domenica 17 febbraio 2019

LA VITA IN UN ATTIMO



La vita in un attimo è un film molto originale che commuove fino alle lacrime cosa ormai rara al cinema, perchè intriso di una dolcezza infinita che in un lampo si trasforma in tragedia.
La vita è il racconto più inaffidabile perchè ti mette in ginocchio a tradimento quando meno te l'aspetti.
Questo è il tema nel quale si dipana il film il cui punto di forza sono i personaggi pieni di bontà e amore raccontati in vari capitoli che si intrecciano fra loro con un filo conduttore richiudendosi alla fine per formare il cerchio magico della famiglia in tutta la sua sacralità, dalla concepizione in grembo fino alla morte che si accendono o si spengono in un attimo.
Gli interpreti tutti indistintamente sono eccezionali sia per le phusique du role che di carattere.
Una sorpresa è rappresentata da Antonio Banderas che finalmente dà il meglio di sé invecchiato nella sua anima spagnola facendo riflettere su come Hollywood abbia creato il divo senza valorizzare la sua umanità alla quale è stato inferto il colpo di grazia in Italia con gli spot della gallina, umanità che traspare in tutto il suo potenziale di vecchio leone facendoci accorgere delle sue doti di grande attore appannate dal suo fare gigione con il quale si è sprecato in tanti film e filmetti commerciali.



La vita in un Attimo raggiunge punte di grande intensità emozionale perchè le disgrazie improvvise colpiscono persone fragili come donne incinte, bambini e madri che si sono sacrificate concedendosi al ricco proprietario di un'azienda agricola per amore del figlio, che lui dimostra di amare, lasciando che il marito si allontani perchè frustrato dalla sua condizione di inferiorità.
La malattia della donna lo riavvicinerà non prima di aver lasciato al figlio la sua eredità d'amore verso la vita che continua con lei mamma sempre dentro per accompagnarlo nel suo percorso.



 Parole semplici che scaldano il cuore e che concludono ill film apertosi invece con le effusioni di una coppia in attesa  che con tanti flash-back racconta il loro incontro soffermandosi sulla vita di lei perchè segnata da bambina da un incidente d'auto nella quale morirono i giovani genitori alla cui vista, con il padre decapitato, la piccola è rimasta un'ora in attesa di soccorsi.
Il trauma è superato e sublimato nella scrittura con la tesi che si basa appunto sul Racconto della Vita Inaffidabile.
L'interprete è anche lei una sorprendente Olivia Withe che dopo tanti film in gridolini e wow americani, si impegna con un dialogo difficile e cervellotico che possono comprendere solo quelli a conoscenza del suo passato che tornerà puntuale a segnarla per sempre falciata da un Bus quando era vicina al parto.
Il professore per esempio le boccia la tesi provando a portarla a letto perchè carina e seducente e secondo lui un filo svampitella “e dunque da letto”  non avendo capito niente.


Così come la strizzacervelli interpretata in un flash da Anne Bening che ha in cura il marito praticamente impazzito dal dolore non rendendosi conto fino in fondo della sua disperazione  perchè si limita a svolgere al meglio le sedute interrotte tragicamente da un colpo di pistola che il paziente ha puntato si di sé.
Il film ha comunque un lieto fine quando il cerchio magico si chiude con l'incontro dei figli nati dalla disperazione di due famiglie agli antipodi riuscendo finalmente a comporne una longeva bella e felice come a compensare gli antenatri di tutto il dolore subito ed i sacrifici affrontati. Perchè nonni e genitori sono quello che noi viviamo nel presente ed in questo film sono rappresentati tutti indistintamente come persone buone e piene di amore per dare il messaggio che solo con l'amore si può sperare ad un futuro di benessere e felicità.Bellissimo film. Ci voleva.            




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