martedì 26 marzo 2019

LA BREXIT AL NASO



Il potere logora chi non ce l’ha, e Theresa May sembra sull’orlo del collasso. In poco tempo è invecchiata di 10 anni con zampe di gallina di qua musi lunghi di là passo in disparte per evitare giornalisti che non le danno tregua.
Sembra proprio una che l’abbia combinata grossa perché la Brexit le si sta rivoltando addosso come un boomerang che comunque lei continua ad affrontare tirandolo agli inglesi con grande coraggio al motto di non arrendersi mai. May Theresa non può fare altrimenti comunque perché ormai deve andare fino in fondo sperando di riuscire a divorziare dalla UE rimediando qualche accordo.
Trump ha sbagliato le trattative ma qualsiasi cosa avesse chiesto non
poteva illudersi che andasse a buon fine perchè la UE avrebbe voluto solo
fargliela pagare anche per scoraggiare l’effetto emulazione.
E’ pur vero che il Regno Unito è un’Isola staccata dal continente Europeo ma proprio per questo il voler rivendicare la sua autonomia è stato un errore gravissimo.
Gli Inglesi si stanno rendendo conto della gravità Brexit solo ora che sono messi davanti a tante rinunce che dovrebbero affrontare per sospensione di scambi per la riduzione degli Import-Export e per l’infelice isolamento nel quale si troveranno a vivere.


Se in un primo momento, e cioè al momento del Referendum era scattato l’orgoglio Imperialista del tempo che fu sperando che non fosse “May” tramontato il risveglio all’Alba nel mondo reale in grande crisi occupazionale che imputavano al flusso degli stranieri, si sono spaventati di quanto la May stava combinando senza concludere alcunché lasciando il Paese in una sorta di limbo che sicuramente rappresenta lo stadio peggiore dell’esistenza perché l’incertezza è peggio di qualsiasi altra situazione difficile da gestire anche se drammatica.
L’attesa è piacevole se rappresenta un preludio di un evento positivo ma evidentemente all’orizzonte questo evento gli Inglesi non lo vedono con il cambiamento perché come un divorzio è sempre un incognita se la separazione avviene senza un motivo grave che non sia il capriccio di una momento per l’insofferenza nel sentiri intrappolati in un menage impegnativo.
Dice il saggio che quando un partner presenta più problemi che risate sia ora di metterlo alla porta. Gentilmente civilmente senza scosse possibilmente.Una parola. Provare per credere nel farlo con un partner che non si aspetti tale decisione cogliendolo di sorpresa e vedere cosa può succedere. Huè Huè ma siamo matti? Così gli accordi vanno in fumo per cominciare la guerra O Soccombi Tu oppure Affondo io. Meglio Tu se non  ci vediamo più.
Una via di mezzo comporta molte trattative con apertura di istruttoria e sentenza di primo e secondo grado fino ad arrivare all’esito finale con la Cassazione dopo aver presentato pile di scartoffie con memorie repliche e conclusioni che la Brexit è ancora lontana nel formulare ma ce la sta mettendo tutta nel portarle avanti anche se la UE ha già dato la risposta definitiva che comunque la May non si rassegna ad accettare.

Qualcuno pensa che qualcosa potrebbe riuscire a spuntare tutto purchè non sia un nuovo Referendum che invece è la soluzione migliore.
Questo perché cambiare idea è sinonimo di intelligenza mentre restare fermi pensando che sarà la UE a cambiare è sinonimo di caparbietà che nella vita premia solo se di base ci sia la buonafede in ciò che ci si prefigge di raggiungere basata comunque su motivi validi.
Perché la vita ha i suoi ritmi, i suoi tempi i suoi diciamo pure meccanismi
per trovare l’equilibrio naturale cosmico per ricominciare con la semina e raccoglierne i frutti emanando la sua sentenza al di là della giustizia terrena che in questo caso è la UE. Pertanto se la Brexit era matura per il Regno Unito, perché saturo di stranieri e penalizzato nell’amministrazione
con le imposizioni Europee uguali per tutti senza tener conto di ogni territorio che in questo caso è un' Isola  esposta ai 4 venti e dunque più fragile e vulnerabile di tutti i Paesi UE per cui è stata “costretta” a chiudere senza aver nulla a che vedere con l’orgoglio imperialista degli antichi fasti, la caparbietà della May la  spunterà.
Forse l’ha fatta grossa dura dura, ma l’ha fatta necessariamente per il Regno Unito che con la Brexit si libererà di una stronza perché  Theresa ha promesso che volontariamente lascerà l’incarico. Questo fa riflettere sul fatto che in Politica più  che statisti lungimiranti sia necessario essere stronzi anche se una volta usciti allo scoperto nessuno li vorrà, volenti o nolenti, più sentire .





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