Dopo che Gigi D'Alessio era affondato in un mare di debiti, Anna Tatangelo lo aveva lasciato per continuare la sua carriera.
Si era notato da tempo la sua insofferenza perchè si proponeva in maniera molto sexy come a dimostrare di essere caccia libera.
La figlia di Gigi, c'è sempre una figlia gelosa e invadente in ogni coppia allargata,l'aveva pubblicamente accusta di essere una donna cattiva come il diavolo.
Quando si fanno queste affermazioni verso le matrigne vuol dire che si è colpiti dalla sindrome di Biancaneve perchè scatta una rivalità sulla leadership nel cuore del capo famiglia specie se questo non si impone tergiversando fra l'una e l'altra.
Anna Tatangelo si difende dalle accuse dicendo di aver lasciato D'Alessio perchè lui non la voleva sposare nonostante avesse ottenuto il divorzio.
Meno male, l'ha scampata bella perchè se è vero come aveva affermato D'Alessio che per oltre 15 anni dovrà cantare per saldare i debiti è meglio che ognuno vada per la propria strada, anche perchè se lui deve saldare la famiglia, figliastra inclusa, chi la dovrebbe mantenere?
Giustamente la Tatangelo avrà voluto tutelare il figlio avuto da Gigi accollandosi il suo mantenimentop che grazie alla carriera di cantante potrà provvedere.
La Tatangelo ha messo comunque in evidenza un fenomeno di costume che si sta diffondendo segnando il fallimento della famiglia allargata che tanto faceva evoluzione del sistema con nuove aperture di mentalità e stili di vita in una sorta di abbraccio corale in fratellanza universale.
Dopo un primo periodo di euforia si è tornati indietro introducendo qualche variante con il riconoscimento dei figli e qualche perplessità sulla seconda aspirante moglie. Molti uomini infatti, specie se di potere, preferiscono restare singoli restando “fidanzato” ufficialmente con l'amante. Uffa! Il primo è stato Putin con la sua campionessa olimpionica di Ginnastica, a seguire Hollande e la sua Juliet, tutt'ora signorina, mentre in Italia ci sono tanti altri esempi come Silvio Berlusconi e la deliziosa Pascale, Al Bano con Loredana Lecciso, e da ultimo anche Matteo Salvini molto innamorato della sua Elisa ma di nozze non se ne parla.
Non si sa che cosa ci sia dietro a queste titubanze o netti rifiuti a volersi sposare una seconda volta perchè la delusione per il primo matrimonio fallito non è sufficiente a porre un freno al nuovo rapporto d'amore il quale alla base c'è sempre fiducia sulla reciproca lealtà. Perchè mai una donna dopo tanti anni di convivenza una volta sposata dovrebbe diventare un'arpia? Ogni coppia ha una sua storia ma è curioso che siano uomini al vertice ad avere la vocazione al “celibato”.
Essere moglie è ben diverso dall'essere compagna ed un uomo dovrebbe sapere che per una donna il matrimonio è la giusta coronazione di un sentimento sincero e profondo.
Al Bano per esempio ha dato una motivazione molto significativa dicendo che il primo matrimonio sia stato una bellissima favola ma solo a metà per cui la sua seconda esperienza si presume che sia metà realtà e metà favola: quella che continua a vivere in Tour con Romina? Anche quello comunque è alla fine per cui tornando a casa giustamente vorrebbe una compagna sempre presente non certo in giro per l'America come Romina o a fare “Danza” come Loredana. Ecco, Al Bano per una volta ha tutta la comprensione del mondo anche da fans di Romina sicuramente.
Il Patrimonio da conservare è comunque una delle motivazioni più realistiche in queste accoppiate dove girano capitali di sorta, mentre le ipotesi fantasiose, ma forse nemmeno tanto, si possono formulare sul fatto che i leader vogliano governare da soli per non correre il rischio di essere messi in ombra da firts lady che possano loro rubare la scena brillando di una luce a doppia sfaccettatura quella che dà luce o quella che mette in ridicolo: Hollande per esempio si era reso ridicolo, diciamolo, mentre Putin ex Capo del KGB sembrerebbe in compagnia di una Bond Girl e così via..
E' curioso invece che la coppia Macron con Brigitte nonostante lei sia molto più anziana, abbia riscosso ammirazione e consensi. Questo perchè si percepisce che a tenerli uniti sia vero amore. L'amore non ha età, non ha limiti né confini, ma il pezzo di carta certifica la buona volontà dell'impegno e dei doveri non solo verso l'uno o l'altro ma verso la società della quale si rispetta il sistema.
Che senso ha stabilire regole e diritti per i conviventi, liberi da vincoli, quando basterebbe convolare a nozze? Mah!
