lunedì 13 marzo 2017

COMMISSARI ISPETTORI MARESCIALLI CARABINIERI E PLIZIOTTI. IN FICTION

 COMMISSARI D'ASSALTO. PER FICTION.
 In principio fu il maresciallo. Lanciato da Vittorio De Sica in Pane Amore e Fantasia con Giuna Lollobrigida per poi passare con  Sofia Loren a Capri,  il Maresciallo era diventata una figura istituzionale dei piccoli paesi insieme al Prete, alla Farmacista al medico condotto ed alla maestra che aveva tirato le orecchie anche al Sindaco Onorevole Peppone così come raccontava il film della serie Don Camillo su sceneggiatura di Giovannino Guareschi,

Passata la fase cine Maresciallo Marescia' in Tv si distingueva il Maresciallo Rocca con Gigi Proietti con a seguire le carabiniere sexy da Manuela Arcuri a Martina Colombari promosse a commissari in gonnella nei panni di Claudia Khol e Alessandra Martinez (specializzata nel settore mafia).
Il fascino della divisa, specie se in gonnella, colpisce sempre seminando vittime e cuori infranti  tra gli indagati e i carcerati in una sorta di gioco tra guardie e ladri i quali sono spesso le due facce di una sola moneta. Meglio se in divisa da Poliziotta o Carabiniera perchè da più libidine l'azione terra a terra a colpi di pistola. Dell'assassino o condannato.
Sì perchè anche in questi frangenti di forze dell'ordine al femminile, la donna in divisa finisce sempre sotto ben felice di cedere le armi a chi di dovere. E potere.

Perchè lasciare il potere a chi non ce l'ha? E allora ecco che tutta una serie di commissari in fiction sbarcare in Tv per risolvere tutti i delitti imperfetti. Ce n'è per tutti i gusti da quello che lavora nella nebbia della Val Padana (Luca Barbareschi), a quello ganzo che di cognome fa Coliandro (GianPaolo Morelli) da quello bastardo di Pizzofalcone (Alessandro Gassman) a quello senza mezze misure dai modi spicci conditi a parolacce  (Marco Giallini) di memoria della serie cine Monnezza(Tomas Milian).

E come non citare il più famoso ma solo dopo il Commissario Maigret ed il Comissario Rex, quel siculo Montalbano dolce e autorevole con l'appuntato ossequioso e ubbidiente la cui serie fa talmente boom di ascolti che si è voluta allargare andando a ritroso per dare spazio al Montalbano junior. Ci voleva? Non se ne se sentiva il bisogno ma tant'è! Infatti fra le tante serie ecco un nuovo commissario su Rai Uno calzato da Kim Rossi Stuart che se non ha la faccia di uno sbirro Fortebraccio della serie L'Onore ed il Rispetto, ha comunque lo sguardo da guardia assassina ad infoltir le fila delle forze dell'ordine sexy con tutta l'Italia commissariata. In fiction affashination. Sì perchè poi la realtà è tutta un'altra storia e non tanto per colpa dei commissari in servizio quanto per il fatto che devono dirigere squadre sempre meno motivate per mancanza di sicurezza: quella dei cittadini e la loro in primis rimasti al giubbotto antiproiettile dei tempi di “Al Cuore Ramon. Al cuore”.
Con la differenza che oggi i proiettili perforanti si sono evoluti mentre i giubbotti sono sempre gli stessi, perforabili come un cartone. E allora cartone sia e giù di brutto come il duo Bud Spencer e Terence Hill? Purtroppo tra un uomo che da un cartone e uno che ha la pistola, l'uomo col cartone finisce KO. Ma rimane pur sempre un eroe: uno cento e Nassirya. Prendere o lasciare. “Commissario non si offenda ma vorrei lasciare il servizio?”. “Appuntato! Si vergogni, torni al suo posto”.  E' giusto, obbedisco.
Questa è l'Italia.  E non in fiction, l'unica ad essere esportata all'estero.

  ISPETTORI IMPORTATI DALL'ESTERO
Ben diversi sono invece gli Ispettori di Polizia importati dall'estero anche se tutti indistintamente sono accomunati da una caratteristica che è quella ambientale nella quale si muovono: Maigret in Francia è un Ispettore molto pacato e umano che ama la moglie con la quale condivide  le ricerche fra i sobborghi e condomini di Parigi ascoltando il suo parere sempre davanti ad un pranzetto succulento che finiva fumando la pipa con lei davanti in vestaglia e bigodini.
L'Ispettore della serie Derrick era un tedesco tutto d'un pezzo, anzi due perchè sempre accompagnato dal giovane assistente con il quale si muoveva in una Germania ricca e opulenta fra strade pulite e case borghesi dove a far da padrone più che il forte braccio della legge era il marco forte dell'amministrazione Kholl poi passata alla Merkel.
Attualmente si gode molto la serie dell'Ispettore Barnaby in prima serata sulla 7 che ha cambiato diversi protagonisti senza perdere in ascolti perchè il punto d'attrazione è la campagna Inglese con le sue case a tetti sporgenti, il giardinaggio sempre molto curato le donne con i sottanoni o golfini cachemirini a bottoncini bijoux le camicette a fiori con il collettino arrotondato le scarpoe basse o i mocassini.Insomma quell'inghilterra campagnola nella quale si è sempre mossa





 la mitica mrs Marpple (Margaret Rutheford) dei gialli di Agatha Crhisty della serie in bianco e nero, quella più spassosa come si evince dalla foto dove lavora a maglia assistendo ad un processo come una sorta di rivoluzionaria davanti al patibolo dei condannati a morte in Place de la Concorde, accompagnata dalla colonna sonora a clavicembalo.






Un discorso a parte sono gli Ispettori delle serie americane con il Tenente Colombo in primis segugio instancabile che sfianca la preda col suo basso profilo da sbirro precisino pedante e zelante che si differenzia da tutti gli altri dinamici e spacca tutto con l'inseguimento delle macchine a sirene spiegate. Scene irrrinunciabili in ogni americanata a tolleranza zero per tutto quanto fa delinquenza. Una regola ferrea alla quale devono tutti sottostare perchè i telefilm hanno lo scopo di rassicurare la popolazione specie quella di New York abitata da milioni di abitanti molto portati a trasformarsi in giustizieri fai da te snervati dalla mancanza di attenzione concentrata su un singolo problema dovendo come al solito la Polizia trovarsi seduta su una montagna di pratiche da evadere. E non si fa per dire perchè con patteggiamenti e cauzioni molti indagati di omicidio in attesa di giudizio possono tornare a circolare liberamente.
Ma l'Happy End è di rigore perchè il bene deve sempre trionfare perchè la funzione della Tv è quella di educare specie i bambini che sono i maggiori utenti perchè parcheggiati davanti alla Tv dai genitori assenti o per lavoro o per mancanza di attenzione trovando più comodo delegare a Tv e scuola la loro formazione facendoli crescere a merendine e tecnologia magari molto intelligenti ma come tanti piccoli Roborts.
Basta andare in un Centro vendita di prodotti tecnologici per rendersi conto che i giovani operatori non sono in grado di andare oltre al seminato di un modulo da compilare mentre illustrano le   relative istruzioni perdendo il filo del discorso se solo si fa una domanda non pertinente come per esempio un doppio indirizzo quello di residenza e quello di consegna non previsto nel modello che subito vanno in tilt.
E poi dicono le fughe dei cervelli. Se questi sono i nostri giovani cervelli, che “vadino che vadino”...Altro che grammatica!

Nessun commento:

Posta un commento