mercoledì 30 marzo 2016

L'AMORE ALLA CORTE D'ASSISE


Se il fascino del Pronto Soccorso colpisce ancora, l'amore fiorito in Corte d'Assise non s'era mai visto. Se eran rose...Infatti.



I fatti sono quelli raccontati in un film francese, molto francese perchè parla con un linguaggio che arriva al cuore: come solo i francesi riescono a fare con piccole commediole che se all'inizio sembrano un filo noiose poi alla fine ti conquistano facendoti sciogliere il cuore non tanto di gioia quanto di dolce serenità.
Curiosamente nei film i francesi non sono mai guerraffondai ma sempre in cerca dell'amore fra masculin e feminin  (famoso film di Guy de Maupassant con la regia di  J.L.Godard ) a tutte le età.
I francesi sanno amare parlando la loro lingua che in francese è quella più charmant che si conosca.
La erre moscia il linguaggio spedito la relazione che si dipana in un contesto di piccoli ambienti dove le cafeteries sembrano sempre dei boudoire pronti ad accogliere le storie d'amore sussurrate dolcemente, in Francese predispongono all'amore anche se lo si è dimenticato.
Non sono come le commedie italiane che parlano quasi sempre in dialetto e che per darsi un tono di Italianità ingaggiano attori stranieri che anche se storpiano l'italiano è sempre meglio dell'inflessione dialettale di una qualche Regione. La commedia italiana sembra la Torre di Babele nel quale il Nord non comprende il sud e viceversa. Il siciliano stenta a capire il Torinese o il Berganmasco per non parlar del genovese che solo chi è nato in Liguria riesce a decifrare.


Così i film d'amore memorabili restano tutti di matrice francese  come abbiamo potuto vedere ultimamente al cinema, da Suite Francese a Non Sposate le Mie Figlie, da Sarà il Mio Tipo a questo ultimo presente nelle sale in questi giorni, La Corte. Tutti filmetti d'essai che sono veri a propri bon bon da sgranocchiare al di là dei popcorn.
Piacciono questi film perchè come dicevamo sopra sanno parlare d'amore in modo delicato, senza scene esplicite ma tutte ammantate di educato sentimento da esternare solo dopo tanti silenzi, sguardi ed infine paroline dolci sussurrate timididamente per paura di rompere l'incanto di una storia sentimentale e d'amore vero.
In Tv abbiamo assistito ad un altro film memorabile e molto francese come  Solo un Bacio per Favore che ha trasformato una normale serata di ordinaria noia in una notte d'amore e d'anarchia stante la tematica sul tema dell'amicizia che aveva mandato in confusione una coppia che mai avrebbe immaginato di mettersi a far l'amore. Comincia tu che a me scappa da ridere ma alla fine si ritrovano cotti come solo due amici per la pelle potevano sentirsi.


Il film La Corte (per la regia di Christian Vincent titolo originale l'Hermine)) gira intorno al Presidente che insieme ai Giudici a Latere ed ai giurati si deve pronunciare su fatti e misfatti di ordinaria follia quotidiana.
Dopo il colpo di fulmine scattato al pronto soccorso anni prima fra il Presidente e la sua anestesista che premurosamente gli aveva preso la mano per rincuorarlo, la scintilla si riaccende nel ritrovarsi entrambi in aula della Corte d'Assise  iniziando un gioco incrociato di sguardi e momenti di riflessione per ricordare un amore sul nascere del quale a querl tempo non avevano colto l'attimo fuggente. Ma non fuggito perchè si è riprensentato puntuale alla Corte nella quale il Presidente mette la sua maschera di duro per poi sciogliersi appena uscito trovandosi un filo imbranato e disarmato di fronte a una donna del quale ha conosciuto soltanto il calore della mano che lei gli ha allungato mentre era vestita di pizzo color carne ad evidenziare “le sue forme”. Visione carnale più che celestiale che illumina la figura di una donna ancora molto bella anche se di una certa età con figlia adolescente a carico. Il Presidente è piuttosto anziano ma ancora vivace nel sentimento che sente nascere  ancora più forte perchè in fase di separazione da una moglie col quale è rimasto amico.

Insomma la storia fra i due, tra una testimonianza e l'altra contro un imputato reo di aver ucciso la sua bambina neonata che se all'inizio non ha speranze, alla fine viene assolto per fatto incidentale decolla piano piano con il ritmo lento die due persone di una certa età. 
Fuori un processo dentro l'altro ed il vecchio Presidente dopo una dichiarazione d'amore all'anestesista in giuria se la ritrova in aula per dargli il supporto psicologico con la sua presenza ed il suo sguardo protettivo sul quale il Presidente burbero e indisponente per tutti quanti i suoi colleghi, si posa felice come quello di un bambino.
Bel film, bella storia d'amore delicata e sincera,  bravissimo l'interprete (Fabrice Luchini) che ha saputo fondere il rigore del Magistrato solo e incorruttibile, all'incertezza dell'uomo sperduto perchè senza l'amore di una donna, in un un mix piroettante su e giù per le scale di un bistrò, supportato da una colonna sonora incalzante di Claine Denamur che apre mente e cuore dell'anestesista (Sidse Babet Knudsen) in viaggio dal Tribunale verso l'Ospedale per poi finir la corsa in Corte d'Assise con quel Presidente che rappresenta una rivelazione. Oh oui c'est l'amour!

venerdì 25 marzo 2016

LA BELLA ADDORMENTATA

Una delle favole più suggestive del balletto classico è sicuramente La Bella Addormentata che al Teatro Regio è andata in scena Venerdì e Sabato con il Balletto dell'Opera di Kiev rigorosamente all'insegna della tradizione Ucraina di scuola Russia.

http://www.numeridanse.tv/en/video/1849_la-belle


A Parma Danza del 2006 avevamo assistito invece ad una originale e intelligente rilettura di questa favola del balletto classico di Petipa-Caikoyskij, ed è La Belle proposta da Les Ballets de Montecarlo (da non confondere con i Trokadero) firmata dal coreografo-direttore Jean Christophe Maillot. Per la Compagnia monegasca sotto la Presidenza della Principessa Caroline, allora di Hannover, il coreografo aveva concepito un balletto per riscoprire in chiave contemporanea il mito della fanciulla dormiente risalendo alle simbologie della crescita e alla metafora del divenire adulti della fiaba di Perrault. Il tutto in un'affascinante cornice scenica nel quale La Belle era stata imprigionata in un'enorme bolla di vetro a significare il letto di bambagia nel quale molte fanciulle sono immerse per sognare la vita piuttosto che per viverla. Al che provvederà il solito Principe che con un bacio la risveglierà aprendola al suo mondo. Tutto maschilista nel quale  lei vivrà di luce riflessa.
Un Balletto che aveva riscosso grande successo per l'allestimento dinamico e snello che aveva catalizzato l'attenzione fino alla fine dove quasi dispiaceva tornare a casa.