Al Ballo della Rosa Caroline in compagnia del suo stilista Karl Lagerfeld ha fatto gli onori della festa alla quale hanno partecipato i figli. Alberto e Charlene non erano presenti così come scritto nel mio post,
Non era presente Stephanie,che di diverso tempo preferisce restare in pole position al Festival Internazionale del Circo di Montecarlo.
CHARLENE E IL SUO PRINCIPE. (Giugno 2010) Coppie regali a nozze. Le prossime sarebbero quelle di Alberto di Monaco con Charlene Wittstock. Dopo anni di fidanzamento lo scapolo d’oro d’Europa ha annunciato che impalmerà la campionessa olimpionica di origine sudafricana, il prossimo anno 2011 senza indicare il giorno. Perché vuol pensarci ancora un filo? Forse.
Charlene comunque ce l’ha fatta o, quanto meno, è a buon punto. Silenziosa e defilata ha saputo conquistare con la sua discrezione la fiducia di Alberto che non voleva assolutamente una compagna chiassosa e appariscente.
Così come sono stati tutti i suoi amori precedenti, multipli e variegati all’insegna delle democrazia più avanzata: dalla camerierina alla hostess di colore, passando per le più belle top model, lui non si è fatto mancare nulla affiliando naturalmente con qualche puntatina sado-maso, secondo il gossip serpeggiante.
Una top model infatti lo aveva additato dichiarando genericamente di aver subito avances , velocemente consumate dietro le quinte di una passerella, da un principe senza averle chiesto il consenso. Insomma una violenza subito ritrattata perchè dichiarata incapace di intendere stante una marcata depressione in corso della modella.
Il principe Alberto è sempre stato il sogno ambito da tante nostre soubrette televisive, che il principe ha onorato gentilmente a grande richiesta, come Patrizia Pellegrino e Simona Tagli.
La prima ha più volte dichiarato di aver fatto colpo sul rampollo perché molto somigliante a Grace Kelli, la seconda idem.
Sì, perché la somiglianza con la madre è la virtù indispensabile, così dicono tutte, che il principe richiede per poter essere degne della sua considerazione.
Perché lui per mamma Grace ha sempre nutrito sconfinato amore e ammirazione condivisi da tutto il mondo.
Grace Kelly bionda e algida è un’icona di eleganza a fascino intrigante perché dietro la facciata di pura angelica perfezione aveva una vita molto intensa e passionale, tipica del segno dello scorpione al quale apparteneva.
Già, il segno zodiacale…parliamone così per gioco analizzando le affinità elettiva senza pretesa di essere astrologi (così come se si parla di politica non si diventa dei ministri).
Il principe Alberto è nato sotto il segno dei Pesci in cui mamma Grace aveva la Luna. E questo spiega il rapporto di simbiosi madre e figlio, il quale avendo a sua volta Luna in Capricorno in un segno di terra, fa presumere che per la madre fosse una sorta di sostegno nonostante l’apparente fragilità del principe. La Luna in Capricorno infatti conferisce molta forza e sicurezza che con il tempo è riuscita a prevalere sulla solarità de segno timido e sensibile dei Pesci, forgiando il principe affascinante e maturo che si sta rivelando al mondo, dopo aver vissuto allegramente come un “bamboccione” all’ombra del padre.
Charlene ha il sole il acquario come le sorelle di Alberto Caroline e Stephanie e questo spiega la naturale sintonia che si è stabilita fra loro, senza alcuna rivalità di sorta. Per ora.
Sì perché Charlene dietro l’apparenza shapo nasconde una luna molto focosa nel Leone, segno di regalità e comando che comunque non è in perfetta armonia con la luna in Capricorno del Principe. (Terra e sole fanno terra bruciata) Il quale invece è particolarmente in sintonia con la Luna in Pesci di Caroline (come mamma Grace) diventata single di recente. I giochi sono fatti.
Se Charlene è arrivata al posto di Grace, difficilmente prenderà il posto di Caroline, che sta molto a cuore ad Alberto insieme ai suoi tre figli.
Al cuor non si comanda e Charlene dovrà prenderne atto abbassando la regal testa accontendosi del ruolo che il principe le ha assegnato: di brillare al suo fianco al Ballo della Rosa accompagnandolo nei tornei sportivi. C’est tout? Non ci resta che tenere puntati gli occhi sul Principato perché la favola continua…
Mediaset ha deciso di riesumare il Telegatto per premiare i programmi tv. Un evento che aveva sempre raccolto consensi perchè un filo più vivace di quelli RAI, questo va detto che con il premio della regia televisiva ereditata da Daniele Piombi al quale per generosa concessione concedoino un flash di presenza sul palco ogni anno, mette sempre un filo di tristezza, così come tutte le altre premiazioni incluso il David di Donatello il quale più che una festa sembra un funerale.
