mercoledì 19 ottobre 2016

LA PULZELLA D'ORLEANS SANTA O STREGA?

Il Festival Verdi 2016 ha messo in cartellone anche Giovanna D'Arco in scena al Teatro Farnese in diversi appuntamenti ultimo dei quali il giorno 20 ottobre.
La trama è quella classica tramandata dalla storia di Francia dove Giovanna D'Arco è rappresentata come un'eroina tragica anche se per gli storici è un personaggio border line in bilico tra la pazza e la strega mandata al rogo come tale.
Nello spettacolo Giovanna D'Arco è stata tradotta con diversi films d'autori importanti come Carl Theodor Dreyer regista del muto che con La Passione di Giovanna D'Arco aveva riportato fedelmente le carte del processo dove la pulzella d'Orléans sembrava unta dal signore in una sorta di Cristo davanti a Ponzio Pilato.

 Un altro film era stato confezionato su misura per Ingrid Bergman dopo il successo di Per Chi Suona La campana  perchè la testa rasata a capello corto le donava per cui poteva calzare benissimo il ruolo di Giovanna D'Arco che aveva interpretato con la solita maestria di attrice di classe e guerriera affascinante fino all'ultimo respiro esalato sul patibolo. Entrambi i film presentavano comunque Giovanna D'Arco ieratica ispirata da Dio del quale si dichiarava umile condottiera mandata da lui per portare i Francesi in battaglia a vincere contro gli Inglesi in una sorta di Crociata. La quale oggi potrebbe benissimo chiamarsi la Jihad perchè la guerra viene fatta in nome di Dio.

















Ma se per i Francesi è stata una santa Crociata, per gli Inglesi  invece è stata considerata una terrorista Jihadista mentre gli storici non hanno approfondito parteggiando per l'una o l'altra parte.
Buona la seconda per il regista Luc Besson che ha tradotto Giovanna D'Arco come un'invasata, una delle tante che popolavano il Medio Evo perchè le donne in condizioni disumane senza diritti, finivano nella pazzia.
Così dalla follia alla genialità il passo è quello che ha fatto fare alla contadinella Giovanna D'Arco la quale,se fin da bambina sentiva come succede a tanti bambini lasciati soli, di sentire le voci e di parlare con gli angeli, una volta che vide la sorella infilzata con una spada a una porta da un soldato Inglese che poi abusò di lei quando era morta, quel ronzio alle orecchie cessò immediatamente mettendola in stato di allerta trovando il coraggio di andare a Corte del Re di Francia come messaggera di Dio inviata speciale di guerra. Con la spada ovviamente non con la macchina da scrivere.

Il Re ne rimase affascinato ed insieme a lui tutto l'esercito abbagliato dalla sua figura di guerriera con l'armatura tanto da seguirla ciecamente. Il fascino della divisa al femninile fa sempre molta presa sugli uomini ma non fu così per i soldati inglesi disturbati dai bagliori sinistri di quell'armatura indossata impunemente da una donna.
Infatti Giovanna D'Arco passò sotto le mani dell'Inquisizione che abusò di lei con un ferro per toglierle la verginità privandola dell'aura divina che la circondava facendola scadere a meretrice in combutta col diavolo.
Ma la verginità è un fatto mentale oltrechè dell'anima (che le varie Encicliche Papali nei secoli a venire hanno sancito anche per le donne) per cui i francesi che l'hanno compresa e molto amata a tutt'oggi la onorano come la Pulzella D'Orleans riconoscendola come ragazza ingenua e in buona fede nel voler aiutare il suo popolo per portarlò alla salvezza.
Fu così che più che strega potè la vittima predestinata a diventare l'icona assoluta di Francia dal Medio Evo fino alla Rivoluzione Francese dove la guerriera Giovanna venne scalzata dalla guerrigliera Marianne a tutt'oggi simbolo della Francia laica.

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