venerdì 13 febbraio 2015

FARAH DIBA RACCONTA LA SUA V ITA CON LO SCIA' DI PERSIA



   FARAH DIBA SI RACCONTA
Lo Scià è  risorto. Farah Diba lo ha fatto tornare alla vita facendolo innamorare a seguir quel detto di moglie e buoi dei Paesi tuoi.
Infatti Farah Diba era Iraniana DOC ma aveva studiato in Europa.
Su Rai 5 proprio in questo momento si sta trasmettendo una lunga intervista rilasciata a una giornalista Iraniana che curiosamente Farah ha accolto con piacere nonostante al tempo della rivoluzione fosse stata tra le fila dei dissidenti che avevano spodestato lo Scià. 




Ma era giovane!Quando aveva incontrato lo Scià, tramite la sorella di lui, il suo cuore si era messo a battere forte forte come lei stessa ha dichiarato in questa lunga intervista trovandosi di fronte al RE.

Il quale l’aveva subito puntata invitandola spesso a Palazzo per chiederla in sposa dopo poco tempo.
Non prima comunque di vederla ammirare in costume da bagno.
Farah racconta l’invito dello Scià in piscina a Palazzo “…perché evidentemente voleva vedere come ero fatta!”
Vedere cammello dare moneta.
Insomma lo Scià non voleva rischiare un’altra volta come aveva fatto invece con Soraya della quale si era innamorato per i bellissimi occhi color giada perdendosi nei sogni mentre con Farah Diba voleva un corpo di donna da ingravidare.
Farah Diba ora vive a New York in esilio in attesa che l’Iran si apra alla democrazia come ai tempi in cui regnava insieme alloScià sperando che il figlio, erede al Trono del Pavone, possa tornare al suo Paese per farlo progredire così come era nell’intento dell' ultimo Imperatore di Persia.
Di solito quando si parla del proprio Paese si rammentano odori e sapori che sono quelli che danno nostalgia di casa. Per Farah l’odor del suo Paese era la benzina. Questo per darci un’idea di quanto fosse pieno di petrolio. Per questo hanno spodestato lo Scià per gestire i pozzi di petrolio.
Così come hanno fatto con Gheddafi in Libia.
Ci sono molti spezzoni docu in questa intervista, molto importanti, perchè le donne sono senza velo tanto che la rivoluzione sembra quella del '68 a Parigi.






VA DOVE TI PORTA LA RAGION DI STATO…
Piu’ che l’amor potè la ragion di Stato. La trama della fiction TV  trae spunto dalla biografia di Soraya, la principessina diciannovenne di sangue iraniano e tedesco, data in sposa allo Shah di Persia Reza Pahlavi e poi da lui ripudiata solo sei anni più tardi per l'impossibilità di dare un erede alla dinastia regnante in Iran. 






Una donna affascinante, i cui "occhi di giada" conquistano i cuori di molti uomini, e le cui vicende saranno sulle prime pagine dei rotocalchi rosa di mezzo mondo. Lei così bella, così sfortunata, in una vita divisa tra il lusso di un regno "crudele" e la dolce vita di Ischia, Saint Morriz e delle feste di quel jet-set internazionale euforico e irresponsabile che attraversa l'Europa a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta.


Reza Pahlavi lo Scia di Persia aveva sposato la principessina Soraya Esfandiari Bakhtiari,(Interpretato nella fiction su Rai Uno da una fascinosa Anna Valle ) diciannovenne di padre iraniano e madre tedesca, conquistato dal suo sguardo magnetico color verde giada.
Innamorato e preso sessualmente per questa sua sposa sensuale e ardente l’aveva difesa contro tutti, parenti e cortigiani, che non la gradivano perché non gli dava un erede.
Dopo sei anni lo Scià si arrese ripudiando la giovane sposa che liquidò, si sussurra, con un immenso tesoro sobbarcandosi anche gli oneri del suo mantenimento.