Quest'anno è stato presentato da Carlo Conti sempre una garanzia di successo ma nonostante la sua presenza la cerimonia è stata mesta e soporifera. Molto meglio allora quella istituzionale con il Presidente Mattarella con due parole di incoraggiamento e di stima evvai a fare cult-movie. Sì è una parola. Il Cinema italiano anche se molto prolifico non decolla a livello internazionale per cui rimane circoscritto nel territorio italiano fra commediole regionali di serie “semo gente de borgata”, gags dei comici di zelig e di tutti quelli a seguire della Tv su questo filo conduttore, con tentativi noiosi di tradurre il cinema in teatro (The Place, il quale comunque giustamente è stato premiato per effetto luci e fotografia perchè veramente azzeccato), la mafia in musical di Merola memoria, i quali hanno un seguito nelle sale delle location rappresentate nello schermo. In Sicilia fanno un pieno di siciliani, a Napoli di Napoletani a Roma di Romani e così via...
Il David di Donatello sembrava una sorta di Telegatto tendenza perchè i felini erano molto presenti nella serata con Il Gatto in Tangenziale di Paola Cortellesi che ha recitato un monologo sulle parole che discriminano i sessi facendo molti esempi tra i quali un gatto morto al maschile è morto, mentre al femminile è una gatta morta. Una mignotta. Tutto per puntare il dito sulle molestie un tema nolto attuale nel quale se ne sono dette di ogni. Un altro premio è andato alla Gatta Cenerentola, film d'animazione dopodichè è stato chiuso con i gatti per dare spazio alla Guest star Steven Spielberg per dargli un premio alla carriera. Ne aveva bisogno? No, ma un viaggetto a Roma tutto pagato lo ha reso felice così come è stato per Diane Keaton la quale si è presentata molto ironicamente in una sorta di caricatura di sé stessa come interprete di Io e Annie di Woody Allen per il quale è stata per anni la musa nel passato.L'attrice ha sempre avuito parole di ammirazione per Woody che lui non ha ricambiato nel docu per il suo 80 compleanno dove diceva di non ricordarla più per cui l'attrice giustamente ha alzato il suo indice di gradimento verso Al Pacino con il quale ha girato la serie del Padrino.
Spielberg si è dilungato nel discorso citando Fellini come suo autore preferito e qui gatta ci cova con Fellini felini...i gatti del Colosseo, le gattare... chat! Si girano i maroni. Nulla contro i gatti per carità. Mettersi contro le gattare è peggio che subire una molestia.
La serata è trascorsa così in sordina perchè a cantare il tema delle colonne sonore sono state chiamate tre perle di cantanti che hann sussurrato canzoncine a bassa voce, piano piano come fossero nenie per dormire. Infatti, il palpebra pesante insieme allo sbadiglio (giusto per non far discriminazioni) non sono tardate ad arrivare.
La serata si è conclusa con il premio al film Ammore e Malavita una sorta di Gomorra in musicarello napoletano, simpatico esperimento e nulla più.
Di positivo c'è da dire che i nostri attori e attrici sono molto bravi e di alto livello insieme agli addetti ai lavori come fotografi costumisti scenografi e ambientalisti (le location sono molto importanti) per cui meriterbbero uno sforzo in più da pare di produttori registi e sceneggiatori nel rinnovare il cinema italiano made in Italy senza dover ricorrere all'escamotage di star Hollywoodiane o iInternazionali onde evitare l'effetto “gatta morta” così come era avvenuto a suo tempo con Alberto Bevilacqua il quale con Questa Specie di Amore aveva affiancato ad Ugo Tognazzi Jean Seberg “pantera nera” nella vita e “Gatta Cenerentola” sul set perchè spariva dalla scena.
Ci sono felini e felini tra i quali anche il Leone che rimane il trofeo del Festival di Venezia dove si fanno ponti d'oro ai film stranieri mentre le stelle del cinema italiano stanno quasi sempre a guardare.
Vabbè per fortuna, infatti in sala si è notata anche Jasmine Trinca interprete del film Fortunata, poi c'è il David di Donatello che mette tutti in nomination, con a seguir la festa dei Telegatti. Così cinema e fiction tv sono serviti.
Una persona che esca dal carcere non ha nessuna possibilità di riabilitazione nonostante gli sia stata data la possibilità di completare in detenzione gli studi universitari perchè la carta penale macchiata pesa più di una carta di laurea. Infatti qualsiasi cosa faccia un ex carcerato anche quello di smettere a delinquere, la schedina penale sarà sempre usata contro di lui anche in caso di morte vittima di violenza estremista, “perchè se l'era andata a cercare" mettendosi a lavorare in un negozio in bellavista in strada considerata una provocazione essendo "la vittima" pure turco e con moglie tedesca dura e pura a carico.
