mercoledì 11 marzo 2015

LA MIGNON PRETTY WOMAN


Con la festa della donna ne abbiamo sentite di ogni: ringrazia una donna, ringrazia un uomo denuncia il tuo stalker, parità di genere, e tanti auguri a tutte le principesse. Purchè graziose e sexy, alla Pretty Woman.
Gli uomini non vogliono più la verginella inesperta alla quale insegnare tutto, ma una donna fatta che sappia come muoversi...a  letto dove magari abbia in serbo qualche sorpresa per farli divertire.
Le 50 sfumature di Grigio sono robe da scolarette in fregola mentre le aspiranti Pretty Woman sono davvero tante perchè allettate dal fatto che sbattendo di qui e battendo di là chissà che non arrivi il principe. Perchè è tra i marcipiedi che lui si annida in cerca della sua principessa da sposare.
Le fiabe si sono innovate, smaliziate e le scarpette di cristallo sono state sostituite con stivali fetish rattoppati con spilloni da balia: sotto la scarpa di Pretty batte un tacco di tata.
Ma la tata tettona non è Julia Roberts, la Pretty Woman più imitata del mondo, perchè ogni tentativo di imitazione sfocia inevitabilmente in quella della nana: il passo è breve, la tetta è grossa e voilà la nana tutta tana.








Laura San Giacomo infatti è la co-protagonista di Pretty Woman che ha affiancato Julia Roberts nel battere i boulevards di Hollywood senza comunque tenere il passo perchè la falcata di Julia Roberts è unica e inimitabile.
La coscia lunga non va mai di pari passo col petto ingombrante che rischia di far da freno rimanendo indietro, in periferia.
Inutile canticchiar quel motivetto che piace tanto,”Pretty Woman, walking down the sgreet... Pretty Woman, the king l'd like to meet... facendolo diventare un vero e proprio tormentone, illudendosi di entrare nei panni di Julia Roberts e pensando di catturare il Richard Gere di turno che le porti in RAI (il regno delle principesse Disney e non solo) dove Pretty Woman (quella originale) è trasmessa in replica ciclicamente insieme a Via Col Vento (per parare i colpi di qualche Partita importante nelle altre reti), per renderla protagonista del mezzo  televisivo a mezzo busto ignorando che è la falcata a fare della Pretty Woman una vera principessa.







Quella falcata che la Roberts ha poi esaltato in Erin Brockovich facendo coadiuvante attiva in studio legale con servizi esterni varcando uffici e stabilimenti, case private e olding battendo strade assolate e centri urbani con grinta e tempismo per far riaffiorare il marcio nascosto in una comunità.
Troppo irraggiungibile tanto che alla Pretty Woman in formato mignon alias Laura San Giacomo è rimasto il compito di capitanare quella schiera di donne che, portando avanti un certo discorso, “Siamo Belle, Siamo Brave, Siamo intelligenti ed informate perchè Siamo Donne con la D maiuscola” fanno un bagno di autostima davanti a un  pubblico che sbadiglia.
Una schiera un po' infantile diciamolo perchè comunque non smettono mai  di sognare, come tutte le donne comuni, di incontrare un Cavaliere, va bene anche mascherato, che le guardi e le porti via sul cavallo bianco (aereo) dopo il cadeau del gioiello.




Le guarda le guarda...ma in accavallo oppure no, sono tutte uguali.
Piccole donne di un mondo antico perso nel tempo fra le nebbie della Bassa che va dal Po ai Conventi in Centro ancora fermi ai tempi di Maria Luigia, dalle Terre Verdiane all'Appennino pieno di funghi.
Siamo donne, siamo parmigiane, siamo piene di orgoglio, che vogliamo di più dalla vita?
Forse un Lucano perchè Parma, per fare gioco maschio, vuole una squadra di calcio!
E invece Vai con la sigla! Pretty Woman, walking down the sgreet, Pretty Woman, the king l'd like to meet...
Tutto il resto è un Via Col Vento. Prrr...! Alla faccia del Parma!



                         

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