sabato 17 marzo 2018

FANCIULLE IN FIORE CALDE PREDE


Fra le giovani attrici che finalmente stanno esplodendo si è notata Saoirse Ronan, nel film Lady Bird diretta da Greta Gerwing entrambe in nomination all'Oscar. La Ronan è l' indimenticata interprete di Amabili Restri dove inteneriva e commuoveva per la sua fragile bellezza di adolescente fiduciosa della vita e degli uomini.
Nessuno le aveva detto quelle due o tre cose che ogni ragazzina dovrebbe sapere e che mamme e docenti dovrebbero loro insegnare, primo fra tutto che non dovrebbero accettare nulla da nessun uomo solo, come un passaggio in macchina o un invito in casa,  né tanto meno entrare nella sua tana specie se costruita sotto terra come una sorta di rifugio.
Gli occhi azzurri che brillavano incorniciati da un berrettino peruviano la pelle sottile  con la bocca che ancora sapeva di latte e l'aria innocente conquistavano gli spettatori che ora sono rimasti sorpresi nel vederla cresciuta diventando una giovane donna padrona della scena con un fisico che si avvicina al “tipino” fine acqua e sapone in linea androgina da maschietta dinamica e sveglia.
Ma più che parlare del film incuriosisce il parallelo con un'altra protagonista della scena, purtroppo di cronaca nera, che in questi giorni ha imperversato riesumata nelle Storie Maledette della Leosini anche se ha colpito più per le Leosinate che per l'intervista alle due assassine Sabrina e Cosima, ovvero Sara Scazzi.

La vittima come Soairse Ronan in Amabili Resti ha in comune l'innocenza adolescenziale con la difucia totale verso persone alle quali si sono abbandonate certe di essere protette.
Le adolescenti sono ancora nella fase infantile anche se il corpo comincia a risvegliarsi con turbamenti emotivi (rossori) e sessuali, ma è un corpo comunque ancora acerbo tanto da poterlo con fondere benissimo con quello di un ragazzo.
C'è un film bellissimo in proposito ambientato in Afghanistan ispirato ad una storia vera, "Osama"di Siddiq Barmak  primo film prodotto in Afghanistan dopo la caduta del regime talebano del 2002. dove una madre per consentire alla figlia adolescente di uscire per andare a lavorare  la veste come un maschio tagliandole i capelli a zero.

https://www.youtube.com/watch?v=54sKYNvd3CY

Un escamotage che le consente di imbrogliare gli uomini sulla sua identità senza pericolo di subire molestie. Quello che invece rischia una ragazzina accennando una femminilità da grande mettendosi un filo di rossetto, un paio di short, un costumino a due pezzi a calma piatta, ecco diventare per il maschio una calda preda con la quale “giocare”.. Come si possa pensare che una bambina sia ansiosa di consumare solo un mostro potrebbe immaginarlo.




Certo è pur vero che Giulietta aveva 14 anni e si era concessa a Romeo perchè a quell'età, stante il breve corso di una vita media, le fanciulle andavano spose, ma è anche vero che tutto l'ardore e la passione bruciate con un coltello nel petto erano quelle di una bambina innocente incapace di gestire le proprie emozioni.
Così fu anche per il suo Romeo.

L'età dell'innocenza andrebbe difesa senza catapultare gli adolescenti nel mondo degli adulti perchè “così crescono precocemente e più forti” ignorando che le forti emozioni per i ragazzini rappresentano uno shock che ne blocca la maturità.

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