Una provocazione dietro l'altra insostenibile per dei seguaci di Hitler, teteschi di Cermania che facevano inciucio con i simpatizzanti dei Colonnelli Greci coalizzandosi nella lotta contro l'invasione dei migranti “perchè” cominciano a rompere, “perchè ci rubano il posto e le donne.
Perchè perchè perchè...Finalmente un film che invece di fare domande dà delle risposte.
Dopo lo scoppio di una bomba situata nel bauletto di una bicicletta - per mano di una ragazza sposata a un giovane filo-nazista di cognome Muller con il quale condivide la tragedia di amore e morte - nel quale perdevano la vita il marito (Numan Acar) ed il figlio di Katja, interpretata da una dolente Diane Kruger in versione tedesca berlinese d'avanguardia con look metallaro, le certezze di cui sopra le abbiamo trovate nel film Oltre La Notte del regista Fatih Akin...
Rimasta sola con il suo dolore "perchè" il matrimonio misto (e questa è un'altra risposta) la rendono estranea ai parenti di lui, perchè troppo libera (lasciava sempre il bambinetto al papà colpevolizzandola su questo punto per la morte del piccolo) emancipata (si era sposata con le spalline a sottoveste che cascavano lasciando il seno in bellavista) e tutta tatuata, nonchè a sua madre che non ha mai digerito l'accoppiata “stravagante”, Diane si libera anche dell'amica incinta -un filo appiccicosa con la quale aveva condiviso lo stesso giorno della tragedia confidenze intime “nel bagno turco” dove questa confessava di aver bisogno di un vibratore per placare il suo perenne stato di eccitazione tanto da far insorgere la domanda su chi avesse concepito il nascituro (l'unico dubbio di tutto il film) - per perpetuare la sua sete di vendetta in quanto delusa dall'assoluzione della coppia “nazista” da una Corte che aveva accolto la tesi dei difensori degli imputati, in primis quella di ritenerla testimone inattendibile perchè dedita a droghe (trovatale in casa come dono del suo legale “per lenire il dolore”).
Affondata la sua testimonianza nonostante avesse fornito alla polizia l'identi-kid per catturare la ragazza bombarola incrociata sul luogo della strage, la Corte accettava per buono l'alibi di un testimone greco (di estrema destra) nonostante sul registro da lui esibito ci fossero aggiunti i nomi dei Muller fuori dalle righe compilate dagli ospiti dell'Hotel da lui gestito.
In sostanza c'era una coalizione di Yogurt, quello fra Muller e lo Yogurt greco, che mettevano KO Katja perchè con un Yacult inteso come una sorta di Harahiri, una volta scovato il covo dei bombaroli in un camper sulle coste greche dove si erano rifugiati protettti dagli estremisti locali, si faceva saltare in aria insieme a loro.
Il film nonostante la metafora fantasiosa a tradurre una sorta di pubblicità occulta “vista” fra le immagini del film, è avvincente di ritmo incalzante al quale dà corpo una sorprendente Diane Kruger determinata più che mai a togliersi i panni delle nobili e dannate Elena di Troy e Marie Antoinette di Adieu à la Reine (dalla quale aveva già tentato di uscire dai ranghi della colorata Kirsten Dunst di Sofia Coppola) a completare quel nuovo percorso già iniziato con Inglorius Bastard o Special Foprces Liberate l'Ostaggio per affermarsi come attrice di spessore.
Bel film Oltre la Notte comunque, che ti fa sorvolare sulle bassezze di mercato del gioco mediatico a base di yogurt (sperando che gli interpreti siano all'oscuro di queste trame a doppio filo), perchè la tematica è molto attuale dando “precise” risposte alla nostra politica nazionale con i nuovi giovani duri e puri che si stanno accingendo a governare, con Di Maio, mai laureato, escludendo la possibilità di riabilitazione ai condannati, e con Salvini, da sempre contro i "terun", che ora se la prende contro gli immigrati come priorità da risolvere nel nostro Paese, il quale sostanzialmente ha bisogno invece di creare posti di lavoro perchè perchè perchè....
Perchè l'Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro, incluso quello dei carcerati od ex, degli immigrati, dei disabili e, volendo, anche degli anziani.Perchè il lavoro chiama lavoro.
No perditempo: bambini scarafoni o quant'altro e men che meno i cosidetti genietti carini capricciosi e viziati futuri dilettanti allo sbaglio.
Nella puntata di Domenica In quella seguita alle elezioni Cristina Parodi, con tutti i collaboratori seduti immusoniti, se l'è cavata benissimo nonostante le sconfitte in casa fra PD e Benedetta sorella!