Non così per il Balletto dell'Opera di Kiev nel quale anche se ha fatto il pieno nella prima serata e quasi il tutto esaurito anche nella seconda, si è arrivati alla fine esausti da non poterne più di mascherine, principessine, damine e divertissment di corte fiabesca in un luccicchio di swarovsky abbaglianti.perchè l'importante è esagerare. Tutti, dalle fantesse alle fatine, dalle damine alle regine passando per la principessa tu-mi-stufi Bella Addormentata, avevano la loro coroncina in testa di Svarowsky a sottolinear lo sfarzo dei costumi (coloratissimi) e delle scenografie (fondali fiabeschi Disneyani) del Balletto Classico dell'Opera di Kiev che la Compagnia porta avanti da decenni immutata nel tempo, come si fa con le Commedie di Broadway: quando un'opera piace la si ripete all'infinito.
La Bella Addormentata poteva piacere di più se fosse stata snellita un filo perchè tre ore e mezza di balletto con le sforbiciate delle ballerine in punta, del fruscio dei tutù e delle figure piroettanti al ritmo della musica comparse tutte in scena una per una fino ad esaurimento scorte, ha fatto un po' perdere la pazienza a qualche spettatore visto sbadigliare in sincrono con il sonno della principessa Aurora.
La quale curiosamente era in color Cipria, il colore che ha trionfato agli Oscar 2016 dalla vincitrice  Brie Larson quando si è presentata al Party della serata a fine premiazioni. Rosa cipria e swarovsky è un connubio delicato e di alto grado di femminilità in polvere di maquillage nel quale le donne si sentono completamente a loro agio.


Gli unici a non luccicare sono stati gli arcieri e alfieri di Corte che hanno mantenuto la loro linea dinamica maschia al di là di ogni formula fisica da piumini di cipria di Rudolfiana memoria. Si salvi chi può!
Bene, il balletto si è salvato grazie alla tradizione seguita con la musica di Caickoyskij e le coreografie di Petipa eseguite con una tecnica perfetta  di precisione e di incastro delle varie figurine in un va e vieni in stile matriosca come avessero le ruote ai piedi  mettendo le ali a quelle  dei protagonisti per farli librar nell'aria emergendo in tutta la loro vitalità  scenica e classica secondo i canoni del balletto russo che predilige taglie minute. Senza innovazioni fantasiose e fuori tema Il Balletto dell'Opera di Kiev con questa Bella Addormentata ha raggiunto una tale perfezione nella tecnica da annoverarlo fra gli scolastici della danza classica. Nei quali si studia per imparare a memoria ogni passo ed eseguirlo mettendoci tutta l'anima. Perchè questa è danza classica mentre la bellezza è nell'occhio di chi la guarda.

giovedì 24 marzo 2016

BAMBINI: USO ED ABUSO

Sempre più spesso assistiamo agli show dei bambini che vengono trasmessi in prima serata non solo nel settore divertimento ma anche in quello dei talk show. Da bambini canterini i piccoli sono stati catapultati in  talent show a dimostrar quanto siano bravi a sculettare, roteare il ventre per le bambinette di serie piccole donnine sexy crescono
mentre ai maschietti è stato riservato il compito di dare prova di forza meglio se dura di serie piccoli pisellini crescono. Per diventare futuri teste-di?
Nei talk politici invece si allevano cuccioli pronti ad infoltir le fila degli opinionisti di serie liceo, ovvero informati per esserci perchè non sei nessuno se almeno una volta non sei stato intervistato dalla Tv.
Nella quale tutti fanno a gara per esprimere opinioni a caldo in primis persino sul caro estinto anche lui ancora caldo finendo in cronaca nera.
Settore nel quale i bambini trovano ampio spazio come angioletti saliti  in cielo, dopo aver subito prematuramente traumi dall'inferno della terra.





In questo periodo della nostra vita si parla molto di bambini fin troppo e spesso a sproposito: Se da una parte si denunciano molti abusi sui minori, dall'altra come  nelle adozioni gay si chiede di lasciarli in balia del loro piacere di crescerli a loro immagine e somiglianza a misura d'omo. Giustamente perchè altrimenti che figli sarebbero?
Il dito puntato resta comunque contro la Chiesa considerata la più grande colpevole di abusi sui minori: un argomento ripreso in molti film di successo che hanno fatto perfino inginocchiare il Papa a chiedere perdono per queste nefandezze insieme a quelle dell'Inquisizione.
Si denunciano poco o niente invece le violenze subite dai minori in famiglia perchè questo è ancora un tabù del quale si vergognano i figli stessi mentre i genitori negano sempre, spesso solidalmente. Tante sono le mogli che “sanno” e fanno finta di niente perchè magari a loro volta sono state vittime oppure perchè temono la disgregazione della famiglia come se non fosse già devastata. Insomma mamme che alla soglia del terzo millennio sono ancora in uno stato di sudditanza verso il marito-padrone.


Gli abusi dei figli sono il più grosso trauma per un minore che spesso subisce perchè innocentemente non crede che un genitore possa fare il suo male., anche se capisce che “è una cosa sporca” così come suggerisce l'istinto.
E dunque se in altri casi cerca di sottrarsi con il genitore invece cerca di dimenticare rimuovendo gli episodi dalla sua coscienza che nel corso degli anni magari si risveglia a spiegare certi comportamenti anomali del bambino ormai adulto che rendendosi conto della mostruosità subita odierà per sempre il genitore o entrambi se sono stati complici.

Se nella cronaca molto spesso si tace, ci sono tanti film che invece trattano questa tematica. Negli anni 80 era Segreti con Jessica Lange Michelle Pfeiffer e Jennifer Jason Leigh tre sorelle, due delle quali diventate adultere si confidavano degli abusi sessuali subiti dal padre mentre la minore negava dopo che questi le aveva lasciato tutto il patrimonio diseredando le due figlie spione. Insomma complicità pagata con il silenzio.
Un altro film è la Bestia nel Cuore di Cristina Comencini con la protagonista Giovanna Mezzogiorno che ritrova la memoria andando a trovare il fratello sposato per avere delucidazioni sui suoi incubi che lui rivela essere dovuti agli abusi subiti entrambi dal loro padre morto per mano del figlio mentre era in ospedale per vendicarsi. Insomma odio e vendetta fino alla morte che comunque non verrà punita dalla giustizia umana così come invece era stato fatto nel 500 a Roma  con Beatrice Cenci che violentata ripetutamente dal padre insieme alla matrigna, si rendeva complice nell'omicidio del genitore insieme ai suoi fratelli finendo sulla forca tutti quanti.


Al giorno d'oggi un simile efferato comportamento sarebbe giudicato meno severamente ma con molte attenuanti avendo perso i genitori diritto di vita o di morte sui figli includendo anche gli abusi.
Nel film l'Ultima Eclisse, sempre con Jennifer Jason Leigh l'attenuante è spiegata nella storia di una famiglia dove il padre nel ritrovarsi la moglie brutta e grassa riversa tutte le sue attenzioni sulla figlia, fanciullina in fiore, dalla quale esige intime carezze con la sua gelida manina per scaldarsi al calduccio della sua patta aperta. Episodio che la bambinetta rimuove fino a quando la madre le svelerà di aver provocato incidentalmente la morte del marito per proteggerla da lui facendo sciogliere tutta la freddezza nella quale la piccola si era immersa distaccandosi da ogni contatto con l'altro sesso. Una rivelazione che nel contempo la rendeva complice della madre perchè la difendeva nell'accusa del delitto contro il padre trovando clemenza nel giudice.


E come non citare anche Lolita di Nabokov tradotto in film per diverse volte dove un vecchio professore molesta sessualmente la figliastra minorenne che subisce il suo fascino soccombendo alle sue insane voglie ripercorrendo poi la vita con  un processo di autodistruzione a renderla per sempre un' infelice tanto da indurre il vecchio a chiederle scusa per il male fatto. Troppo tardi perchè anche in questi casi di abuso su un minore che può sembrare complice, ha sempre un effetto deleterio e devastante per la vittima.


