mercoledì 27 marzo 2019

LA VIA DELLA SETA


La recente visita del Presidente Cinese Xi ha diviso il Governo sul fatto che fosse un'opportunità o una trappola.
Attenzione Italia, stai all'erta. All'erta sto. Infatti a dare una garanzia di buon auspicio c'erano il Presidente Mattarella con la figlia per cui gli italiani c'è da scommettere che faranno sogni d'oro perchè il Presidente cinese è come una sorta di Re Mida:  tutto quello che tocca viene riprodotto a miliardi tanti sono i cinesi nel mondo.
Questo è il lato positivo della via della seta sperando che il Presidente Mattarelli non si riveli (comunque a sua insaputa per buona fede della quale non dubitiamo perchè l'Italia lo ama per la sua integrità e alta statura morale)  come quiei garanti brokers che quando vogliono rifilarti dei titoli azionari dicono serafici di averli comprati anche per i loro figli per poi vedere scoppiare fulmini e saette sulla banca.

Ad ogni modo una lezione la dobbiamo imparare da questi cinesi per la sfilata a basso profilo nel quale lui è sembrato un uomo in grigio commesso viaggiatore mentre lei, la firts lady ha sfoggiato abiti dell'ultima  moda del celeste impero distruibuiti daglii empori cinesi sparsi in abbondanza nel nostro Paese nel quale i manufatti sono stati fabbricati col marchio del made in Italy. Il solco della via della seta era già statoi battuto da tempo in uno scambio proficuo fra mano d'opera cinese e e stilisti nostrani con marchio Made in Italy dal quale sono stati banditi Dolce e Gabbana, ufficialmente per aver offeso con un promo volgare le tradizioni cinesi, ma ufficiosamente perchè sono gli stilisti di Melania Trump la firts lady americana  il cui consorte ha penalizzato fortemente la Cina con i dazi
La Firts Lady cinese è stata “sequestrata” e portata in trionfo a visitare le bellezze italiane localizzate a Roma nel museo di Villa Borghese che contiene opere di artisti importantiu sulle quali la Firts Lady ha posato l'occhio che come una sorta di Grande Fratello ha trasmesso quelle immagini artistiche in tutta la Cina incrementando così il prossimo turismo di massa made in China che al nostro Paese mancava diciamolo essendo molto diffuso solo fra i giapponesi.

Prepariamoci pertanto ad accogliere in massa i cinesi anche se come ha asserito Virginia Raggi a Non è L'Arena “..il turismo low coast non ci interessa perchè puntiamo su quello a 5 Stelle”, dimostrando che il M5S lei ce l'ha nel DNA.
Il turismo a 5 stelle se lo può comunque scordare visto il “basso profilo terra terra perchè son venuto qui per lavorare e magari lavorarmi gli italiani” del Presidente e consorte  per cui ci dovremo rassegnare a quello di massa sperando che non sia una piaga come quella delle cavallette.
Il turismo low coast nostrano non è comunque da disprezzare perchè composto per la maggior parte da pensionati ed anziani che sono poi quelli che dispongono di un reddito non di cittadinanza, i quali anche se non sono animati da passione per virtude e conoscenza per l'arte non possiamo che apprezzare la loro buona volontà nel vederli a bocca aperta davanti alla guida che li istruisce su una qualche opera d'arte.
Poi se la bocca è aperta per l'acquolina nel pensare a farsi “le magnate” a pranzo di mezzogiorno ci sta anche quella perchè oltre ai Musei a trarne vantaggio cìè pur sempre la ristorazione per cui vedremo se il turismo di massa cinese la incrementerà sui prodotti della tradizione del nostro Paese o rafforzerà quelli dei ristoranti cinesi. I quali curiosamente sono spariti per dare spazio al sushi giapponese che i cinesi vedono come un pugno in un occhio, anzi due: sia il sushi che i giapponesi.
Vuoi vedere che Cina e Giappone vengono a finire la loro guerra qui in Italia così come facevano gli stranieri quando questa era divisa in tanti staterelli?
Il passato dovrebbe farci riflettere sul nostro futuro che comunque speriamo sia all'insegna di rose e fiori piuttosto che di sogni d'oro.

Nessun commento:

Posta un commento