissimo?

Le domande sono tante ma la risposta è una sola. La fiction è noiosa di una lentezza soporifera appesantita dalle movenze al rallenty della protagonista Anna Valle, bellissima ma sempre intenta a spostarsi la massa di capelli da destra a sinistra come unica gestualità del dramma perchè per il resto non si vede muovere un solo muscolo facciale. Ma basta guardarla perchè la fiction subisca un'impennata facendo allertare lo spettatore sotto l'appellativo virtuale: “Sentinella all'erta!” “All'erta sto” La sento!
Allertati per un attimo i sensi la fiction non allenta continuando tranquillamente a tirar puntata dopo l'altra per alzare la suspence  fino alla scoperta dell'assassino.

Ammesso che ci sia perchè forse la sorella è scomparsa per qualche motivo importante. Sì come quello di dover pagare il dazio agli spettatori (che hanno pagato il canone) per aver visionato questa fiction diretta da una regista che non è più nello stato di grazia della sua opera più ammirata come quella di Elisa in crinoline perdendosi ad inseguir le mode della cronaca piuttosto che  una storia appassionata ed intrigante come quella che potrebbe essere di due sorelle che ruotano intorno al bel protagonista. Il quale invece fra queste due donne fa la figura del salame e basta perchè avrebbe dovuto sposare la casta Valle e poi trastullarsi con una zia incontenibile e incontentabile (Ana Caterina Morariu).
L'infelicità allora è dietro l'angolo anzi dentro al cortile di  una casa di Matera in formato cartoline nella quale a far da protagonista è un delitto paranormale.sull'onda dell'Incredibile ma Vero di format memoria Rai Uno,  rimasto famoso per aver chiuso anzitempo con un clamoroso flop.
Se voleva stupirci con effetti speciali la fiction Sorelle ci è riuscita in pieao riproponendosi come incredibile ma non vera rasentando il ridicolo fra il peggio della Tv anche se a onor del vero L'Onore e il Rispetto è in Pole Position scalpitando per entrare in gara in un gioco al massacro il Venerdì sera. Ma tant'è questo è quanto offre la Tv come Pazza Idea, specchio della nostra società in crisi che il cinema approfondisce dandogli il colpo di grazia affondando il coltello nella disabilità visto i film candidati e premiati al Donatello. A tutta Pazza Gioia perchè la Vita è Bella. Un ridere ma un ridere...

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