Lo spettacolo deve continuare: una regola che tanti protagonisti della scena conoscono per cui la Parodi, così come tante donne in gamba, ha dimostrato di sapere prendendo in mano la situazione conducendo con professionalità e distacco.
Purtroppo questo non è un punto a suo favore perchè la conduzione piace se portata avanti con disinvoltura entrando in confidenza con l'ospite così come invece è riuscita a fare Bianca Berlinguer in Carta Bianca in onda il Martedì seguente, dove si è rivelata brillante e simpatica, doti che le mancavano alla conduzione del tg3 Notte in cui si porgeva in modo austero.
Il parallelo lo si poteva fare con il cantante Ron, ospite delle due tramissioni: prima di Domenica In e poi Carta Bianca sempre Martedì sera.
A differenza di Cristina Parodi la Berlinguer ha presentato il cantante seduta al suo fianco, un modo molto efficace per mettere a proprio agio l'ospite, il quale si è lasciato andare a confidenze sul sodalizio con Lucio Dalla coinvolgendo Bianca Berlinguer che con lui si è messa a cantare “Occhi Grande come te...in Piazza Grande...!”
Questo per dire che Bianca Berlinguer, dopo averla vista anche in coppia con Al Bano nelle precedenti puntate dove entrambi hanno gigionato non poco, si sia confermata conduttrice simpatica nella sua semplicità emergendo fra le più brillanti della Tv.
Infatti lo share l'ha premiata.
Dopo un pranzo nella mia tavola non manca mai una puntina di formaggio perchè a me piace molto. Più che il formaggio stagionato, che metto sempre sulla pasta come se nevicasse, mi piacciono i formaggi freschi che ho cominciato ad apprezzare quando sono andata a Parigi.
Passato il Frejus insieme ai miei compagni di viaggio ci siamo fermati in una sorta di osteria di stampo Napoleonico dove non c'erano altro che formaggi nel menu.
Rassegnati abbiamo preso un tagliere con tanti assaggi serviti con il cognac nei tipici calici Napoleonici ed è stata una sorpresa perchè erano veramente deliziosi.
Così da quel momento ho imparato ad apprezzare anche quelli Piemontesi (molto simili ai Francesi) fra i quali vado matta per i tomini (al latte di capra) quelli da cuocere oppure da servire in tavola freschi dove si fa anche uno'ottima figura perchè sembrano tortine come il Toma della Paja (Tuma dla Paja), fra i miei preferiti.
Costa una cifra ma è spesa bene. A Cena un bel tagliere di formaggi con una insalatina di insalata pomodori cipolla peperoni piccanti e rucola per me è il massimo.
Fra le giovani attrici che finalmente stanno esplodendo si è notata Saoirse Ronan, nel film Lady Bird diretta da Greta Gerwing entrambe in nomination all'Oscar. La Ronan è l' indimenticata interprete di Amabili Restri dove inteneriva e commuoveva per la sua fragile bellezza di adolescente fiduciosa della vita e degli uomini. Nessuno le aveva detto quelle due o tre cose che ogni ragazzina dovrebbe sapere e che mamme e docenti dovrebbero loro insegnare, primo fra tutto che non dovrebbero accettare nulla da nessun uomo solo, come un passaggio in macchina o un invito in casa, né tanto meno entrare nella sua tana specie se costruita sotto terra come una sorta di rifugio. Gli occhi azzurri che brillavano incorniciati da un berrettino peruviano la pelle sottile con la bocca che ancora sapeva di latte e l'aria innocente conquistavano gli spettatori che ora sono rimasti sorpresi nel vederla cresciuta diventando una giovane donna padrona della scena con un fisico che si avvicina al “tipino” fine acqua e sapone in linea androgina da maschietta dinamica e sveglia.
Ma più che parlare del film incuriosisce il parallelo con un'altra protagonista della scena, purtroppo di cronaca nera, che in questi giorni ha imperversato riesumata nelle Storie Maledette della Leosini anche se ha colpito più per le Leosinate che per l'intervista alle due assassine Sabrina e Cosima, ovvero Sara Scazzi. La vittima come Soairse Ronan in Amabili Resti ha in comune l'innocenza adolescenziale con la difucia totale verso persone alle quali si sono abbandonate certe di essere protette.
Le adolescenti sono ancora nella fase infantile anche se il corpo comincia a risvegliarsi con turbamenti emotivi (rossori) e sessuali, ma è un corpo comunque ancora acerbo tanto da poterlo con fondere benissimo con quello di un ragazzo. C'è un film bellissimo in proposito ambientato in Afghanistan ispirato ad una storia vera, "Osama"di Siddiq Barmak primo film prodotto in Afghanistan dopo la caduta del regime talebano del 2002. dove una madre per consentire alla figlia adolescente di uscire per andare a lavorare la veste come un maschio tagliandole i capelli a zero.