Un altro film che ha commosso in maniera struggente è Amabili Resti nel quale una ragazzina veniva violentata da uno zio di famiglia quando lo andava a trovare nella sua tana scavata in un campo di grano finendo violentata e uccisa mentre la sua anima restava a vagare nella casa e dintorni fino alla scoperta dell'assassino che la rendeva libera di andare in cielo perchè finalmente vendicata.Tutto questo per dire che la violenza e gli abusi sui minori sono il più grave delitto che un genitore possa perpetrare su cui la giustizia umana concede attenuanti in caso di vendetta. La giustizia divina ovviamente no perchè nessuna offesa può essere liquidata con il sangue specie se quello di un genitore. Però lo si può denunciare, così come tutti i casi di pedofilia certa o in odor di sospetto in ambito sia privato famigliare che pubblico dove, se si insiste troppo nel far fare meme e smorfiette accattivanti ai piccoli divi,  dall'uso all'abuso il passo può essere molto breve.


 Nelle antiche culture, sia classiche che orientali, i bambini venivano tenuti nascosti dallo sguardo degli Dei e degli estranei perchè temevano l'invidia e la scomparsa del  piccolo prematuramente assurto in cielo con  una conseguente marea di disgrazie. Il bambino è il bene più prezioso per un genitore che dovrebbe proteggerlo senza affidarlo a nessuno che non sia più che fidato e al di sopra di ogni sospetto perchè tanti bambini sono stati anche il trastullo delle tate che li hanno sedotti senza alcun ritegno. Il mondo dei bambini è un mondo incantato tutto loro e rompere questa magia facendoli crescere precocemente nello scimiottare i grandi catapultandoli in quiei settori nei quali si impara a mettere le mani in pasta come la politica o nell'opera dove impera la tragedia umana è da irresponsabili rendendosi ancora più colpevoli  quando li fanno lavorare nelle ore straordinarie come per esempio le prime serate dei programmi tv. Parole al vento perchè una volta proferite ci si diverte a dimostrare il contrario soprattutto verso chi di bambini non ne ha e dunque non può pontificare su questo delicato argomento. Come a dire così è se ci pare.che a voi giustamente non ne deve fregar di meno.Appunto. Punto e Capo A. Così si punta il dito solo sulla Chiesa per lavarsi le coscienze.

mercoledì 23 marzo 2016

LA PRIMAVERA SI TINGE DI GIALLO



Quali colori indosseremo nella prossima primavera estate 2016?

Sicuramente colori chiari e tinte tendenti al sorbetto, ed in particolare il giallo, ritornato di tendenza nelle ultime due stagioni. I toni del giallo pastello, canarino e limone tornano protagonisti per gli abiti moda della primavera estate 2016.



GIALLO COME IL COLORE DEL SOLE. Potete abbinarlo al bianco, al nero ma anche ad altrettanti toni pastello per cercare combinazioni inedite come con il rosa, il lilla o il verde stesso. Sperimentazione è tra le parole chiave della moda primavera estate 2016




giovedì 17 marzo 2016

ALEXANDER LONQUICH, FRANZ SCHUBERT IN PIANOFORTE




Non c'è niente di più bello di una melodia danzata sulle note di un pianoforte al ritmo di un autore come Franz Schubert: allegro ma non troppo, andante, molto moderato ma sostenuto,  scherzo allegretto in trio o vivace con delicatezza. Le mani fatate erano quelle di Alexander Lonquich che Venerdì 16 marzo ha eseguito in concerto brani dell'autore tedesco.
Sonate con diverse tonalità ispirate a quelle di Mozart e Beethoveen passando dalle note a tasto battente in ritmo solenne o marziale per poi passare alla delicatezza delle melodie delle dita fluttuanti e a mani intrecciate. D'obbligo il religioso silenzio per raccogliere il suono di ogni nota a dare felicità all'anima che pare va distanziarsi dal corpo per danzare una musica solenne e celestiale.

 Non per niente Schubert è anche l'autore di quell'Ave Maria che tutti conosciamo e che ogni volta ci emoziona.
Le sonate di questi autori tedeschi (tra i quali anche Shumann e Sebastian Bach) si differenziano da quelle del francesizzato Frederic Chopin (polacco d'origine) le cui melodie sono invece tutto un crescendo dal dolce al  delicato vivace andantino moderato o sostenuto, quasi mai mai allegretto perchè  impregnate di un romanticismo decadente che ti avvince malinconicamente in modo struggente ad interpretare un'epoca come l'800 con l'amore vissuto con gli ardori dell'anima sublimati platonicamente e sfociati nelle affinità elettive fra due persone che si sentivano spiritualmente unite in un'esaltazione di quell'amor cortese iniziato con le saghe celtiche nel mito dei poeti cantori e suonatori.

Ma con tutti questi autori la musica del pianoforte è sempre magica e coinvolgente specie se a suonarla è un grande maestro come quello in scena, Alexander Lonquich, applaudito da una platea con tanto entusiasmo: sostenuto e andante.

martedì 15 marzo 2016

IN GERMANIA LA DESTRA AVANZA


Angela Merkel ha sbagliato. Ma ha fatto bene. Piuttosto che cacciare i rifugiati, una volta sbarcati in Europa meglio metterli a lavorare.
Non poteva fare diversamente costo di rimandare migliaia di profughi al massacro nell'Inferno della Siria. Costi quel che costi la forza lavoro di un immigrato costa sempre poco per cui fatti due conti (e non si può certo dire che la Merkel non li sappia fare) l'immigrato per la Germania è ancora una forza lavoro.
E quando c'è lavoro è giusto che si pensi all'accoglienza mettendo una mano sul cuore e uno in busta paga perchè alla resa dei conti c'è sempre un riscontro. Lavoro chiama lavoro questo lo sanno tutti i grandi imprenditori tra i quali la Cancelliera Angela Merkel che rimane in testa alla classifica perchè sotto il suo mandato la Germania ha prosperato economicamente tanto da diventare la massima potenza Europea, soprattutto dopo che il marco aveva “fagocitato” l'euro quale moneta unica europea.

Tanti buoni intenti non sono stati più condivisi dai tedeschi, soprattutto dopo i fatti di Capodanno e tante altre messe in scena dai rifugiati a minare la sicurezza del Paese. Invece di rimboccarsi le maniche a basso profilo in segno di ringraziamento, si sono prodigati per favorire la loro espulsione e fomentare l'odio per lo straniero tanto che la destra sta sempre più avanzando cercando di destituire la Cancelliera. La quale curiosamente per la prima volta ha ampliato i suoi orizzonti andando oltre i confini della Germania per comportarsi da statista dell'Europa Unita della quale la Germania si deve sentire responsabile stante la supremazia economica su tutti gli altri Paesi Francia, Italia e Regno Unito inclusi.

I quali l'hanno capito ma piuttosto che far sottomissione ad Angela Merkel si sono defilati: la Francia in primis andando a fare la guerra in Siria per far dispetto alla Merkel, Il Regno Unito cercando di togliersi dall'Europa per mettere i Paletti ai rifugiati “che se li tenga tutti la Merkel”  essendo ormai saturi, e l'Italia con Renzi in testa prendendo le distanze sempre da Angela Merkel perchè l'Italia non deve prendere lezioni da nessuno, tanto meno sul problema rifugiati.
Così per dare una lezione alla Cancelliera,di come si faccia la vera accoglienza, i rifugiati nel nostro Paese sono stati tutti distribuiti negli Hotel delle Regioni a pensione completa a carico dello Stato. E se proprio si vogliono far lavorare questi rifugiati in Italia si fanno lavorare a gratis come gli schiavi così come è stato fatto in diversi comuni mettendoli sotto battuta come volontari socialmente utili.
Oltre al danno anche la beffa.

