Ride, ammicca, fa svolazzare il vestito saltella sugli stivaletti tronchetti fetish e circonda l'ospite di domandine trabocchetto specier se l'ospite è una ex della Tv quando andava forte come soubrettina dentro a un quadrato trasparente accovacciata come una gallinella intenta a far le uova.
“Un cult!” pigola la Balivo con un malizioso sorrisetto guardando Flavia Vento in faccia a faccia invitata per raccontar le sue avventure neanche fosse una sorte di "Molly" Flanders pentita essendo ora in cerca di marito così come da lei sostenuto dopo tre anni di castità per scelta perchè delusa dagli uomini.
“Non tutti gli uomini sono uguali” incalza la Balivo (pensando al suo ricco finanziere) alla quale, come soubrette della RAI, “tutto bene mi va!.
“Oh1 oh1 oh! Ed invece a me no!” pare rispondere Flavia Vento che dopo il ventilato flirt con Francesco Totti alla vigiglia delle nozze con Ilari non si è più vista rinnovare alcun contratto come se la RAI (Ilari era la stella di Fazio e di S.Remo) avesse voluto vendicare la Blasi dell'onta subita riuscendo nell'intento di trombarla (Evvai!!!)là dove nemmeno Harvey Weinstein si era sognato di fare: Con Flavia Vento.
Perchè Flavia Vento è una sorta di Bella Cecilia che tutti la voglion ma nessuno la piglia.
“Una donna che porta fortuna agli uomini che incontra perchè poi sposatno le altre” annuncia trionfante la Balivo nel commentare il suo curriculum amoroso.
Da donna a donna non è parsa un'intervista carina specie se far dell'ironia di patata è la conduttrice che si permette di punzecchiar l'interlocutrice perche racconta di sé ingenuamente come una sorta di sfigata.
Vabbè poi non è colpa sua se poi Bruce Willis l'ha baciata alla sprovvista facendo morir d'invidia tutte le altre che ballavano intorno, o se ha avuto un flirt con Enrico Iglesias “che la Vento ha conosciutoto bene” assicura la Balivo strizzando l'occhio al pubblico il quale comunque rimane indifferente alla sue battute scoppiando in un fragoroso applauso quando la Vento racconta di essersi messa a pregare trovando nella fede pace e serenità. Che colpa ha lei se le piacevano i divi?
Ma non è finita perchè, udite udite, la Vento ha in serbo una sorpresa come una consumata conduttrice di un tattimo che non ha colto che è anche lo scoop della trasmissione, là dove la Balivo non è ancora riuscita a fare, rivelando che Harvey Weinstein con lei fosse stato produttore e gentiluomo facendola tanto ridere perchè era talmente grasso da sfondare una poltrona al cinema a New York invitata ad una prima.
La “Creatura” perchè è così che andrebbe chiamata una svaporata come Flavia Vento sembra stare al gioco fino a quando un'inquadratura mette a fuoco uno sguardo duro di un'anima che soffre per davvero.
Nessuno si accerge di nulla e la trasmissione continua sulle ali dello sberleffo riservato a un'ospite incapace di difendersi a dovere da una conduttrice inconsapevole di essere una miracolata RAI avendo fatto un salto di qualità solo per i gettoni di presenza costante uno dietro l'altro. A restare indietro è Detto e Fatto che la Balivo ha lasciato nonostante fosse ormai collaudato e tagliato su misura per lei nel quale contavano più il look e le chiacchiere intorno alla quale ruotava il format leggero e patinato.
Vieni da Me dovrebbe essere la prova della sua maturità che invece non supera continuando nel suo ruolo di reginetta della festa viziata dalla RAI.
La quale con lei è stata madre prodiga mentre con Flavia Vento è stata dura non offrendole alcuna possibilità di crescere con il curioso risultato che la Balivo presenzialista Tv è rimasta una dilettante mentre Flavia Vento fuori dalla Tv si è fatta donna perdendo tutto quell'allure della ragazzina svampitella che giocava a far TV divertendosi nel farsi corteggiare dai divi belli e "impossibol" (come Tom Cruise che a suo tempo aveva intervistato, con dietro Mollica in fila, ridendo in continuazione talmente era l'eccitazione, mentre lui le rispondeva sorridendo gentile e divertito) senza pensare di creare le basi per una solida carriera televisiva così come ha fatto anche nella vita.
C'est la vie.C'è chi nasce cicala e chi formica. L'importante sarebbe stato maggior rispetto da parte della padrona di casa verso un ospite, donna e soubrette suo pari comunque, anche se ha fatto una vita allegra e spensierata.
E' un po' come succede in certe sale operatorie nel quale le infermiere si divertono con la partroriente canzonandola “Ti sei divertita? Adesso paghi”.
Certo c'est la vie specie nella nostra cultura cattolica che si basa sul sacrificio come premio nella vita ma perchè rendergliela più dura?
Questo non per far del moralismo ma per mettere in evidenza che se Flavia Vento è una perdente la Balivo vince restando una perfetta dilettante. Finchè dura...
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