Un escamotage che le consente di imbrogliare gli uomini sulla sua identità senza pericolo di subire molestie. Quello che invece rischia una ragazzina accennando una femminilità da grande mettendosi un filo di rossetto, un paio di short, un costumino a due pezzi a calma piatta, ecco diventare per il maschio una calda preda con la quale “giocare”.. Come si possa pensare che una bambina sia ansiosa di consumare solo un mostro potrebbe immaginarlo.
Certo è pur vero che Giulietta aveva 14 anni e si era concessa a Romeo perchè a quell'età, stante il breve corso di una vita media, le fanciulle andavano spose, ma è anche vero che tutto l'ardore e la passione bruciate con un coltello nel petto erano quelle di una bambina innocente incapace di gestire le proprie emozioni.
Così fu anche per il suo Romeo.
L'età dell'innocenza andrebbe difesa senza catapultare gli adolescenti nel mondo degli adulti perchè “così crescono precocemente e più forti” ignorando che le forti emozioni per i ragazzini rappresentano uno shock che ne blocca la maturità.
L'ultimo amore è sempre il primo: la vita si vive nel presente senza con questo cancellare il passato almeno finchè il ricordo resta nella mente di colei (o viceversa) che abbia amato.
Così il grande amore della Regina Vittoria, Albert, anche se lei lo ha ricordato dopo la sua morte fino alla fine dei suoi giorni la sua vita ha continuato governando il Regno Unito.
Il letto nuziale è rimasto sempre intatto per cui è passata alla storia come una Regina fedele al suo primo amore, regolarmente sposato.
Il cuore però ha palpitato per altri due uomini, amori della sua vita nell'età matura: primo uno stalliere di Corte, il classico stallone sempre presente là dove c'è una stella da portare nella stalla ad aprirle un mondo di sesso rimasto ancor segreto e della sua vecchiaia, l'ultimo ma non ultimo perchè con lui Victoria si è sentita come una ragazzina alla prima cotta.
Diventando anziani si ritorna bambini per cui è presumibile che l'amore di Victoria per Abdul sia stato puro e appassionato sprigionando un'energia tale da farla ritornare giovane con tanta curiosità per il mondo esterno e tanta voglia di apprendere tanto da mettersi a studiare la cultura di appartenenza di un servo assurto poi da lei al ruolo di maestro di vita.
Se questo non è amore puro, molto gli somiglia. Chi si piglia si somiglia recita un luogo comune che comunque vale anche per i Reali perchè Victoria si è sentita attratta da un giovane con il quale aveva affinità elettive sempre alla basa di un matrimonio romantico vissuto dalla coppia Victoria e Albert con tanto sentimento culminato con la passione consumata in un letto caldo nel quale è rimasta incinta nove volte, forse solo a guardarla o forse ancora meglio e più vicino alla realtà di una Victoria piccola e grassa pieno di sensualità, nell'essere trattata come una fantessa soddisfatta da un marito sempre pronto a far l'amore. L'amore, ah l'amour!. “L'amour est un oiseau rebelle” !https://www.youtube.com/watch?v=Za5V6NQDc2Y
Infatti se di giorno per governare era uno stress per la Regina, la notte no...il materasso. Era lì che lui voleva volare facendosela da padrone, dopo essere rimasto tutto il giorno un passo indietro, togliendole finalmente la stanchezza cullata dolcemente nel movimento sexy. Benedetto da Dio e dalla Chiesa Anglicana. Victoria è sbarcata su Canale 5 a riproporre l'ennesima versione sulla sua vita, incoronazione in primis , già vista tante volte al cinema con l'interpretazione di Emily Blunt nella versione più recente della regina giovane e quella magistrale di Judy Dench che ha interpretato la Regina vecchia per ben due film l'ultimo dei quali, Victoria e Abdul, questo risultando a tutti gli effetti il più strepitoso per la cura dei costumi, l'arredo degli interni, e la scelta delle location, una Scozia, ruvida aspra e ventosa, e l'India in stile Compagnia delle Indie fra sapori di spezie e odori di profumo dei fiori.
Dopo il grande successo di The Crown la Tv inglese ha pensato di aver scoperto il filone d'oro raccontando le gesta dei reali in serial, cominciando dai Tudor (una serie seguitissima) per finire con i Windsor.
Tutti i membri della regal famiglia sono stati "sceneggiati" in vari film o serial, tranne Carlo e Camilla anche se la loro storia è stata vera ed appassionata ma sulla quale purtroppo pesa l'ombra di Diana rendendo impopolare il Principe di Galles e la sua Duchessa di Cornovaglia la cui unica colpa è stata solo quella di seguire le ragioni del cuore.