Per anni  fece sorvegliare la moglie perché molto geloso della acquisita libertà la quale iniziò una nuova vita fatta di feste e di lusso nelle principali città d’Europa, non facendosi mancare un’esperienza cinematografica “I Tre Volti ”   diretta dal regista Franco Indovina che divenne suo compagno, anche se il film fu un flop clamoroso.

Purtroppo il regista a seguito di un incidente aereo a Punta Raisi morì lasciandola ancora una volta sola a vagare fra i jet set.







La seconda moglie di Reza Pahlavi, Farah Diba, diede allo Scià quattro figli regnando in Iran in un lusso sfrenato, a cominciare dall’abito del matrimonio che insieme allo strascico era tempestato di diamanti veri (i giornali dell’epoca come Oggi erano ricchi di questi che facevano salire le vendite alle stelle).alle stelle le vendite)
Per L’incoronazione dei due sovrani sul Trono del Pavone vennero ospitati tutti i regnanti d’Europa con un ricevimento durato giorni e giorni con un’esibizione di uno sfarzo talmente esagerato da mettere a disagio le teste coronate europee. Era quello che voleva lo Scià nella sua smoderata ambizione di prevalere su tutti come se fosse il Re dei Re.







E intanto il popolo moriva sempre più di fame guardando con invidia e ostilità a questo spreco di denaro per soddisfare la vanità di un monarca sempre più distante dai problemi del Paese e che viveva all’occidentale facendo combutta anche con gli Americani. Farah Diba quando si incontrò alla Casa Bianca con il Presidente John Kennedy e Jacqueline  è stata l’unica a mettere in ombra la first lady con lo sfoggio di abiti e gioielli da lasciare senza fiato . Sistema adottato anche dal nostro premier Silvio Berlusconi con la moglie Veronica che la esibiva ricoperta di pietre preziose da umiliare tutti i presenti.

Gioco d’azzardo perché sia per lo Scià che per il Premier ha raccolto complotti alla regal persona. Quello dello Scià andato a buon fine perché l’Ayatollah Komeini dall’esilio di Parigi incitava gli Iraniani alla rivolta che divenne incontrollabile fino a spodestare la famiglia reale che dovette lasciare in fretta e furia il Paese per lasciarlo governare da Komehini.
Le donne dell’aristocrazia e dell’alta borghesia si ritrovarono da una giorno all’altro con il velo  e la perdita dell’ emancipazione che avevano ottenuto con lo Scià.
Il quale con la famiglia  si rifugiò in  Egitto dove morì dal dispiacere mentre Fara Diba con i figli si è stabilita in America per farli crescere e studiare all’occidentale. 
Con poca fortuna perché due figli sono morti in circostanze misteriose.


Si parla di farmaci e suicidio da depressione forse per non nominare una parola ben più pesante di cui molti giovani fanno uso quando sono pervasi da malessere e disagio molto profondo.
Si parla anche di una maledizione dello Scià di Persia e del suo Trono del Pavone perché la sua ambizione e vanità hanno provocato eventi disastrosi.
Forse. Quel che è certo è che aver rinunciato all’amore della sua vita non gli ha portato bene. Se avesse continuato a stare con la donna amata, regnando in modo più illuminato probabilmente la storia avrebbe avuto un altro seguito.
Ma più che l’amore potè la ragion di Stato e… la madre e la sorella che lo hanno tormentato umiliando Soraya senza alcun rispetto per il suo ruolo di moglie, amata e sposata per amore.
Lo Scià era dominato dalla madre e la sorella le quali, come in tutti i Paesi Orientali hanno spesso potere come intriganti e faccendiere che viene neutralizzato dalle mogli quando danno l’agognato erede maschio.
Negli Anni 50 in Persia nonostante il lusso e il tenore di vita occidentale c’erano ancora molta superstizione ed ignoranza perché bastava puntare in Svizzera per tentare una fecondazione assistita così come aveva fatto all’epoca, e con successo, Sophia Loren con Carlo Ponti.
Ripudiando la donna che amava lo Scià ha rinnegato se stesso ed il suo cuore. Da quel momento era già morto.
               


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