lunedì 11 febbraio 2019

GIOCHI DI POTERE AL FEMMINILE


Un viso difficile da dimenticare, un viso d’angelo con un berrettino peruviano in testa che sorrideva fiduciosa mentre entrava nella tana dell’orco suo molestatore che, se non fosse stato per il paio di baffi la faccia sarebbe stata normale come tanti.
Dolcissima e intraprendente la bambina era interpretata da
Saoirse Ronan, era stata violata dal mostro e mangiata lasciando i suoi amabili resti vagare nel tunnel fra la vita e la morte
Il film aveva emozionato tantissimo soprattutto per la presenza di questa ragazzina dal sorrisino furbetto e due occhi azzurri vivaci e svegli, Ma non abbastanza da riconoscere il male che può nascondersi dentro agli uomini viziosi e malati. Era una vittima predestinata.
E’ bello vedere crescere le piccole star anche se a dire il vero Soairse Rohan non è cresciuta di statura ma nella professionalità acquisita con tanti film ultimo dei quali nel ruolo di Maria Stuarda giustiziata per ordine di Elisabetta I.

 I film sulle regine interessano sempre molto e questo in particolare è dovuto anche alla presenza di Margot Robbins irriconoscibile con il tipico trucco sbiancato di questa sovrana. Secondo la storia LE DUE Regine di Scozia e d’Inghilterra non si sono mai incontrate ma molti autori si sono sbizzarriti immaginando un incontro tra le due che alcuni descrivevano anche con un bacio saffico al veleno mentre in questo film duettano in modo drammatico dove Maria Stuarda fa appello a Elisabetta ed alla natura femminile pietosa per distinguersi dai giochi di potere dei maschi che li rende violenti e crudeli. I quali appena vedono un pericolo lo eliminano senza pietà.
Elisabetta invece ascolta i suoi consiglieri facendo eliminare Maria Stuarda (vittima sacrificale) e tutti i nemici del regno cattolici in primis regnando molti anni con lungimiranza.
Le donne per gestire il potere hanno bisogno sempre di un maschio? Diciamo che Elisabetta si è servita dei consiglieri maschi per fare il lavoro duro per poi proseguire da sola secondo la sua volontà.  Questo non toglie che si sia macchiata di sangue per salvare la corona e il Regno Unito. In questo caso il fine giustificava i mezzi. Il Potere è terribile e bisogna esserci portate per gestirlo.

Nel film La Favorita sempre sugli schermi in questo periodo il potere viene gestito dalle donne a loro piacere ed infatti ne combinano di tutti i colori associando l’idea di potere al sesso.
Amore e morte? Assolutamente no. Amore amore amore in una leccata infinita che alla fine sfocia nel dramma come da copione perché le donne lesbo consumano il sesso mettendo sentimento anche dove non ci dovrebbe essere diventando gelose e irrazionali possessive e perfide perdendo ogni controllo.
Il film è ambientato nei primi anni del 1700 raccontando il breve regno della Regina Anna afflitta da pazzia per aver subito 17 aborti che l’avevano resa succube delle particolari attenzioni di una sua dama di compagnia alla quale aveva delegato la gestione del potere che in seguito si vedeva rubare da una sua cugina chiamata a corte per fare la sguattera sottovalutando la sua volonta di essere pronta a tutto per diventare la favorità della regina che in privato amava molto sollazzarsi con le donne.
 In questo caso non è tanto l’intelligenza strategica a mettersi in gioco quanto la professionalità acquisita in pratiche sessuali dove si impara a non guardare in faccia a nessuno, tanto meno a vecchie volgari e grasse donne mature e vogliose così come impersonata da Olivia Colman nel ruolo della Regina Anna. Insomma ci vuole pelo sullo stomaco delle professioniste del settore che le due “dame” posseggono in pieno facendosi la guerra per poi vedere soccombere la prima (Rachel Weisz) in favore della seconda (Emma Stone) il cui destino sarà quello di essere l’unica ad aver l’onore di intrufolarsi fra le gambe della Regina perché lei ha il potere di ordinarglielo prendendola per i capelli e posizionarla lì  come e quando ne voglia. "Lecca!"
Bisogna esserci portate per il potere e anche per i relativi giochi non si scherza: è sempre gioco duro e sporco. Già. ma qualcuno lo deve pur fare. L’importante è non farsi logorare. Dall’ambizione? No dalla mancanza di buon gusto. E non si fa per dire!




INTERVISTA VIRTUALE AD ABIGAIL
Il tuo personaggio nella Favorita è quello che emerge per intraprendenza, mancanza di scrupoli di ogni ritegno e di cattiveria. Ma non è questo il punto perchè vorrei sapere se lo consideri un personaggio attuale.

Io penso che Abigail si trovi alle prese come rampichina in una situazione molto simile a tanti ambienti lavorativi  di potere anche se non credo si giunga a questi livelli bassi e beceri ambientati in un’epoca dove si andava poco per il sottile tanto che le ragazze che facevano le preziose le chiamavano Les Precieuses ridicules. Le donne non portavano le mutande perché dovevano essere sempre pronte a soddisfare i loro uomini. Solo con la Rivoluzione sono cambiati i costumi.