L'amore logora chi non ce l'ha. Infatti il matrimonio di Carlo e Camilla è tutt'ora molto solido mentre quello di Carlo e Diana è scoppiato presto ma giusto il tempo di fare due bellissimi figli che crescendo sono diventati popolari quanto la madre a rinverdire la famiglia reale Inglese.
La quale resta il baluardo della nobiltà Europea. Un appunto andrebbe fatto ad un'altra interprete di Regina del Regno Unito ed è rivolto a Cate Blanchett diventata famosa nel ruolo di Elisabetta I nel quale si è talmente immedesimata da calzarlo a pennello anche nella vita: dai film ai promo passando dal Red Carpet. Sì, a lei stessa.
Speriamo che a casa si tolga la corona: sono troppe ormai quelle che vogliono indossarla, sempre per fiction ovviamente, perchè The Crown resta salda in testa alla seconda Regina Elisabetta quanto meno finchè Filippo resterà al suo fianco seduto alla destra del trono anche se poi di fatto in camera dormono separati: lui russa, lei si alza continuamente...
La vecchiaia non perdona nessuno. Del resto Victoria-Judi Dench lo ha dichiarato apertamente di essere una Regina avida, attaccata al potere, di avere l'utrero prolassato ed escludendo decisamente di essere pazza.
Essere regina è anche questo, dovendosi difendere dalla propria Corte dove servi e membri reali tramano per rimuovere le fila del potere.
La stratega di Corte Windsor è indicata nella persona della Contessa Sophie, moglie di Edward ultimogenito della Regina la quale studia le mosse delle “commoner” insediatesi a Corte supportata da uno staff molto fedele ai suoi ordini. Tutti la temono perchè vogliono ingraziarsi i favori della Regina alla quale lei accede al suo cospetto non tanto per grazia ricevuta quanto per riferire lo mosse di principesse e duchesse, chiudendo un occhio ovviamente per i maschi. L'unica a non essere nel mirino della spiona la contessa Sophie è Zara Phyllips figlia di Anna che per sua scelta resta in sempre ombra anche se impegnata in opere di beneficenza più i quanto faccia Kate.
La quale non fa un sorriso, una carezza a un bimbo senza avere il codazzo di paparazzi dietro. Zara ha mano libera e lo si vede anche dai social che frequenta assiduamente amando mettere su Twitter delle vignette sui reali molto dissacranti di grande humor british.
Infatti piacciono molto alla Regina perchè nonostante l'aplomb che dimostra in pubblico privatamente ammira molto l'impertinenza dei giovani spiegando così la sua preferenza per il figlio Andrea scapestrato quanto basta per sguazzar in scandali e scandaletti, per il nipote Harry testa calda ma simpatico riservando una calda accoglienza a Meghan Merkle l'americanina tutto pepe la nuova fidanzatina di Harry.
Zara è in buoni rapporti con la Regina ma è la prediletta di Camilla perchè oltre a dividere la passione per i cavalli a unirle è un sentimento sincero di avversione e antipatia verso Diana: Camilla per ovvie ragioni, Zara perchè Lady D. aveva rubato la scena a tutti quanti così come ora sta facendo Kate. Se la Duchessa di Cambridge fa impazzire i sudditi i Membri della Casa Reale la trattano con sufficienza non ritenendola integrata ai Windsor ma più in linea con i Middleton ed il loro imbarazzante presenzialismo. Alzi la mano chi conosce la suocera di Zara per esempio, la quale non fa testo come la signora Carole Middleton suocera di William.
L'anno scorso alla Messa dell'Epifania quando la Regina si era ripresa dalla brutta influenza ad accoglierla sul sagrato c'erano due distinte fazioni, quella dei Windsor da una parte e i Middleton dall'altra.
Quello che conta comunque è vedere i Windsor uniti e in ghingheri ad ogni evento. Il prossimo sarà per Meghan, la quale sarà comunque la protagonista di tutto il 2018 per il Royal Wedding da favola e far sognare ancora una volta tutto il mondo.
Grande spettacolo ieri sera su Rai 5 con la rappresentazione della Turandot dal Teatro Regio di Torino.
Questo è un esempio di opera rivisitata in maniera raffinata e suggestiva nella quale il corpo di ballo si fondeva con la musica danzando in sincrono con il coro delle voci per dare corpo alle emozioni ed a quelle dei protagonisti per incarnare l'anima.
Valeva la pena passare una serata sul divano senza continuare comunque nel seguire quello alla Scala perchè un filo soporifero da non reggere il confronto. https://www.youtube.com/watch?v=92klTZYA9CA&fs=1&autoplay=1
Opera e Politica è un connubio di grande attualità anche se poi alla fine si traduce in Teatrino: IL TEATRINO DELLA POLITICA Una donna vestita elegantemente non sempre svestita fa la stessa figura.