Per unirsi a far dispetto ad Angela Merkel, così come fece quel tale che per non scopare la moglie se lo tagliava, si è messa anche la Grecia aprendo le sue  porte incondizionatamente perchè se la Germania ha sganciato miliardi di euro ai Turchi per non farli imbarcare (si fa per dire ovviamente perchè la Turchia presi i soldi i rifugiati li ha fatti scappare), ne dovrà sganciare il doppio alla Grecia per tenerseli in consegna nelle tendopoli che sono sorte ai confini dell'Europa nei Paesi che hanno messo i paletti.
Angela Merkel è sotto assedio dalla destra che avanza e dai Paesi Europei limitrofi che la vogliono destituire per non riconoscere la sua autorevole supremazia.
Se ciò accadesse, ben gli sta a tutti quanti. Rifugiati in primis che dalla Grecia sbarcheranno in Italia per invadere gli Hotel a spese dello Stato.

E così Renzi sarà servito per buona pace della Francia del Regno Unito e della Germania che si toglieràn il dente che duole nonché della Grecia che si svuoterà dell'ingombrante fardello.
La Merkel dunque  non si preoccupa più di tanto anche se  per una parte che sta avanzando della Germania lei ha sbagliato perchè difficilmente la destra  riuscirà a fare meglio di quanto abbia fatto lei con il suo mandato che comunque con la storia chiuderà come statista illuminata  piuttosto che come Cancelliera di una Germania arrocata in sé stessa perchè messa sotto pressione dagli altri Paesi dell'Unione.
I Tedeschi che l'hanno sempre sostenuta lo sanno per cui aspettano soltanto che lei dimostri grinta e sicurezza nel tenere testa a quella nuova destra che speriamo sia solo un fuoco di paglia così come è stato in Francia con Le Pen.
Perchè la destra è necessaria per dare una scossa mettendo tutti in sentinella allerta allerta sto, ma non più indispensabile per l'Europa per cui basta e avanza. In minoranza.

lunedì 14 marzo 2016

DONALD TRUMP. MAGNATE BURINO O GENIUS LOCI


Se ci fosse ancora Agnelli l'avvocato, arbiter elegantiarum riconosciuto in tutto il mondo, lo definirebbe sicuramente “pacchiano”.
Donald Trump è il classico esempio di pidocchio arricchito, parvenue a 360 gradi, esibizionista e stupefacente a tutti gli effetti di quell'americanata  che in Europa è tanto disprezzata quanto incamerata.
E' l'esempio lampante dell'America dei pop-corn, della birra trangugiata a tavola o in strada a garganella, dei gelati formato gigante con bandierine a stelle e striscie, dei vestiti in colori fluorescenti che nemmeno la Regina Elisabetta oserebbe indossare, dei capelli e denti bianchi trapiantati, delle donnine con labbra a canotto e tette gonfie in casinò royale, della ricchezza ostentata senza pudore a bordo di macchine foderate in maculato, delle piscine olimpioniche in mega ville in stile Versailles o Antica Roma. Insomma un pot pourri di american bruty dove le ragazzine te la danno, prima la mano e poi la buonasseraaaa!!! e tanti saluti a casa perchè le mamme sono le prime ad incoraggiarle per farsi invitare ai party bordo piscina. A tutto sniffo. E striscia la berisha inteso come Paese comunista dal quale proveniva la prima moglie di Donald Trump magnate dell'industria edilizia americana che l'aveva sposata perchè incarnava i canoni di bellezza pacchiana giusti per fargli far porca figura in pubblico.



E lei, Ivana,  la porca sapeva farla benissino perchè se con lui Donald Trump ci faceva una volta divorziata. con  aitanti mandrilli italiani lei ci godeva assai grazie ai sostanziosi alimenti del magnate.
Il quale li aveva versati pur di sbarazzarsene per convolare a seconde nozze con una sorta di copia conforme, pacchiana pure lei che puntualmente gli prosciugava il conto una volta esaurita la passione.
Con la nuova e attuale moglie Melania (nella foto), Donald Trump si è fatto furbo redigendo come si usa fra le grandi star un contratto capestro che tiene al guinzaglio la terza signora Trump alla quale in cambio ha promesso ponti d'oro destinazione Casa Bianca facendola nel frattempo studiare da First Lady stile Jackie.(!!!!)





Per aprire una nuova Frontiera della Storia Americana? No, no, per chiuderla in toto verso tutto quanto si muova per entrare negli Stati Uniti d'America, targato mussulmano in primis. Proposta che Donaldo Trump ha fatto appena entrato in campo per le primarie dei Repubblicani che invece di suscitare orrore ha raccolto consensi da ogni parte d'America. La quale vede in lui un Presidente lungimirante anche se poco illuminato. Infatti come programma del suo mandato Trump ha lanciato l'idea di spegnere Internet per iniziare la lotta all'Isis e vincere senza spargimento di sangue. Sì perchè così il califfato sarebbe privato di tutti gli strumenti di propaganda con i quali sta terrorizzando il mondo facendo credere di aver fondato uno Stato Islamico quando invece ad operare sarebbe uno sparuto esercito abilissimo a nascondersi che solo “grazie” alla strumentalizzazione tecnologica sofisticata e d'avanguardia, è riuscito ad imporsi al mondo globalizzato.



Con un semplice clic Donald Trump è deciso e determinato a neutralizzare lo Stato Islamico che non avendo visibilità non saprebbe più come espandersi nel seminar terrore. Tutto virtuale secondo Trump che da magnate burino self-made-men vuoi vedere che per l'America si sta rivelando un Genius Loci di un prossimo ritorno dal futuro come un novello  Terminator, il "Governatore Californiano cybernetico? Un mito, un sogno americano.
Se l'America vorrà continuare a sognare di essere una superpotenza in grado di dominare il mondo, con Donald Trump è servita    

sabato 12 marzo 2016

GALEOTTO FU QUELL'ORECCHINO.


Che cosa sarebbe la musa di Jan Vermeer se non fosse stata dipinta con quell'orecchino di perla?
Il suo viso dall'ovale perfetto ad incarnato colore del latte che si volta aprendo la bocca carnosa invitante mentre l'orecchino manda bagliori perlacei che  hanno galvanizzato ammiratori di tutto il tutto il mondo, è ancor più accattivante del sorriso di Monna Lisa.
L'orecchino parla scatenando la gelosia della proprietaria che è quasi sempre la moglie di un menage forzatamente a trois, la quale non riesce più a trattenere la sua rabbia quando appare all'improvviso ad adornare il volto dell'amante spesso ignara del dono rubato regalatole o prestatole dal partner di entrambe.





Infatti ne' La Ragazza dell'Orecchino di Perla interpretato da Scarlett Johansson   e Colin Firth nel ruolo del pittore della casa in cui lei lavorava al servizio della ricca moglie, il prezioso accessorio era stato solamente preso in prestito dall'artista per immortalare la sua musa ma era bastato scoprire il quadro e far riconoscere alla moglie il suo orecchino scatenando le sue ire contro la povera serva che veniva licenziata in tronco.
Che carognata!
Di lei però non si perdevano le tracce perchè è rimasta immortalata in quella bellissima opera di Vermeer esposta in tanti musei del mondo.





