giovedì 6 aprile 2017

DAVID DI DONATELLO AUTOCELEBRAZIONE DEL CINEMA ITALIANO



Il David di Donatello in scena sul Canale 8 sponsorizzato da 3.
Come il Premio alla regia televisiva di Daniele Piombi il David lo eguaglia in tristezza.
Infatti ha trionfato Pazza Gioia film che è  una sorta di Tristezza per Favore va Via.
Del film si è già parlato anche perchè clamorosamente escluso da Cannes per poi fare incetta di premi a casa nostra,.E fuori i Francesi.
Fra gli stranieri ha vinto Io Daniel Black film inglese tra i più interessanti della scorsa stagione con il protagonista alle prese di pratiche burocratiche nelle quali cerca di districarsi come in una sorte di girone dell'Inferno, e poi Animali Notturni (con Amy Adams) trhiller firmato Tom Ford regista sopravvalutatoi perchè dopo l'autobiografico  A Single Man non è più riuscito a catturare lo stesso indice di gradimento presso il pubblico avendo perso lo stile originario del fashion-drama ed essere scaduto nel trhiller che si rivela sempre una sorta di campo minato perchè ha bisogno di esperti del settore artificieri.
Un conto è una bomba rossa per soli adulti come Julianne Moore un altro è una bambola rossa come Amy Adams che attira solo le bambine incantate di talebana memoria.

Il David di Donatello ha riportato il cinema a fare i conti col passato perchè gli omaggi agli autori che l'hanno reso grande si sono susseguiti sullo schermo per dare spessore alla preemiazione che un conduttore come Cattelan ha fatto scendere in picchiata per mancanza di comunicativa anche se buono per iu Talent dove fra i giovani abituati al linguaggio smart spopola.
Ma i David non sono Premi per giovani che lo stesso Paolo Virzì ha riconosciuto come interessanti emergenti talentuosi ma “tante grazie per il Premio affidato a me che ho una certa età” anche se giovane come regista tanto che si è avvalso di un'esperta come Francesca Archibugi per la consulenza in un tema difficile come la malattia mentale  svaporata con la rivelazione di Valeria Bruni Tedeschi, attrice anche lei  non più giovanissima con un percorso molto intenso, anche a livello hard, alle spalle  che comunque in Italia è riuscita a farsi valorizzare per prima esaltando le sue doti istrioniche, dalla regfista Cristina Comencini con un cameo indimenticato in Latin Lover con il leit motiv di Patate e Cozze come suo piatto preferito.

Con Paolo Virzì nel film Il Capitale Umano non aveva colpito anche se fra i protagonisti perchè il dramma tout-court evidentemente non è nelle sue corde anche se lo ha sempre recitato con professionalità.
Su Valeria Bruni viene spontaneo fare un parallelo con il percorso di Monica Vitti, grande interprete dell'incomunicabilità quale musa di Michelangelo Antonioni, per poi assurgere ad acclamata attrice brillante di tante commedie all'italiana nelle quali ha lasciato un segno ed un vuoto fino ad \ora sembrato incolmabile se non fosse apparso sullo schermo Valeria Bruni in versione giuliva svaporatra con La Pazza Gioia.
Infatti la Bruni sembra separata alla nascita da Monica Vitti perchè morfologicamente somigliante avendo in comune il naso pronunciato, la bocca carnosa un sorriso a 360 gradi ed un'ironia che se anche espressa in basso è sempre iuntrisa di un'aura d'alta classe.
Mai buzzicona Valerias Bruni è sempre molto stilé rivelandosi elegante anche quando ha ricevuto il Premio David Donatello in barba alla moglie del Regista Paolo Virzì (Donatella nel film) che tutti davano vincente ex equo alla Bruni nel ruolo di Beatrice, che ha chiamato accanto a sé sul palco “perchè il mio personaggio di Beatrice non può esistere senza Donatella”.


Per la Ramazzotti era un'occasione di restare incollata alla poltrona lasciando tutta la scena all'amica-collega, ma non ha perso l'opportunità di fare un salto sul palco per fare conto pari  come coppia al femminile.
Come a dire che dietro al gioco di splendore come protagoniste c'è sempre l'amicizia a fare da collante perchè l'altra premiata sempre per lo stesso film La Pazza Gioia Daniela Tartari è solo un addetta ai lavori facente parte dello staff. La professionista ha impugnato il David dileguandosi senza tanti salamelecchi per non togliere minuti preziosi alla scena dei protagonisti brillando per modestia.
Allora il girotondo è di rigore scattando le domande che si in seguono: se Beatrice non potrebbe esistere senza Donatella, Donatella che cosa sarebbe se non fosse stata conciata così bene da “truzza” dalla parrucchiera Tartari di cui sopra la quale si è meritata ampiamente un premio là dove la Ramazzotti è stata esclusa?
Valeria Bruni ha comunque ringraziato tutti, tra questi anche vicini di condominio parenti e affini, tranne che gli addetti ai lavori rivelandosi in tutto il suo tronfio di perfetta snob. Sì ma in barba alla parodia di Franca Valeri per entrare nei ranghi della sorella Carla. La snob d'Oltralpe d'eccellenza. E dentro i francesi.

Nessun commento:

Posta un commento