giovedì 13 novembre 2014

DIRITTO ALLA CASA.

Dopo che Angelino Alfano aveva perso il diritto di Delfino al grido “Tu quoque Brute?” sembrava che Berlusconi avesse messo gli occhi su Matteo Renzi. Invece Flavio Briatore ha sorpreso tutti muovendo la scacchiera e citando come delfino prediletto Matteo Salvini, l'unico in grado di contrapporsi a Matteo Renzi. Entrambi hanno in comune che ovunque vadano vengono accolti con uova marce che loro schivano imperterriti perchè a onor del vero se le sono andate a cercare:  chi andando a spaccare le balle ai Rom, chi spaccandosele in casa PD.



Effai la cosa giusta! tanto per fare citazione cult di Spike Lee nell'omonimo film. Ad ogni modo visto che sulla piazza ci sono questi due non ci resta che stare attenti: sentinella all'erta? All'erta sto perchè ormai siamo entrati in guerra: si comincia con le uova marce e poi si finisce con gli assalti. Questa volta non alla baionetta ma alle case. 



Una “moda” che si sta diffondendo in tutta Europa con Francia in primis dove a Parigi gli inquilini delle case sfitte sono costretti a mettere cancelli davanti alle porte  per sentirsi più sicuri. Invano. Infatti l'assalto al vano non guarda in faccia a nessuno tanto meno ai poveri anziani soli che dalla paura non escono più nemmeno per andare a far la spesa. La pratica del sequestro di alloggio si sta diffondendo a macchia d'olio perchè è arrivata anche a Milano. A Parma aspettiamo la piena e questa volta non si potrà dire che la città non sia stata allertata.

A Parma le prime avvisaglie infatti ci sono già state raggiungendo il clou nelle precedenti amministrazioni che vedevano contrapposte la Katia Torri, pasionaria dei senzatetto, e Maria Teresa Guarnieri quando imperava in Civiltà Parmigiana. Civiltà...bisognava vedere i complimenti che si scambiavano le due madame quando invitate nei talk locali se ne dicevano di ogni pur di difendere la legalità dei cittadini: quelli in fila con punteggio contro quelli che avevano l'impudenza di occupare Case Comunali senza avere alcun numero di fila, dimenticando che chi si ritrova in strada senza punto di alloggio manda all'aria numeri e paletti.Che impudenti, che arroganti, non avevano pazienza di aspettare facendo le nottate in macchina o andare a morire assiderati sotto i ponti!
 Che a onor del vero a Parma erano stati costruiti in abbondanza con dispendio di spese anche molto onerose.

Sì però mancava loro la metropolitana che, sicuramente sarebbe stato un sicuro e caldo rifugio per le nottate dei senza tetto  sgomberando così la Stazione per lavori in corso.


Per fortuna che il Delfino di Elvio Ubaldi Pietro Vignali aveva detto no al metrò facendo entrare il denaro anticipato nelle Casse Comunali. 
Mica spesi per le case popolari comunque anche se l'emergenza si faceva sentire sempre più forte fino a scoppiare ai giorni nostri in tutto il Paese.La casa è un diritto per tutti per cui sarebbe il caso di dare la priorità a questa emergenza lasciando un filo da parte la cultura-d'arte-pop e cagatine collaterali di teatrini off a sovvenzioni statali, per fare seriamente un piano regolatore sull'ambiente e sugli affitti con progetti per nuove case popolari.


Ogni rivoluzione che si rispetti mette un filo da parte la cultura per consentire un cambiamento e ricostruzione all'insegna del rigore unito alla  forza braccia di giovani e forti. I quali se per la prima volta hanno preso un badile in mano per spalare il fango non è il caso che la città dia loro un Sant'Ilario immortalandoli come Cavalieri del lavoro visto i tanti esodati a a spasso che dopo una vita di sacrifici si ritrovano senza uno straccio di pensione in mano.
Basta un grazie di cuore agli angiolèn ad Perma e magari assicurar loro un posto di lavoro. Ammesso che lo accettino: un conto è prendere un badile per due o tre giorni un altro è farlo di mestiere. Facendo due conti è molto meglio allora continuar “nella tradizione del territorio” ad animare le movide di città che un posto sul quotidiano locale denominato "foglio dei morti" lo troveranno sempre Giorno e Notte mentre sbevazzano.
 A testimoniar quanto siano vivaci e vivi. Almeno loro! Altro che angiolèn...



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