lunedì 10 novembre 2014

SALLY FIELD L' EMBLEMA DELLA CORAGGIOSA COMBATTENTE.



La settimana scorsa abbiamo rivisto in Tv Mai senza Mia Figlia, un film angosciante ambientato in Iran nel quale si era rifugiata una coppia mista, lui medico Iraniano lei Americana con figlia, per svolgere la tematica dei figli contesi con ricatto da asservire verso la propria cultura democratica o credo religioso. Una battaglia vinta dall'americana premiata dalla sua caparbietà a non arrendersi. Curiosamente l'attrice aveva esordito proprio in un film nel quale sfoderava una caparbietà e una grinta tali da vincere la battaglia di alcune operaie in fabbrica.Il film è Norma Rae  diretto da Martin Ritt che valse a Sally Field un Oscar nel 1979 ai tempi in cui in Italia si giravano film come La Classe Operaia va in Paradiso, perchè in quel periodo le lotte per i diritti civili erano molto caldeggiate dal cinema.


Norma Rae è comunque ambientato in una cittadina dell'Alabama descrive le difficili condizioni di lavoro della classe operaia e la battaglia per ottenere il riconoscimento di alcuni diritti fondamentali che la protagonista Sally Field schieratasi in prima fila in questa coraggiosa impresa accanto al sindacalista Reuben Warshowsky (Ron Leibman) che le aprirà gli occhi sulla realtà e sull'importanza di combattere per ciò in cui si crede.

https://www.youtube.com/watch?v=JN4HH3zI-aI

Il film aveva colpito perchè finalmente Hollywood si occupava del quotidiano delle classi operaie in modo realistico a ricordare i tempi gloriosi del cinema in bianco e nero come Furore sulla grande crisi del 1929 in cui si descriveva una realtà desolante in maniera nuda e cruda  dalla quale comunque il Paese si è risollevato.
Perchè non sempre tutto è perduto. L'importante è non arrendersi cercando sempre una via d'uscita che non sia quella che apre le porte in Paradiso.
Il film di Gian Maria Volontè per esempio era troppo esagitato facendo dell'operaio un martire come vittima sacrificale, piuttosto che un lavoratore conscio della propria importanza in un contesto lavorativo. Perchè senza gli operai gli imprenditori non esisterebbero.
Sally Field è l'emblema dell'operaia sull'orlo della sconfitta che, nel momento in cui diventa conscia del  valore insito nella forza del suo carattere e capacità a combattere quanto un uomo, alza la testa diventando il capo carismatico dell'impresa, portando a casa diritti civili “in busta paga”.

Ma si parla degli anni 70, gli anni di piombo per gli Italiani, e molti diritti sono stati acquisiti anche “grazie” (sembra un paradosso ma questo va detto) a lotte estremiste, per cui al giorno d'oggi quando si parla di sciopero si dovrebbe andare con i piedi di piombo per non rischiare di perdere quelli acquisiti, articolo 18 in primis con a seguire settimana corta. Le riforme sono necessarie stante la grande concorrenza dei Paesi poveri che battono quelli ricchi a colpi di salario basso e turni da schiavi, per cui sarebbe più utile e necessario mettersi intorno ad un tavolo per discutere e trattare.
“Coi sindacati non ci parlo” dice Renzi inducendo la Camusso e Landini  ad inscenare una rivolta con scioperi ad oltranza che in questo momento in cui occorre tirare la carretta, non fanno che danneggiare il Paese. Ma se Renzi persiste in questo suo caparbio rifiuto a trattare con i sindacati sicuramente a proseguire con i piedi di piombo il suo mandato, dovrà essere lui se non vuole che “gli anni di piombo degli anni 70” tornino in auge con le famiglie in testa che La Leopolda gliela danno nei denti a smentire la serafica Maria Elena Boschi quando ha raccontato da  Fabio Fazio quasi fosse in estasi, quante famiglie nonchè uomini e donne fossero radunati al congresso del PD!
Da-da-da.dadà...Sì a dar via il ciapi. Questo è il rischio.



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