sabato 29 ottobre 2016

AMERICAN PASTORAL. QUANDO L'AMORE SOFFOCA

Troppo amore per i figli non sempre paga. Certo il dialogo è importante ma qualche sculacciata ben assestata potrebbe far desistere dai capricci messi in scena per accattivarsi l'amore del genitore prediletto: il padre per la figlia e la madre per il figlio. Un classico che comunque ha le sue eccezioni perchè a volte i padri si trasformano in orchi abusando delle minori mentre le madri li sovrastano crescendoli effeminati.
Nel film American Pastoral questa tematica è svolta in maniera tragica illustrando le difficoltà dei genitori  Seymour detto lo svedese Devor (Ewan McGregor) e Dawn Dwyer Levov (Jennifer Connely) brava gente, nel seguire la crescita della figlioletta prediletta  Merrie(Dakota Fanning) afflitta da balbuzie che unita alla dolce e delicata bellezza di una bambina non può che farsi circondare da esagerato amore da parte della famiglia. Una famiglia di ebrei al tempo delle manifestazioni razziali in America, già approfondite con il recente film Selma, alla quale aderirono molti giovani alcuni dei quali fanaticamente simpatizzanti del Black Power delle cosiddette Pantere Nere capeggiato da Angela Davis (evocata in questo film e messa ambiguamente in cattiva luce con le sembianze di  Rita Cohen (Valory Currie).

Come a dire Neri sì purchè lavorino in fabbrica (quella di Guanti del protagonista) ma fuori i ribelli e contestatori come mele marce di un sistema che stava funzionando con i bianchi padroni e neri a servizio fin da prima della guerra civile ai tempi di Rossella e Via Col Vento.


Inevitabile per lei, la patatina di casa,  il percorso attraverso la psicoterapeuta che individua il male della piccola come furbo espediente per non dover rivaleggiare con la bellissima madre ex reginetta di bellezza del New Jersey sposata ad un campione sportivo. Ub classico.
La Miss ed il Campione ovvero Un bacio e un Pugno è cosa nota che si conferma in questo film perchè alla fine i genitori nel dolore per la perdita della figlia scappata di casa dopo un atto terroristico molto grave, invece di ritrovarsi uniti si dividono inseguendo strade diverse: lei buttandosi nel lifting per cambiare pelle e ritrovare il suo sogno di bellezza, e lui mettendosi caparbiamente alla ricerca della sua Baby-patatina che nel padre aveva sempre visto il mito, caduto ai suoi occhi quando lui si era rifiutato di baciarla con lingua in bocca come faceva con “la mamma”.
Da queste avvisaglie si poteva intuire la grande competitività fra madre e figlia che il padre invece aveva preferito ignorare avvolgendo la sua piccola di maggiori premure credendo di non escluderla dal suo amore diviso con la madre.


Bastava qualche sculacciata per riportarla all'ordine visto che con le buone maniere non si riusciva a tirar fuori un ragno dal buco, perchè crescendo la ragazzina si faceva sempre più fagocitare dalle amicizie pericolose di ragazzi bianchi simpatizzanti per le minoranze nere anche se in un'occasione, di fronte ad un gruppo di neri in tafferuglio in piena notte si era unita a loro gridando con il pugno chiuso dal finestrino della macchina guidata dal padre: “Potere Nero Potere Nero” ricevendo in cambio un sonoro “Ma va a cagare”.
Infatti la ragazzina dopo averne fatte di cotte e crude colpendo senza pietà al cuore dei genitori, aveva perso la balbuzie dopo essere stata violentata dagli amici fra i quali si era rifugiata con il benestare della terapeuta.
Un po' come con il singhiozzo che cessa immediatamente quando si fa spavento a chi ne è colpito.
Poche regole di base nell'educazione dei figli sono essenziali da applicare perchè le troppe concessioni in nome di una convivenza considerata civile ma al limite di una libertà imperante del Lassai Aller sconsiderato, ha degli effetti devastanti.


Il film è diretto dall'interprete Ewan mc Gregor rimasto affascinato dal romanzo che ha fatto piangere anche Jennifer Connely ormai specializzata come spalla di uomini tormentati nei rapporti con i figli (Noha) e con la società (A beautiful Mind) ed in questo ruolo raggiunge l'apogeo dando una lezione di come si possa superare un dolore così profondo come la perdita di una figlia ribelle al limite della crudeltà, rimuovendola dalla sua mente per ricominciare immergendosi nella vita artistica lasciandosi alle spalle quella bucolica dove curava con amore e dedizione le vacche al pascolo. Meglio per lei sarebbe stato occuparsi della figlia senza delegare al padre questa incombenza da lui gestita con fin troppo amore asfissiante così come aveva fatto con la moglie quando l'aveva conosciuta.
La quale gli muove questa accusa sbattendogli in faccia il suo esagerato orgoglio nell'aver conquistato una stupida Reginetta di Bellezza senza curarsi di farla diventare una donna consapevole, ma solo un oggetto ad incarnare i sogni di lui ed il suo concetto di felicità è un bicchiere di vino ed un panino...in terra contadina: “Ho ballato con il Governatore ed ora mi ritrovo qui in manicomio” nel quale era finita a seguito della perdita di una figlia “stupidamente” ribelle avendo confuso l'amore verso tutti gli esseri viventi con “l'omicidio” di persone inermi e l'odio verso quelli che la vita gliel' avevan data.


Il film è molto duro perchè ha colto la gioventù americana bruciata estremista e terrorista che si era estesa in tutto il mondo e che aveva avuto origine nelle università (Lacrime e Sangue) per poi espandersi in tutta Europa partendo da Parigi (The Dreamers: I Sognatori) fino all'Italia che attraversò un periodo oscuro definito Anni di Piombo.
Questo per dire che i maggiori responsabili sono stati i docenti, cattivi maestri che si sono serviti di giovani per reclutarli in lotte armate più grandi di loro mentre i genitori che non erano preparati a gestire una simile   ondata rivoluzionaria sono stati quelli che maggiormente hanno pagato, e pagano tutt'oggi, in sofferenze la ribellione fanatica ed esagitata dei loro figli.

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