Questo è un esempio raccontato comunque in tante altre storie che hanno ispirato registi importanti.
Woody Allen nel film Incontrerai L'uomo dei Tuoi Sogni, gli orecchini preziosi di perla che Naomi Watts pensava le venissero regalati da Antonio Banderas suo principale di una Galleria d'Arte del quale era segretamente innamorata, se li ritrovava indossati dalla sua amica del cuore rivelandole la cruda verità.
Che doccia fredda!


Gelosia gelosia gelosia...la gelosia serpeggia sempre in questi casi ed a volte si scatenava di brutto come nel film I Giorni dell'Abbandono con Luca Zingaretti e Margherita Buy nel momento in cui lei, diventata ex moglie, scopriva l' ex marito con l'amante (Gaia Germani Amaral) che sfoggiava un paio di orecchini fatti sparire dai suoi cassetti dal fedifrago. Così: l'ex moglie,  presa da una furia devastatrice, si accaniva sulla povera amante cercando di strapparle il maltolto a costo di ferirla all'orecchio.
Che zingarata!
Infatti ledue donne si prendevano per i capelli lasciando il Zingaretti attonito.


La stessa espressione che assumeva l'attore Alain Delon nel film del 1977 Mort d'un Pourri di Georges Lautner e sceneggiatura di Michel Audiard  quando bussando ad una porta gli compariva davanti Ornella Muti con una cascata di capelli lisci e setosi tutti acconciati sulla nuca per lasciare in visione un solo orecchino a filo argentato, molto in voga negli anni 70, facendo capitolare Delon al suo fascino. Che figata!
Insomma l'orecchino è molto spesso protagonista nella seduzione e nell'inevitabile dramma di quelle donne che ne sono rimaste vittime.
Quando si dice, galeotto fu quell'orecchino...




giovedì 10 marzo 2016

SOLIDARIETA' AL FEMMINILE: AMICHE PER L'ABRUZZO PER ESEMPIO.

Amiche per l’Abruzzo, con cantanti in studio da Matrix , per riproporre brani del concerto dell’Anno scorso a S.Siro, e  un gruppo di cantanti sul palco all’Aquila. Osservazioni del 21 GIUGNO 2010.
Dove fa un freddo terribile, visto come sono vestiti in Piazza del Duomo.
Una sorpresa è Joe Squillo che ha cantato insieme a un gruppo di ballerine in una coreografia molto vivace. Finalmente viene valorizzata come si deve, dopo anni in cui è stata relegata a fare solo conduzioni di sfilate che, comunque ha sempre fatto con grande professionalità.
Io penso sia un’artista completa, una vera show girl come ce ne sono poche perché oltre a saper condurre sa cantare e ballare riuscendo a intrattenere piacevolmente. Non si capisce perché non le assegnino qualche prima serata in Tv anche perché sa parlare in italiano: è fine e non ride in modo sgangherato.
Anche Spagna ha fatto un’ottima figura, non solo per la canzone che comunque è sempre la stessa degli anni 80, suo cavallo di battaglia, ma anche per il look molto ricercato. Peccato tutti quiei ritocchi al viso che le impediscono ogni movimento espressivo.

Bellissima e in ottima forma è Laura Pausini la quale con la maturità ha acquisito  più dolcezza smussando gli spigoli a tutto rock che aveva assunto appena sbarcata dall’America dove è stata molto tempo in tournée.
Ha preso la parola Fiorella Mannoia, che ha una parlantina scioltissima soprattutto se si pensa che sta parlando di conti sui fondi raccolti che dovranno essere distribuiti per varie iniziative come la ricostruzione di una scuola e della casa dello studente, andati completamente distrutti.
La Mannoia deve essere anche una grande manager di se stessa visto come sa destreggiarsi fra conteggi e numeri che, solitamente, sono materia poco adatta per un artista. Che si penserebbe sempre presa dalle proprie composizioni e performances. Invece è una bellissima sorpresa vedere come si esprimono queste giovani cantanti, Laura Pausini, Elisa, Georgia e Gianna Nannini insieme, in fatto di conti.
In tutta trasparenza, ci tengono a precisare ma non ce n’era bisogno perché sono molto credibili nel loro gesto generoso in favore della ricostruzione dell’Aquila. Si sono attivate veramente con passione dedicandosi anima e corpo, come solo le donne sanno fare.

E’ bello vedere lo stadio gremito con queste grandi artisti cantare tutte insieme: un evento unico che speriamo si ripeta non solo a seguito di eventi drammatici.
Certo che è terribile ascoltare il Sindaco dell’Aquila, salito sul palco per fare il punto della situazione che è peggio di quanto si pensasse.
Infatti, di fronte a una raccolta di fondi di un milione e duecentocinquantamila euro c’è una montagna di debiti accumulati, fra i quali novantamilioni per gli alberghi che hanno ospitato i terremotati…
Il Sindaco dice, “siamo soli” e questo grido stride molto con le promesse fatte a suo tempo da Berlusconi che avrebbe seguito personalmente tutti i lavori di ricostruzione.

Vabbè poi ha delegato Bertolaso e company che ne hanno combinate di tutti i colori…Insomma, i fondi raccolti con questo Concerto e dvd, sono una goccia in mezzo a un mare di debiti e fondi necessari. Non si verrà mai a capo di nulla, si teme. Non bastano qualche casetta a schiera chiavi in mano per risolvere il problema.


DALLE SUFFRAGETTE IL VOTO ALLE DONNE


Tutto esaurito sabato sera al cinema D'Azeglio per il film Suffragette con Carey Mulligan protagonista affiancata da Helena Bonham Carter con Guest star Meryl Strepp dirette da Sarah Gavron.
Il film è bellissimo molto curato nei costumi e nelle scenografie che già nelle prime sequenze mettono in circolazione i bus dei primi 900 epoca in cui è ambientata la storia con la lotta delle donne per ottenere il voto e uscire dalle condizioni di assoluta sudditanza verso il padre marito e fratelli e datori di lavoro. I quali avevano tutti i diritti sulle donne abusandone spesso sia sessualmente che violando quanto di più sacro ci sia nella loro vita, ovvero il diritto a crescere il proprio bambino accada quel che accada, anche quello di finire in prigione.


A quei tempi le donne ci finivano per poco, come l'adulterio (!!!) o la disobbedienza al marito e a tutta la progenia dei parenti maschi che molto spesso le facevano internare in manicomio o in convento per non dividere la fetta del patrimonio.
Alle donne single fino agli anni 50 nella cattolicissima Spagna venivano sequestrati i bambini per darli in adozione. Una pratica consentita anche ai mariti fino a quando alle donne non è stato concesso il voto riconoscendo loro di esercitare diritti sui propri figli.



Il film racconta le traversie di un gruppo di suffragette londinesi che, dopo il diniego da parte del Parlamento di concedere il voto, avevano iniziato una vera e propria battaglia da bombarole finendo più volte in prigione per essere torturate ingozzandole come le oche onde evitare facessero lo sciopero della fame perchè non si voleva che ci scappasse il morto come vittima sacrificale che le avrebbe fatto vincere, sull'ondata emotiva che il gesto avrebbe esercitato sulle masse.




