martedì 4 ottobre 2016

UN SENO DA COPPA DI CHAMPAGNE


La grande fiction di Rai Uno a breve trasmetterà I Medici in un serial di otto puntate con protagonisti stranieri come Dustin Hoffman e Richard Danne a raccontar la storia di questa grande famiglia fiorentina della quale Cosimo aveva ereditato tutto il patrimonio in quanto primogenito, così come si faceva nei tempi antichi per non frastagliarlo tra fratelli e soprattutto sorelle. Le quali queste ultime spesso finivano in convento.
Ma la famiglia dei Medici era più illuminata e aperta per cui si premurava di accasare le figlie presso regnanti anche stranieri facendole sposare ai loro rampolli.

Fra queste anche Caterina De Medici nipote prediletta del Papa andata sposa al Re di Francia il quale invece predilesse la sua favorita Diana di Poitiers interpretata in un film negli anni 50 da Lana Turner molto in voga in quel periodo come grande star Hollywoodiana.
Pur essendo di venti anni più anziana Diana Di Poitiers aveva un grande ascendente sul Re di Francia Enrico, prima Duca D'Orleans,  perchè donna di grande esperienza e di virtù mondane sapendo destreggiarsi fra i potenti che teneva in pugno con la sua arte oratoria e bellezza non comune che gestiva ricorrendo a infusi di oro e mercurio che le sono stati fatali sì, ma in età matura dove a quel tempo si moriva anche normalmente.
Di non comune lei aveva soprattutto il seno tanto che venne immortalato sotto le sembianze di una anonima modella da un pittore che valorizzava le sue fattezze prese a modello in Francia per fare la coppa di champagne.
Un mosto oh pardon must per tutta la Francia e il mondo intero fino ad arrivare alla “silycon valley” che ha rivoluzionato i canoni estetici della bellezza femminile contemporanea.
 Così dalle signorine grandi forme dell'epoca rinascimentale si è  giunti a quella anoressica delle Grandi Guerre del 900 arrotondata ai giorni nostri con i seni al silicone in primis con a seguire labbra e glutei.

Il seno a coppa di champagne oggi è rimasto nel mito portato solo da ragazzine-bene incarnate da duchesse come Kate in perfetta filiforme o da Kristen Stewart, Emma Stone, Dakota Johnsson, Elle Fanning e tante altre.



Insomma donne di tempra nervosetta ma molto chic. Ben lungi dalle modelle che dagli anni 90 hanno calcato le passerelle sfilando nel lusso e nell'opulenza delle forme con seno a taglia extra facendo completamente oscurare la coppa di champagne. L'ultima tipologia dotata di questa forma delicatamente sensuale senza trasbordare era quella delle asiatiche che però si è estinta perchè proprio le orientali sono diventate le prime nella sfilate di bellezza a tutta plastica facendole trasformare in piccoli mostri con la diffusione di minorenni con il corpo di bambine e le tettine grosse come due meloni.

Se le forme arrotondate nei tempi antichi sono sempre state sinonimo di bellezza perchè si associavano alla ricchezza, la tetta grossa strabordante era considerata  di razza plebea tipica delle ballie che andavano a servizio nei grandi casati come una sorta di mucche da mungere. Tranne che in India dove le vacche da sempre sono sacre.
Nei Paesi occidentali e mediorientali pure perchè oggi il seno grosso viene associato alla Grande Madre accogliente fertile e generosa nella quale si rifugiano tutti quiei figli che in età adulta cercano ancora il ciucio da succhiare.
E sono tanti evidentemente visto che il mito dei contemporanei  è proprio il seno extra large. Ad indicare generazioni ancora in età di sviluppo che si vogliono espandere ed ingrandire.
Per questo la coppa di champagne è roba da ricchi, anzi da re che avendo avuto tutto dalla vita non hanno bisogno di nulla se non brindare alla bella vita. Niente di meglio che con una coppa di champagne!

Infatti il Re di Francia Enrico è morto giovane essendosi inebriato fra il petto della sua favorita fino a morire di felicità. A meno che non sia stata  Caterina de' Medici (interpretata al cinema anche da una strepitosa Virna Lisi nel film Margot con Isabelle Adjani) che rosa dalla gelosia lo abbia avvelenato restando impunita. Il dubbio c'è non solo per le donne dei Medici ma anche per quelle dei Borgia, due grandi dinastie del Rinascimento Italiano a significare che per gestire il potere il pacchetto corruzione, con intrighi veleni delitti tradimenti e complotti, ci sta a nozze anche se non sempre il delitto paga, secondo Shakespeare. Ma questa è un'altra storia che appartiene al Medio Evo oscurantista: Macbeth Macbeth....! Vuoi mettere il Rinascimento?
No, la realtà è sempre la migliore.

Nessun commento:

Posta un commento