Audrey Hepburn per esempio non si è mai spogliata perchè portava gli abiti come un appendino.
Il tubino infatti cadeva a piombo come fosse stato appeso senza segnare forme che lei animava con il suo fascino impareggiabile.. Quando si dice in perfetto aplomb!
Anche senza fare tanto “appendino” si può comunque emergere brillando e mettendosi a nudo con le spalle così come ha osato Virginia Raggi la sindaca di Roma all'apertura della stagione lirica apparendo sul red Carpet come una diva. Casta diva? Purtroppo no, perchè Virginia deve rispondere di alcune magagne amministrative che mettono un'ombra sul suo mandato e che lei non vorrà assolutamente rinnovare una voltra finito perchè “va ancora bene se arriverò viva alla fine”. Il potere logora chi non ce l'ha”, divo docet. E allora chi...? Ehhhh!
Ad ogni buon conto a coprire le spalle sul red Carpet aveva una stola vintage modello Gattinoni già dato in dotazione ad Anna Magnani per la quale lo stilista l'aveva creata.
Nel "Teatrino della Politica” non poteva mancare Maria Elena Boschi che quest'anno ha fatto la spola tra Milano e Roma per esserci nonostante il profumo di scandalo che emanava la Banca Etruria nella quale comunque lei non c'era perchè se c'era dormiva in quanto donna e ministra d'Egitto avendo fatto tutto quella sorta di triumvirato De Bortoli (Crasso) Ghizzoni (Pompeo) e Carrai in affondo (Marc'Antonio).
Sì perchè i tre se la son cantata e suonata alle sue spalle poichè il potere è ancora tutto in mano agli uomini. Altro che pari opportunità con la quale la Boschi aveva fallito facendo calare un pietoso velo sulla sottosegrtaria fiorentina e sul governo fico di Matteo Renzi.
Lo spettacolo in scena a Roma era la Dannazione di Faust in versione innovata e corretta ai giorni nostri così perdendo tutto il fascino dell'opera classica nel segno della tradizione la quale se è anche rispettata non vuol dire che comunque sia un successo annunciato.
Così come è stato fatto a Canale 5 da Alfonso Signorini che si è presentato in promo come regista dell'Opera Turandot che tanti applausi aveva raccolto al Festival di Puccini ma un po' meno fra gli spettatori della Tv nonostante il tripudio di cineserie in stile Dolce e Gabbana che non si sa se adottato per rendere loro omaggio o farne parodia perchè il confine tra le due maniere è molto labile.
La buona notizia è che scenografia a parte, in Tv l'attenzione è incentrata sul bel canto favorendo i primi piani dei personaggi piuttosto che gli sfondi i cui effetti speciali sono comunque più apprezzati in un palco live. Questo per ribadire il concetto che la Tv è molto riduttiva e proprio per questo più adatta per le fictions spiegando così il loro grande successo.
E questo va benissimo perchè altrimenti nessuno più si schioderebbe dai divani per andare al cinema o a Teatro perchè ogni contesto ha una magìa speciale, prima fra tutte la sfilata sul Red Carpet o nel foyer che se per molti è una conferma di presenza stabile e forse anche noiosa per altri è un trampolino di lancio per rinnovar lo smalto alla persona. Infatti Virginia Raggi per la prima volta sul Red Carpet è stata una rivelazione mentre Maria Elena Boschi ansimando fra Milano e Roma ha fatto la sua solita figura di voler esserci a tutti i costi. Anche a quello dei risparmiatori!
Il Red Carpet è la cartina di tornasole di una star in qualunque ora appaia: 24 ore su 24. Infatti vi è caduto a fagiolo il De Bortoli docet (quale ex direttore del Sole 24 ore per l'appunto), vincendo la sfida della minaccia contenzioso lanciato dalla Boschi! Molto figo.
Nota di costume
ll foyer del Teatro alla Scala con la sfilata delle signore dall’archivio del Corriere mette in evidenza un’eleganza d’effetto anche se povera. Infatti i tessuti sono nuvole di tulle, dalle stole alle gonne gonfiate in stile Evita Peron, oppure in nylon o a tutto acrilico ad effetto raso o fodera in taffetà. I modelli sono invece molto elaborati a sopperire con la fantasia il tessuto povero anche se molto decorato.
A renderli sontuosi sono comunque gli accessori con gioielli e pellicce in abbondanza. Ma soprattutto a dare il tocco alla My Fair Lady sono le acconciature lanciate da Audrey Hepburn dopo il grande successo di Colazione da Tiffany. Anche lei del resto che cosa sarebbe stata semplicemente in tubino nero senza i bijoux e l’acconciatura elaborata? Una faccendiera e niente più.