I media dell'epoca, che avevano il potere sull'informazione, le descrivevano e rappresentavano come macchiette, donne zitelle o malmaritate bruttine e acide che erano afflitte da isteria per mancanza di una vita sessuale gestita sempre dal maschio per raddrizzarle a dovere tanto che i padroni-stupratori o i consorti se si trovavano in casa una di queste “suffragette” venivano additati come capi fallimentari e impotenti. Una vergogna dei quali molti uomini non volevano essere marchiati per cui si sbarazzavano senza tanti preamboli di queste “donnette” anche se bravissime lavoratrici o madri dei loro figli.
Insomma una tragedia per le donne che vivevano nella paura e nella sottomissione pur di non perdere privilegi come la casa il lavoro o i figli stessi. La follia spesso serpeggiava là dove i rapporti erano esasperati resi violenti non tanto dalla povertà quanto dalla miseria spirituale che faceva degradare a livello di bestie anche persone che esercitavano un potere istituzionale. Più che l'ignoranza poteva la grettezza e la mancanza di amore verso le donne che non fossero le loro madri. Le quali, questo va detto, sono state  loro stesse a creare questo squilibrio perchè da secoli e millenni hanno esercitato un potere sui figli maschi esaltandoli nelle loro gesta  in cambio di devozione assoluta a scapito di tutte le altre donne di famiglia come mogli, figlie o sorelle sulle quali esercitavano la loro autorevolezza.


Le donne erano esaltate nel loro ruolo di madri, regine del focolare e in totale sudditanza verso i maschi di famiglia ai quali perdonavano ogni cosa mentre alle femmine veniva tutto proibito. 
Con la rivoluzione industriale ed una certa autonomia acquisita con il lavoro fuori casa le donne giovani, spose figlie o sorelle, avevano preso coscienza del loro potere in una società che aveva molto bisogno del loro operato specie dopo che le città e campagne si sfoltivano degli uomini di ogni età, tutti mandati al fronte lasciando affari e intere famiglie in mano alle loro donne  che dimostravano di sapersela cavare esattamente come gli uomini. Infatti in Italia il voto alle donne veniva concesso dopo le due grandi  guerre mondiali durante le quali avevano preso quel potere che non poteva  ormai non esser loro riconosciuto. Non in pieno comunque perchè solo la rivoluzione del 68 ha concesso loro pari diritti cancellando anche il reato di adulterio e di aborto. Conquiste che non fanno onore mettendo le donne a pari disonore con gli uomini che per secoli e millenni hanno abusato del loro potere. Insomma una guerra fra poveri umani come siamo noi su questa terra che comunque a tutt'oggi ci ha portato su uno stesso piano del girone dell'inferno. Perchè questa è la vita, quella senza misericordia né amore in mancanza di spiritualità.


Il film Suffragette mette in risalto questo problema perchè termina con la battaglia vinta dalle donne dopo che una di esse si è offerta come vittima sacrificale buttandosi (o forse travolta mentre alzava il cartello per il voto alle donne) sotto un cavallo in un evento mondano nel quale era presente il Re dando così visibilità in tutto il mondo a questa battaglia. La quale, sotto l'ondata emotiva del massacro suicida di questa suffragetta, Emily Davison (Natalie Press) aveva finalmente indotto il Parlamento d'Inghilterra a concedere il voto alle donne Inglesi aprendo la strada a tutte le altre negli anni a seguire. L'Agnello sacrificale per propiziarsi gli eventi è un rito tribale che Gesù ha rinnovato con il suo sacrificio sulla Croce. Non per vincere una battaglia, come si faceva nell'antico testamento, ma per insegnare a vivere tutti come persone in pari dignità.
Basta con il sangue degli eroi in guerra e con quello delle donne vittime della violenza dei loro uomini nella battaglia dei sessi. Perchè si devono sempre fare sacrifici umani per propiziarsi il favore in un conflitto?E' Dio che ha dettato questa legge all'umanità? Con Abramo gli ha fermato la mano, ma con Gesù lo ha lasciato mettere in Croce.  Domande da milioni di dollari.

martedì 8 marzo 2016

MURDOCH E JERRY HALL: IO BALLO DA SOLA

In questi giorni Rupert Murdoch 84 anni magnate dell' Informazione e comunicazioni è convolato a ingiuste nozze con Jerry Hall ex modella ex moglie di Mick Jagger il leader dei Rolling Stone noto come lo sciupafemmine della musica Rock.
Infatti mogli compagne e fidanzatine lui le ha fatto dannare tutte indistintamente fra sesso droga e rock and Roll facendole uscire sballate da ogni situazione sentimentale  nella quale si erano buttate perchè vittime del fascino di una vita spericolata.



Jerry Hall è stata quella che maggiormente ha resistito aspettandolo pazientemente tra un tour e l'altro sempre in attesa di... 
Cosi quattro figli sono nati nel breve arco del loro menage a trois e forse anche a quattro perchè Mick era assediato dalle donne alle quali non diceva mai di no.
Rupert Murdoch è appena uscito indenne dal matrimonio con Wendy sua ex segretaria che lui aveva sposato quando lei era ancora molto giovane  tanto che dopo diversi anni  non ne poteva più di di buttare via la sua vita a un vecchio seppur ricco per cui rivolgeva le sue attenzioni altrove, in Down Street per la precisioni dove puntava gli occhi su Tony Blair.
La relazione non poteva passare inosservata allo squalo Murdoch già noto per le sue intercettazioni scottanti sui Reali d'Inghilterra che  non gli perdonavano lo scandalo mandandolo a processo nel quale tutta la colpa veniva addossata alla povera segretaria Rebekka  unica condannata come ficcanaso.

Dopo la fregatura con Wendy, che come una sorta di Rita Rusic si dilettava a fare la produttrice di film uno dei quali è I Segreti Del Ventaglio in cui si identificava nella protagonista povera che, rispetto alla sorella di piedino alla pechinese, scalava  i vertici del potere manageriale  grazie alla sua intelligenza ed istruzione, Murdoch ha puntato ora su una donna già matura ancora belloccia anche se piena di problemi avendo numerosa prole da sistemare stante la latitanza del padre Mick Jagger.
Il ragazzo e  e le tre ragazze senza arte né parte di Jerry e Mick, Elizabeth Giorgia James e Jade  sono apparsi raggianti alla cerimonia ben sicuri di trovare un approdo nel nuovo patrigno che generosamente penserà a sistemarli tutti. Giorgia per esempio ha velleità da stilista ma le sfilate costano, le produzioni pure per non parlar degli ammanchi da coprire per cui ben venga il vecchio nonno magnate dell'informazione al posto dell'arzillo padre Mick Jagger.


Gli altri ragazzi sono cresciuti in attesa di un lavoro che si spera arrivi presto con Murdoch. Il quale ce ne ha per tutti, anche se non sanno scrivere o leggere, basta che lo seguano su SKY dove un posto non lo si nega a nessuno.
La coppia vivrà felice e contenta perchè di tutto si potrà dire di Jerry tranne che non sia una moglie di rappresentanza avendo già collaudato il ruolo con Mick Jagger il quale si gongolava tutto quando si presentava in pubblico con quella bellissima modella tre spanne più alta di lui senza tacchi  facendo scintille come coppia la Bella e The Best. Si dice che Mick Jagger alla notizia del matrimonio sia inorridito vedendo riformarsi una nuova coppia La Bella e The Best ma con lo Squalo numero uno.
Tutta una questione di Best. La Bella Jerry che c'azzecca? Sempre casalinga disperata è.
Vabbè meglio ridere da ricca che piangere in attesa di... come faceva la prima ragazza di Mick Jagger Marianne Faithfull. Tanto con Rupert Murdoch, chi ci balla più?



lunedì 7 marzo 2016

BALLANDO CON LE DIVERSAMENTE STAR


Visto su Rai Premium in differita il programma Ballando con Le Star che anche quest'anno sembra un filo partito con il piede diversamente ballerino.
A sostenerlo è il giudizio tecnico della giuria che si è messa finalmente dalla parte della danza piuttosto che da quella dei concorrenti specie se partono già raccomandati da direttori di settimanali che danno ampio spazio all'evento.
Certo è che il fine è sempre il divertimento ma quando si intraprende un'avventura anche se leggera come quella del ballo, bisognerebbe sempre cercare di imparare per dare il massimo.



