mercoledì 21 marzo 2018

DIANE KRUGER, BOMBA CHIAMA BOMBA

Una persona che esca dal carcere non ha nessuna possibilità di riabilitazione nonostante gli sia stata data la possibilità di completare in detenzione gli studi universitari perchè la carta penale macchiata pesa più di una carta di laurea.
Infatti qualsiasi cosa faccia un ex carcerato anche quello di smettere a delinquere, la schedina penale sarà sempre usata contro di lui anche in caso di morte vittima di violenza estremista, “perchè se l'era andata a cercare" mettendosi a lavorare in un negozio in bellavista in strada considerata una provocazione essendo "la vittima" pure turco e con moglie tedesca dura e pura a carico.
Una provocazione dietro l'altra insostenibile per dei seguaci di Hitler, teteschi di Cermania che facevano inciucio con i simpatizzanti dei Colonnelli Greci coalizzandosi nella lotta contro l'invasione dei migranti “perchè” cominciano a rompere, “perchè ci rubano il posto e le donne.
Perchè perchè perchè...Finalmente un film che invece di fare domande dà delle risposte.


 Dopo lo scoppio di una bomba situata nel bauletto di una bicicletta - per mano di una ragazza sposata a un giovane filo-nazista di cognome Muller con il quale condivide la tragedia di amore e morte - nel quale perdevano la vita il marito (Numan Acar) ed il figlio di Katja, interpretata da una dolente Diane Kruger in versione tedesca berlinese d'avanguardia con look metallaro, le certezze  di cui sopra le abbiamo trovate nel film Oltre La Notte del regista Fatih Akin...


Rimasta sola con il suo dolore "perchè" il matrimonio misto (e questa è un'altra risposta) la rendono estranea ai parenti di lui, perchè troppo libera (lasciava sempre il bambinetto al papà colpevolizzandola su questo punto per la morte del piccolo)  emancipata (si era sposata con le spalline a sottoveste che cascavano lasciando il seno in bellavista) e tutta tatuata, nonchè a sua madre che non ha mai digerito l'accoppiata “stravagante”, Diane si libera anche dell'amica incinta -un filo appiccicosa con la quale aveva condiviso lo stesso giorno della tragedia confidenze intime “nel bagno turco” dove questa confessava di aver bisogno di un vibratore per placare il suo perenne stato di eccitazione tanto da far insorgere la domanda su chi avesse concepito il nascituro (l'unico dubbio di tutto il film) - per perpetuare la sua sete di vendetta  in quanto delusa dall'assoluzione della coppia “nazista” da una Corte che aveva accolto la tesi dei difensori degli imputati, in primis quella di ritenerla testimone inattendibile perchè dedita a droghe (trovatale in casa come dono del suo legale “per lenire il dolore”).
Affondata la sua testimonianza nonostante avesse fornito alla polizia l'identi-kid per catturare la ragazza bombarola incrociata sul luogo della strage, la Corte accettava per buono l'alibi di un testimone greco (di estrema destra) nonostante sul registro da lui esibito ci fossero aggiunti i nomi dei Muller fuori dalle righe compilate dagli ospiti dell'Hotel da lui gestito.
In sostanza c'era una coalizione di Yogurt, quello fra Muller e lo Yogurt greco, che mettevano KO Katja perchè con un Yacult inteso come una sorta di Harahiri, una volta scovato il covo dei bombaroli in un camper sulle coste greche dove si erano rifugiati protettti dagli estremisti locali, si faceva saltare in aria insieme a loro.

Il film nonostante la metafora fantasiosa a tradurre una sorta di pubblicità occulta “vista” fra le immagini del film, è avvincente di ritmo incalzante al quale dà corpo  una sorprendente Diane Kruger determinata più che mai a togliersi i panni delle nobili e dannate Elena di Troy  e Marie Antoinette di Adieu à la Reine  (dalla quale aveva già tentato di uscire dai ranghi della colorata Kirsten Dunst di Sofia Coppola) a completare quel nuovo percorso già iniziato con Inglorius Bastard o Special Foprces Liberate l'Ostaggio per affermarsi come attrice di spessore.



Bel film Oltre la Notte comunque, che ti fa sorvolare sulle bassezze di mercato del gioco mediatico a base di yogurt (sperando che gli interpreti siano all'oscuro di queste trame a doppio filo), perchè la tematica è molto attuale dando “precise” risposte alla nostra politica nazionale con i nuovi giovani duri e puri che si stanno accingendo a governare, con Di Maio, mai laureato, escludendo la possibilità di riabilitazione ai condannati, e  con Salvini, da sempre contro i "terun", che ora se la prende contro gli immigrati come priorità da risolvere nel nostro Paese, il quale sostanzialmente ha bisogno invece di creare posti di lavoro perchè perchè perchè....
Perchè l'Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro, incluso quello dei carcerati od ex, degli immigrati, dei disabili e, volendo, anche degli anziani.Perchè il lavoro chiama lavoro.
 No perditempo: bambini scarafoni o quant'altro e men che meno i cosidetti genietti carini capricciosi e viziati futuri dilettanti allo sbaglio.

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