Farah Diba gli ha dato quattro figli. Tutte cose risapute per cui la curiosità è stata quella di sentire parlare della sua vita rivolgendo parole di grande stima e ammirazione per il re che non ha mai chiamato "mio marito".
"Ma i vostri rapporti com'erano. Erano formali come un re e una regina oppure erano quelli normali".
"All'inizio io ero contenta di sposare il re ma poi è venuto l'amore come due semplici persone"
Sì però in pubblico lui è sempre rimasto il Re mentre ha chiamato per nome solo il figlio, Reza come il padre.
Ha stupito il suo modo di porgersi molto umile e gentile e molto intimidito facendo pensare che una volta toltale la corona sia stata molto umiliata e offesa nello stato di "rifugiata" anche se di lusso in cerca di asilo offertole a braccia aperte solo da Sadat il Presidente dell'Egitto paese nel quale lo Scià aveva trovato la morte.
Farah Diba non ha perso la speranza di riportare il figlio sul trono quando l'Iran troverà la libertà perduta con un ritorno oscurantista ad una sorta di Medio Evo nel quale molti giovani dimostrano insofferenza.
Parlando del Petrolio ha sottolineato il potere benefico e maledetto insieme dell'oro nero perchè portatore di benessere ma con conflitti e guerre.
Lei ha parlato con grande enfasi della modernizzazione che aveva fatto lo Scià con il suo Paese esaltando anche la bellissima festa che lui aveva dato invitando tutti i potenti della terra per conquistare il mondo esibendo la ricchezza dell'Iran facendo scatenare il fanatismo religioso.
Un'altra cosa curiosa sono stati gli ospiti, un anziano Peppino Di Capri ed un giovane che parlava con la stessa cadenza ed anfasi di Aldo Cazzullo quando racconta la storia.
E' stato molto interessante per cui mi permetto di ripresentare anche il mio post già pubblicato.
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