Il quale non si raggiunge dando lezioni alla giuria ma accettando umilmente ogni responso per raggiungere possibilmente un livello alto anche se non di perfezione senza illudersi che tutti possano ballare perchè sculettare e saltellare sono capaci tutti ma danzare no, ci vuole eleganza classe e una spruzzata di energia coinvolgente che con delle diversamente star difficilmente si riesce a raggiungere.
Partendo dal fatto che ciascuno dovrebbe fare il proprio mestiere la selezione dei concorrenti in gara dovrebbe essere un filo più esigente scegliendo personaggi importanti,  per poter offrire uno spettacolo che possa fare audience. Cosa che Ballando con Le Star ormai riesce a fare a fatica come se stesse ansimando e tirare gli ultimi.

Meno male che in giuria a mettere un po' di pepe c'è la Selvaggia Lucarelli  che comunque traduce il pensiero dei colleghi i quali, se a parole non riescono ad esprimere le loro vere opinioni mascherandosi dietro a complimenti e incoraggiamenti, con il voto (spesso molto basso)mettono in pratica il loro convincimento. Così si assiste a una parata di coppie improbabili che fan di tutto per eseguire qualcosa che assomigli a una salsa, un tango, un merenghe, un valzer o una baciata. Non baciata dalla fortuna visto come la Lucarell ha liquidato certe performances.

Senza soffermarsi sui particolari dei vari battibecchi inscenati si vuol solo cercare di analizzare il perchè il format di Milly Carlucci non ritrovi il successo degli antichi fasti quando le Star si chiamavano Ridge, Brooke, Raz Degan, Vittorio Emanuele e Rosolino, Madalena Ghenea o tante altre che si impegnavano per uno spettacolo luccicante prima che venissero introdottii i casi umani  a perdere  le stampelle nel fare una piroetta facendo a malapena soffocare una risata.
Va bene che tutti hanno diritto di ballare ma allora per questo ci sono le balere come ha detto giustamente la Lucarelli dove ci si diverte senza mettersi in competizione. Perchè se vince il caso umano c'è sempre il sospetto di una votazione pietosa proprio per non figurar cinici e cattivi e poi magari infierire dando il colpo di grazia penalizzando una Margaret Madè che comunque sa muoversi in maniera sexy.

Ci vuole rispetto per la danza e per il pubblico se si vuole fare uno spettacolo onesto e non ruffianesco anche se all'insegna del risparmio. 
Ed intanto che ci siamo lanciamo un suggerimento, quello di cambiare la cornice ispirandosi magari ai soliti talent  internazionali, americani in primis,


 per evitare di scadere nel simil Trocadero e circo Monte Carlo.
Nulla contro i Trocadero che in questo tour 2016 hanno sfoggiato una tecnica perfetta, e nemmeno contro lo spettacolo circense che ha una sua dignità ma non si può dire altrettanto di questa versione di Ballando con le Star che non si sa come definirla se spettacolo di ballo o per diversamente ballerini.
Una grande professionista come Natalia Titova è stata lasciata andare da Maria De Filippi e questo dovrebbe far riflettere la RAI e tutti quanti di Ballando. Con le nuove “diversamente” star.











venerdì 4 marzo 2016

DI CAPRIO FINALMENTE L'OSCAR


Perchè Di Caprio nella sua lunga e sfolgorante carriera non abbia mai vinto l'Oscar nonostante le nomination se lo chiedeva tutto il mondo nel quale può lui contare  migliardi di fans.
Fin da ragazzino, agli esordi cinematografici, si è conquistato il cuore di tutti i partner per la sagacia in un mix di furbizia e intelligenza le quali non sempre si amalgamano in una stessa persona. Piccolo genio dunque della recitazione che ha sviluppato in un crescendo di ruoli sempre più accattivanti facendo di lui il personaggio giusto per ruoli di amante appassionato, ribelle, scanzonato, passionale, senza regole né arte né parte. Insomma un pirata di cuori sempre alle prese con antagonisti più potenti, più importanti, più grandi di lui, anche se ragazzino perfetto.
Ecco forse è proprio questo che alla fin fine lo ha penalizzato perchè è stato spupazzato sempre da attrici più grandi di lui, non tanto a livello recitativo quanto di quello di età matura.


Basti pensare a Sharon Stone che se lo trastullava in Duri a Morire, Tilda Swinton che lo cavalcava di brutto in The Beach, per non parlare di Cate Winslet che quando erano agli esordi in Titanic sembrava già sua madre mentre con Revolutionary Road lo sovrastava in tutta la sua consapevole maturità di donna sgamata facendo di Leonardo Di Caprio un uomo in grigio. Con le ragazze giovani gli andava peggio, facendo figure meste in Romeo più Giulietta con Claire Dance perchè il ruolo di Romeo non era nelle sue corde né tanto meno in quello del grande Gatsby sempre in romantico decadente con la fin troppo evanescente e acerba acerba Carey Mulligan (la quale si è poi data una mossa crescendo con Suffragette proprio in questi giorni sugli schermi).
Non erano bastate le sue interpretazioni robuste e di spessore con grandi registi come Martin Scorseze in Gangs Of New York prima e The Wolf in Wall Street in un secondo tempo, o quelle con Quenteen Tarantino,. Django Unchained, dove faceva il feroce negriero sorprendendo tutti per la sua energica e brutale interpretazione che aveva accennato diventando una rivelazione sotto la regia di Clint Eastwood. Il quale aveva intravisto in lui un capo carismatico di enorme potere mettendolo a capo dell'FBI impersonando Edgard G.con Judi Dench nel ruolo della madre nel quale Leonardo si era straordinariamente irrobustito e maturato con la faccia da mastino.
In questo ruolo di leader era  già molto credibile e si stava già formando  grande attore, il più grande sulla piazza in grado di stracciare tutti.


In questo senso era già il Re di Hollywood che comunque non gli riconosceva questa dignità perchè le star che aveva accanto lo scavalcano sempre un filo per autorevolezza come attrici di spessore o dive in grand figata facendo emergere un suo inconscio complesso di inferiorità che si portava anche nella vita accompagnandosi, senza mai sposarsi comunque, con top model più alte e più belle di lui che gli facevan fare la solita figura del ragazzino viziato figlio dei più grandi registi di tutta Hollywood. Insomma non aveva ancora la tempra del protagonista assoluto che con Alejandro Gonzales Inarritu ha finalmente sfoderato nel film Revenant tanto da arrivare all'Oscar tanto agognato. Da single nella vita e nel film, finalmente Di Caprio si è messo in luce in tutto il suo robusto spessore di attore di grande tempra professionale e di uomo impegnato in difesa dell'ambiente. Bingo!


