Expo' 2015 continua a pieno ritmo con visitazioni importanti come quella di Michelle Obama.
La quale è stata accolta un filo in sordina insieme alle due figlie passate anche loro quasi inosservate. La sua calata all'Expo' non è certo paragonabile a quella di Jaqueline Kennedy all'Isola di Capri che aveva riempito tutti i giornali delle sue foto con la sorella e gli Agnelli.
Ma erano altri tempi perchè i paparazzi erano gli unici ad immortalare i personaggi del jet set mentre oggi anche un personaggio importante come la First Lady americana un selfie non lo mega a nessuno in quanto portatrice sana dei valori democratici.
E fin qui ci sta bene, perchè non si deve mai finire di imparare per cui lo scambio delle culture è sempre un arricchimento reciproco.
Questo finchè non si ha l'umiltà di apprendere piuttosto che insegnare anche se tra l'uno e l'altro il passo è breve. Ma non sempre necessario.
Infatti il rischio è quello di propinare cose copiate da fonti nelle quali tutti hanno possibilità di accedere senza almeno condirle con delle salse originali a renderle interessanti sopratutto se si fanno dimostrazioni pratiche sui risultati.
Infatti chi fa chiacchiere non fa frittelle ma non c'è niente di peggio che friggere aria fritta facendo credere che sia ricetta originale.
Sarebbe come prendere una persona con intorno tanti cloni risultando tutti uguali senza alcuna distinzione se non fosse per la particolarità del loro vissuto perchè i cloni non lo hanno alle spalle.
Sono regole di vita universali che nemmeno una Presidente d'America come Michelle Obama potrà mai sovvertire con il rischio di apparir ridicola.
Infatti si potrà chiudere un occhio sul suo accanimento nel mangiare sano con i prodotti dell'orto per avere una forma fisica perfetta, ma guardando il suo culone a due piazze non si è proprio certi che pasta e fagioli (a sostituire le proteine della carne) siano la scelta giusta piuttosto che fare alla Casa Bianca delle robuste grigliate. Politicamente corrette perchè di cultura americana.
Sarebbe stata infatti più credibile nel fare un barbecue facendo ben sgrassare tutte le carni a renderle sane e digeribili più di un sugo agli spinaci , notoriamente piuttosto indigesti specie se conditi a burro e aglio e salsa di pomodoro.
Certo per un vegano l'animale è sacro ma detto da un'africana con denti da predatore come Michelle c'è da pensare che racconti frottole: le bistecche al sangue sono state sicuramente pane per i denti dei suoi antenati dai quali ha ereditato il fisico bestiale, rovinato dal culone dondolante a creme caramel della pasta al sugo.
E portiamo pure pazienza perchè una First Lady è fatta apposta per dettare un trend.
E allora anche questo ci può stare ma non quando la si vede sciorinare una ricetta della nostra tradizione come gli spaghetti che la giunonica Michelle ha dettato facendo un clamoroso errore sulla cottura, a pressione e per trenta minuti.
Come dire che copiare si può, sì ma almeno copiare bene perchè altrimenti si scade nel ridicolo.
Che poi un'americana sbarchi in Italia per insegnarci a cucinare gli spaghetti questo è ridicolo per quelli che lo pubblicano.
I soliti giornalisti di vil razza che si piegano ai potenti qualunque cosa dicano, propinandola alle masse. Le quali per essere all'altezza vanno a casa a fare gli spinaci al sugo rosso anche se connubio vomitoso.
Ma detto da Michelle Obama la ricetta è diventata sublime fonte di benessere e di forma fisica perfetta con tanto di culo a due piazze che dondola come un budino Cameo.
Sì, cameo a Casa Bianca...a Casa Bianca... prima che Pietro Barilla si rivolti nella tomba vedendo che fine hanno fatto i suoi spaghetti. Scotti anzichè al dente.
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