sabato 29 novembre 2014

QUANDO L'INVIDIA PORTA PENE AL PENE


                              L'INVIDIA PORTA PENE  (UNO)
Dopo il congresso della Leopolda  avevo sentito una signora che vi aveva partecipato perchè in vacanza lì vicino la quale mi aveva riferito che la signora Agnese e la signorina Maria Elena Boschi si tenevano a distanza. Mica da Renzi ma fra di loro.
 Ho pensato al solito pettegolezzo che invece ho visto confermato in un settimanale fra i tanti in un Bar.
Si parlava della insofferenza della signora Agnese verso la Maria Elena Boschi come se fosse presa dal tarlo della gelosia. Magari a ragione perchè parlava di chiacchiere su una presunta relazione tra i due.
Certo è normale pensarlo: carino lui, carina lei, bruttina l'Agnese,,,


Insomma una sorta di Tre con la Madalina Ghenea che faceva ingelosir la coppia Raul Bova e la sicula ricciolina Teresa Mannino. Sì quella di Zelig. Nello spot lei rispondeva molto spiritosamente ma nella realtà la signora Agnese non digeriva affatto la signorina Maria Elena.
Difficile pensare ad un'Agnese gelosa anche se effettivamente il Renzi si fa spesso affiancare dalla Boschi, un po' meno dalla Madia mentre alla Moretti telefona in piena notte sicuro che dorma da sola anche se con un goccio di profumo. Mica con il Gilett, per carità perchè con lui fa  coppia alla luce del sole e dei flash, in attesa di convolare a giuste nozze. Con l'abito bianco come si conviene a una LadyLike.
Difficile invece pensare che la signora Agnese  non sia gelosa ma questo fa parte del gioco della politica specie se il Premier è giovane circondato da belle ministre, che non penso siano fra le priorità del Renzino il cui obiettivo è sempre stato quello di fare un partito fico.

Altrimenti non sarebbe al posto in cui si trova. Lui è un classico prodotto industriale di una strategia tecnico-tattica, dalla quale le donne sono sempre escluse a sovvertir quel detto cherchez la femme.

Lui le cerca in Parlamento prima di entrare in scena per fare quelle riforme tanto declamate. La più urgente? Dopo il partito fico,  uno Stato fico. C'est moi! Il fico.

Okay. L'orgoglio Fico si basa sulla teoria di Freud Il quale ha ampiamento trattato il tema dell'invidia del pene.Come a dire che tutto ruota intorno al palo a rinnegar quel detto popolare che tira più un pelo di fica....Mai sottovalutare i detti popolari per cui secondo me Freud era afflitto da invidia, a dirla pane al pane e pene al pene, della fica.
 Infatti per lui il sesso e la sessualità erano alla base, come una sorta di Basic Instint, delle pulsazioni e dei comportamenti umani.
Freud aveva molti discepoli che gli giravano intorno per cui logicamente parlava secondo la sua esperienza di capo intellettuale che comunque basava le sue teorie anche nell'interpretazione dei sogni arrivando là dove la cabala i tarocchi e le chiromanzie conoscevano già da tempo i segreti. Diciamo che lui ha dato dignità a questa categoria.

Jung ha elaborato la teoria che porta all'elaborazione mentale delle esperienze vissute per formulare quelle future sostituendola con quella degli ideali e aspirazioni ad accompagnare il passato. Come a dire che sono solo le idee nuove quelle che hanno possibilità di realizzarsi.
Poi c'è una via di mezzo: quelli che danno un calcio a tutto e colgono l'attimo, come gli artisti i poeti, che tradotti in modo sublime portano ai santi come il Santo Francesco e come predicava Gesù vivendo alla giornata con una grande fede speranza e carità.
Ma io credo che sia già molto essere uomini, inteso come persone libere e pensanti con molto senso pratico. Questo è.
Insomma essere persona con tanto di fico. Così scatta subito l'invidia “de me' cojoni”.
                     
                          L'INVIDIA PORTA PENE (DUE)    



oh oh oh! Sorpresa! Indovina di chi è questo.











Non è  mio.

Nessun commento:

Posta un commento