È proprio il caso di dirlo tanto che quando agli Oscar 2016 ha ricevuto il bacio della sua partner Cate Winslet che non perde occasione per farsi inquadrare insieme a lui come coppia legata da profonda amicizia, l'ha guardata con stupore come se non la riconoscesse tanto era “maturata” cercando di schivare il solito bacio che lei insiste affibiargli sempre per rinnovargli i voti di coppia virtuale  ad ogni evento Oscar. Infatti in un'altra precedente occasione quando lui era in nomination Cate Winslet era corsa sul red Carpet per dargli quel bacio galeotto che lui invece cancellava dal viso in un gesto tipico di chi non ne vuol sapere passandosi la mano fra i capelli. Di lì a poco l'affondo titanico da parte della sua partner d'eccellenza che gli aveva fatto perdere l'Oscar nonostante fosse candidato cosicchè in questa occasione degli Oscar 2016 ha fatto finalmente la figura di spalla ingombrante perchè Di Caprio con il film Revenant si è fatto le spalle e il mazzo. E giù le mani, adesso basta.


La svolta di Di Caprio è già delineata perchè ad accompagnarlo alla cerimonia questa volta c'era la sua mamma che gli ha portato fortuna molto più di tutte le sue partner fichissime messe in fila. Così niente “Rose” per Di Caprio il quale si sta già prodigando per la causa ambientalista del surriscaldamento del pianeta che provoca lo scioglimento dei ghiacci, prendendosi a cuore anche il problema dei nativi navajo così come raccontato nel film Renevant che a tutt'oggi sono relegati nelle riserve. Un impegno che ultimamente ha svolto a livello globale con l'approvazione dei Clinton molto sensibili a questa tematica che sta portando avanti Al Gore e che vorrebbero fagocitare coinvolgendo Leonardo Di Caprio

Con l'Oscar 2016 vedremo se Leonardo Di Caprio procederà con la carriera cinematografica che forse stava per abbandonare proprio perchè deluso dal mancato riconoscimento decidendo di muoversi in politica. A volte le delusioni chiudono delle porte ma ne aprono altre ben più interessanti come la corsa alla Casa Bianca. Gli manca solo la first lady. Col permesso di mamma.


OSCAR 2916 TRIONFA IL COLOR CIPRIA

Gli Oscar 2016 non hanno creato sorprese perchè ci sono state le conferme di tutti quanti avevano pronosticato a favore da Alicia Vikander a Brie Larson da Ennio Morricone a Leonardo di Caprio passando per Alejandro Inarritu.
Insomma sembrava che tutto fosse scritto. A sorprendere come al solito sono state le mises delle attrici tutte griffate chi più come Crhistian Dior per una strepitosa Charlize Theron e una desnuda Jennifer Lawrence in Black Swan, chi meno come Armani per Cate Blanchet e Armani Privè per Charlotte Rampling quest'ultima favorittissima dalle bookmaker femministe per il suo impegno sulle pari opportunità delle donne sia in giuria che in busta paga.


Discorsi che con una serata come gli Oscar non fanno certo presa perchè mescolar i soldi con lo scintillìo non fa fino. Sarebbe come trovarsi in una tavola lussuosamente apparecchiata nel quale la padrona si metta a sparare cifre sull'argenteria o sui cristalli facendo ingurgitare di traverso le commensali rosi dall'invidia. In questo evento Oscar l'invidia è scattata per la protagonista di Room Brie Larson.tutta in bluette elettrico, colore abbagliante e nobile che lei ha esaltato con intreccio di capelli in testa come una sorta di principessa Disney. Infatti faceva pendant con l'abito giallo di Alicia a fare una sorta di coppia Cenerentola  E Biancaneve principesse di cartoon in tecnhicolor. Tanti colori accompagnati dal solito nero con strascichi (Jennifer Lawrence al party) o a spacchi (Cate Winslet) o in total rouge con scollatura abissale di Charlize Theron protagonista di Made Max 2 i cui costumi sono stari curati da Jenny Beavan vincitrice di un Oscar.
La delusione di alcune candidate femminili è stata molto cocente a cominciare da Cate Blanchet che pensava di trionfare in un ruolo di lesbo-chic come Carol e portare avanti la causa femminista gay in un racconto patinato e fin troppo incipriato sia per lei che per Mara Rooney. Mmmmhhh che lecca piuttosto che una gran figata per cui l'Academy Award le ha bocciate come due cicisbee.  Ci vuol spessore anche in queste situazioni per non far scadere un film come Carol in oca-e-biloca.

Altra delusione per Cate Winslet la quale ha accettato di imbruttirsi in Steve Jobs così seguendo i nuovi canoni di bellezza dettati ultimamente da Hollywood ma le è andata male perchè sono state scelte due ragazze giovani fresche e belle a dettare la tendenza per le prossime generazioni di attrici perchè non è necessario penalizzarsi imbruttendosi, ad effetti speciali ruffianeschi, per far valere il proprio talento recitativo.
Infatti nemmeno Charlize Theron ha sfondato anche se il suo film Mad Max ha fatto incetta di Oscar per tutto quanto fa spettacolo cine dai costumi alle scenografie passando dal mixage e montaggio che insieme al suono fanno un prodotto ben confezionato.

Delusione cocente anche per Ellen Mirren in ruolo da non protagonista nel film Danton Trumbo nel quale ha ripetuto il ruolo infinito di sé stessa in The Queen, mentre Charlotte Rampling, anche lei grande esclusa, se non ha convinto come femminista impegnata tanto meno lo ha fatto come casalinga disperata di 44 Anni. Suvvia ci son ben altre problematiche che affliggono il mondo per cui giustamente sono stati ampiamente premiati film ambientalisti e i loro protagonisti come il regista Inarritu e Leonardo Di Caprio. Grande delusione ancora per Quentin Tarantino che dopo essere stato ignorato con il Django Uncainen si è visto ripudiato con.The Hateful Eight tutto ambientato in un paesaggio artico fin troppo raggelante se non fosse stato a mitigar il contesto la musica melodiosa di Ennio Morricone, vincitore dell'Oscar che ha inorgoglito l'Italia.


Va benissimo anche se dispiace dirlo Ennio Morricone americanizzandosi con grosse produzioni ha perso la sua verve delle musiche iniziali che lo avevano reso un mito sotto la regia di Sergio Leone dove bastavano una chitarra, un fischietto per rotear un sigaro,  un tocco di campana, una raffica di spari e un coro ad incalzare il trotto dei compagneros per fare un film degno di infiammare le platee. Più che un direttore di una grande orchestra americana, potè l'ingegno di un piccolo artigiano italiano in un'americanata che aprì il filone degli spaghetti Western, e che diede la notorietà al grande compositore Ennio Morricone del quale vogliamo ricordare uno dei suoi primi successi cinematografici negli anni 60 con una edizione del Dies Irae in versione psichedelica, Escalation di Roberto Faenza con Claudine Auger


E dopo l'evento tutti al party nel quale fra tanti spacchi e scollature si è notata la protagonista dell'Oscar femminile 2016 Brie Larson in abito color cipria facendo molto sangue a Leonardo Di Caprio (Cipria e Caprio) perchè mammina che l'accompagnava alla cerimonia era in blu elettrico esattamente come la Larson quando ha ricevuto la statuetta insieme a Leonardo.Vuoi vedere che tra i due nascerà un film?