venerdì 12 ottobre 2018

COPPIE IMPOSSIBILI L'ASSASSINO E L'INFERMIERA

Si dice che gli opposti si attraggano accendendo qualche volta un fuoco per la vita e qualche altra una scintilla  per poi riprendere ciascuno la propria strada.
“Io sono quel che sono, non faccio la vita che fai, io vivo ai margini della città, non vivo come te. Io sono un poco di buono, lasciami stare perchè...”
Su queste note e versi recita la sua dichiarazione d'amore Viggo Mortensen rivolta a Naomi Watts ne' “La Promessa dell'Assassino”.
Un titolo che potrebbe essere lapidario come una sorta di epitaffio  beffardo sulla tomba della vittima facendole subire oltre il danno anche la beffa.
Ma la palesata “vittima” è una donna impavida  che non molla il “predatore” continuando il suo percorso come infermiera e pediatra per salvare una neonata frutto di uno stupro da parte di un boss della mafia russa al cui servizio come guardia del corpo del figlio lavorava appunto il Mortensen anche in qualità di sicario.
Parlo di questa coppia impossibile perchè nel film c'è molto pathos in un connubio di vita e di morte triste e agoniante nel quale comunque arde la speranza di un futuro rappresentato dalla neonata, “la mia bambolina russa” come la chiama Naomi.

La quale la prende in affido anche come frutto dell'amor tra “loro due”nato nel punto di incontro che hanno trovato nel volerla salvare diventando a tutti gli effetti genitori pur non avendola generata perchè incarnava quella scintilla  rimasta ad ardere nei loro cuori come una sorta di passione d'amore sublime proprio perchè non avevano mai “consumato”.
Sono paradossi che comunque rendono la vita degna di essere vissuta in tutta la sua inconsapevolezza avendo ogni cosa sempre un suo fine anche se ne sfugge il senso.
Nulla è stato creato a caso e nulla si distrugge.
Il film è basato sulla “ Promessa dell'Assassino” che il sicario ovviamente non mantiene lasciando in vita delle persone che  ritiene “per bene” a differenza di lui che la vita ha reso inumano nelle azioni ma non nel cuore nel quale conserva un senso di pietà anche per una prostituta che aveva dovuto “montare” per soddisfare il voyerismo del figlio del boss.


Un assassino disperato che comunque non morirà come tale perchè a morire sarà il boss del quale prenderà il posto per dedicarsi sicuramente ad attività illecite senza macchiarsi le mani di sangue.
Non è un Macbeth assetato di potere perchè il potere lo conquista scalandolo legalmente facendo imprigionare il boss e scegliendo comunque di restare ai margini della società, come un “poco di buono” seppure seguendo una sua etica di assassino e gentiluomo di non sparare “sulle crocerossine”!


Una coppia impossibile in uno scenario tragico e inquetante nel quale trionfa comunque una scintilla di umanità.


Viggo Mortensen è fantastico in questo film, nel pieno della sua bellezza rude e scultorea, così come in quasi tutti i personaggi che ha interpretato ultimo dei quali Captain Fantastic (appunto) dove si permette di apparire nudo e gagliardo nonostante sia entrato nella terza età ma è rimasto un professionista schivo della mondanità.






 Naomi Watts è stata molto brava ma ancora poco conosciuta anche se aveva interpretato moltissimi film  rimanendo tale nonostante quelli importanti a seguire, alcuni dei quali bellissimi come il trhiller psicologico e straziante Funny Games o la commedia Incontrerai L’Uomo dei Tuoi Sogni (di Woody Allen) o quello drammatico The Impossible candidata all'Oscar. (sullo Tsunami nell’Oceano Indiano del 2004) passando quasi inosservata (si fa per dire è ovvio) persino per il remake di King Kong fino ad arrivare alla notorietà con la biopic di Diana la principessa del Galles facendo quel “salto di qualità” per entrare nello scintillìo dello star system con un cachet a suon di milioni di dollari.



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