lunedì 16 dicembre 2013

IL BALLETTO CLASSICO E LE FAVOLE DARK



Le favole classiche hanno fatto il loro tempo perché vengono tutte tradotte in versione Dark o Gotiche  ritenute più al passo con i tempi tanto che perfino le favole di Walt Disney, ultimo baluardo dell’ingenuità infantile, vengono rivoltate come un guanto  come abbiamo visto con Biancaneve e il Cacciatore o Cappuccetto Rosso Sangue e ora con Hansel e Gretel e la Strega della Foresta Nera
dei Fratelli Grymm che tra poco sbarcherà al cinema in versione Horror.Da urlo.
Per i più piccini non tutto è perduto perché resistono le favole moderne che a Natale hanno sempre fatto il pieno mentre ora fanno ascolti in Tv, come il serial Mamma Ho Perso L’Aereo, Tata Matilda, Baby Birba o Penelope con una curiosa Cristina Ricci col naso da maialino a seguito di una maledizione che ovviamente riuscirà a sconfiggere come nelle più belle favole.
La curiosità consiste nel constatare come il Balletto classico, quello del Bolshoji e della Scala in primis siano stati fagocitati dal cinema che dopo la prova dello Schiaccianoci dello scorso anno con pochi spettatori in sala a dire il vero, continua questa fase sperimentale prima di sbarcare, si spera, in TV così come abbiamo visto in diretta con Raymonda dal Teatro alla Scala di Milano su Rai 5.
Purtroppo, anche a Teatro la Danza sembra sia rimasta alla fase sperimentale con saggi delle Scuole che mettono in scena le loro Stelle Nascenti così come abbiamo visto al teatro Regio di Parma in un Galà che non andava oltre il carino, dopo che la stagione Parma Danza 2013 aveva dato soddisfazioni a livello di gradimento.
Ma le grandi star preferiscono grandi cachet per cui Parma Danza è stata abolita dal prossimo Cartellone del Teatro Regio che ha messo in scaletta tante opere che non siano di Giuseppe Verdi da relegare al Verdi Festival anche se l’evento è a rischio chiusura.

Non si sa perché visto che nella scorsa stagione ha fatto pareggiare i conti del Teatro Regio. Come dire sbattiamoci le uova della gallina d’oro ad effetto  tsunami nei denti. L’importante che i bambini imparino l’opera!

Nessun commento:

Posta un commento