Fra i contemporanei a livelli alti ci si muove con più velenosa perfidia senza arrivare a rapporti sessuali come per esempio ne Il Diavolo Veste Prada dove le due segretarie si possono considerare due “lecchine”.
Questo è il succo anche se non lo hanno succhiato. Il succo.

Ti sei mai trovata a fronteggiare queste situazioni nel corso della tua carriera?
Le situazioni più frequenti sono quelle a livello di fellatio perché per la maggior parte sono i maschi a gestire il potere i quali lo considerano un lasciapassare per avere una parte perché se fai un “pompino” ad arte sei probta per qualsiasi ruolo.
IO comunque me la sono sempre cavata.

Che vuoi dire?
Quello che ho detto. Poi lasciamo la libera interpretazione.

E con le donne sul set?
Con le donne ho sempre avuto un rapporto filiale di rispettosa sudditanza anche se sul set è tutta una finzione ma ammetto che qualche volta si vada oltre con i partner maschi perché loro non fingono facendosi sentire eccome negli approcci ma tutto spesso poi finisce con il film.
Con la Favorita i rapporti sono stati molto burloni per cui non c’era nulla di morboso. E’ come quando si guardano film porno in compagnia: si ride molto facendo svanire l’eros.
La risata è dissacrante ed irriverente abbattendo ogni tabù con naturalezza.
Così dal dramma alla farsa il passo è breve. Nel film c’è molta ironia nonostante il tema sia drammatico più di quanto sia stato rappresentato perché mette il dito sulle piaga della condizione femminile sottoposta che va oltre il “ditalino” perché per ottenere una fetta di potere si devono abbassare sessualmente umiliandosi fino all’annullamento di sé per cui difficilmente riusciranno ad assurgere a dignità una volta salite di rango perché restano marchiate per sempre.
Vedasi la Du Barry trattata da tutti con sufficneza nonostante la sua posizione di favorita del Re per esempio o ancora la Pompadour che per sopravvivere a Corte dopo essere stata la favoritasi era abbassata a fare la maitresse scegliendo giovani fanciulle da donare al Re.

Il finale della Favorita è terrificante perché nonostante Abigail sia diventta nobile , il suo ruolo a Corte resta quello della prostituta al servizio della Regina che una volta scoperta la sua infedeltà scoprendola ad infierire su un coniglietto, invece di distruggerla la tiene sadicamente a sua disposizione fra le gambe godendo del suo disgusto perpetrando una vendetta tutta femminile perché un Re l’avrebbe fatta frustare o decapitare.

Il film è interessante perché non si è mai vista un’intraprendenza da parte di governanti o serve a questi livelli dove si è raggiunta una sfacciataggine che non si sa se rispecchi la realtà dei fatti perché le “favorite” esercitavano il loro potere sempre sotto il controllo delle eminenze grigie di Corte che le tenevano d’occhio qualche volta manipolandole o facendole fuori quando diventavano ingombranti. 
Sì il film è un po’ troppo caricaturale perché a dire il vero nemmeno alle Regine era consentito di governare in maniera assoluta perché erano circondate da uno stuolo di consiglieri che praticamente le gestivano imponendo di  osservare rigidi  cerimoniali con regole scritte da secoli e perché non erano in grado di fare strategia di guerra o di fronteggiarle senza entrare nel panico. L’unica  che si ricordi  indipendente  nel governare nella storia è stata Elisabetta I che non ha mai voluto sposarsi preferendo le consulenze esterne di esperti fidati.

Tu ti sei immedesimata  molto bene nel ruolo di arrampicatrice.

Io amo questo personaggio perchè lo capisco. Abigail è una vittima in quanto donna venduta dal padre per pagare debiti di gioco che si è trovata in strada per cui non le restava che vendersi a sua volta nel buttarsi in un gioco che l'avrebbe riscattata dalla sua condizione. Purtroppo aveva sottovalutato quanto il gioco fosse duro e più grande di lei.
Infatti pur maneggiando in ogni dove anche fra le gambe della Regina non poteva aspirare a diventare tale. Se fosse stato un Re avrebbe avuto più possibilità così come era stato per Anna Bolena la quale ha soddisfatto la sua sete di potere anche se solo a metà dividendola col Re trovando poi l'apogeo con la figlia Elisabetta che l'ha riscattata alla perfezione.
Infatti Elisabetta non ha avuto eredi perchè si era compiuto un destino e Anna Bolena era una predestinata.
Abigail non è una predestinata. L'omosessualità non porta a niente perchè è una chiusura nel sé e per sé. E solo un gioco narcisista ammesso che rimanga a livello di gioco perchè nella vita prende tutta un'altra “piaga”scadendo nel patetico. Non per nulla si dice Che Lecca quando il latte arriva alle ginocchia.
Il maschio omosex per esempio preferisce prenderlo nel culo. Contento lui, contente tutte.





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