domenica 28 luglio 2013

QUANDO TROISI ANDAVA AL MASSIMO

 
 Il Postino è un film tratto dal romanzo di Pablo Neruda dove Massimo Troisi   recita con Philipe Noiret nel ruolo dell'autore, il poeta esiliato in cui ha una piccola parte anche Maria Grazia Cucinotta. La quale, con questa interpretazione è stata lanciata  nel firmamento Hollywoodiano.
Infatti il film ha partecipato all’Oscar dove la Cucinotta ha presenziato alla serata insieme alla compagna di Massimo, Natalie Caldonazzo con la quale è diventata molto amica.
Dopo l’improvvisa morte dell’attore per infarto, la Cucinotta ha preso parte a produzioni indipendenti del cinema americano con una parte in James Bond ben presto dimenticata.
In Italia dopo alcune pellicole si è reinventata come produttrice di film di successo.
Natalie invece, dopo tante pellicole nelle quali faceva sempre la parte della ragazzina-bene resta memorabile protagonista di un film del filone “sapore di mare” nel ruolo di una ragazzina viziata divisa fra Cristian De Sica imbucato nel suo yacth sotto le mentite spoglie di un rampollo, e Poldino rampollo DOC con la evve moscia.
Un triangolo che De Sica ha retto fino al momento in cui la ragazzina sceglieva un prezioso anello come cadeau, perché da quel momento lui si è reso conto di quanto avesse perso lasciandosi alle spalle le amiche buzzicone coatte con le quali si riuniva per andarsela a spassare mandando a fan’culo il mondo vip.
Natalie si è poi data al Teatro  facendo una puntata al Bagaglino per una stagione televisiva in cui si esibiva come ballerina. Niente male perché oltre al fisico statuario sapeva anche ballare con eleganza e una innegabile classe.
Che al Bagaglino appariva eccessiva se rapportata a soubrette del calibro Valeria Marini, Aida Jespica o Pamela Prati.
A Teatro la Caldonazzo  riscuote comunque sempre molto successo perché con la sua fisicità si impone nella scena.

Nell’Anitra All’Arancia (tratto dall’omonimo film con Ugo Tognazzi, Monica Vitti e Barbara Bouchet)con la sua interpretazione nel ruolo della svampitella segretaria ha dato il tocco brillante allo spettacolo anche grazie alle mise luccicanti ad effetto sexy.
Insomma un colpo di grazia che nel Teatro ha trovato felice sbocco.
Perchè stranamente la Tv non le ha reso giustizia. Proprio come alla Cucinotta.
Il motivo è semplice: sono entrambe più interessanti dal vivo.
Infatti la sfilata di Maria Grazia Cucinotta   al Festival di Taormina è stato il colpo di teatro meglio assestato di tutta la sua carriera.
Due figottone da cardiopalma, diciamolo. Per Troisi infatti hanno rappresentato il massimo.


                                     LE LENZUOLA RACCONTANO…
Sotto le lenzuola, si sa, se ne fanno di ogni.
Se il letto potesse raccontare…
A volte succede.
E’ successo a Parma. Sulle lenzuolate stese in Piazza tutti hanno letto la contestazione che rivelava gli scandali del Comune di Questa città.
La pasionaria a capo si chiamava Cristina Quintavalla e lo scalpore suscitato fu enorme anche se in pratica non servì molto a cambiare le cose.
Alla Quintvalla comunque andò bne perché le venne offerto un posto in Comune che lei accettò sui due piedi, finalmente contenta di non tenerli più in una sola scarpa: quella col sassolino peraltro!
Così neutralizzata non si sentì più parlare di lei ma di Mara Colla, prima donna eletta sindaco di Parma sulla quale ci sarebbe da dire e ridire (“una testa di legno” secondo vox populis) ma meglio stendere un velo.
La curiosità consiste nel constatare che anche San Suu Kyi è stata eletta deputata in Parlamento che ora divide insieme ai Generali che ha contestato. Con i quali finalmente anche lei ha fatto Pace. Premio Nobel!
Tra Parma e Birmania c’è una sorta di gemellaggio pattuito ai tempi del mandato del Sindaco Vignali (“testa di casco” secondo vox populi…Infatti è cascato) e suggellato sotto i Portici del Grano con enormi cartelloni simil lenzuolate.
Tutto questo per ribadire quanto sopra: cioè cioè che sotto le lenzuola se ne fanno di ogni...Cioè. Sì, insomma…Cioè…

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