martedì 14 aprile 2015

HILLARY CLINTON PUNTA ALLA PRESIDENZA. ATTENZIONE AMERICA

 
Hillary Clinton è scesa in campo per candidarsi alle primarie del Partito Democratico. Quello stesso partito che ha tanto difeso anche quando era uscita dallo staff di Obama facendo un passo indietro nel prendersi la responsabilità (ma non la colpa) dell'attacco dell'11 settembre 2012 al consolato Statunitense a Bengasi in Libia dove vennero uccisi l'ambasciatore e altri tre americani
Il Partito prima di tutto perchè l'ideologia è più forte dell'idea che si era fatta di Obama e Michelle: una coppia nera nera che avevano silurato i Clinton perchè facevano loro ombra.
Hillary nel corso della sua carriera politica ha dovuto ingoiare molti rospi e ormai arrivata alla terza età si è accorta di aver trovato in Bill il suo principe. L'unico che volenti o nolenti ha sempre creduto in lei come grande animale politico.

Dopo tanti tentennamenti e delusioni ora Hillary è scesa nuovamente in campo con una strategia che oltre a rinfrescare il look ha puntato sulla famiglia unita “Perchè se la Famiglia è forte anche l'America sarà forte”.
Minoranze di colore, gay giovani anziani e tutto quanto fa problematica di una vita quotidiana vissuta fra le pareti domestiche chiusa fra quelle mura con tanti mutui e bollette da pagare: insomma la famiglia con tutti gli affetti correlati, che siano etero od omo, rinsaldati. Uniti si vince. Hillary fa quadrato con la sua famiglia: i nonni la figlia Chelsea e il nipotino nuovo arrivato.

Con la famiglia non si sbaglia mai e questo dovrebbe essere una strategia valida per vincere. Del resto anche Margaret Tatcher l'aveva fortemente sostenuta quando parlava dello Stato dicendo che in primo luogo ci sono le famiglie. Non la famiglia che poteva essere intesa come quella Reale. Sì perchè quando uno parla di famiglia è sempre riferita alla sua. Le famiglie sono l'insieme di tanti nuclei ivi compresi quelli delle famiglie allargate che per esempio in America sono forse la maggioranza. E qui che Hillary sta facendo acqua.
Più che alle famiglie sembra che si sia ispirata alle grandi dinastie, come quella dei Kennedy in primis alla quale Bill Clinton non ha mai nascosto di ispirarsi mentre la dinastia dei Bush sta incalzando per tornare ancora alla Casa Bianca.

Se Hillary è scesa in campo vuol dire che i sondaggi sono positivi  ma quello che ci si chiede come mai, sia stata clamorosamente sconfitta in gara con Obama. Perchè lui era il nuovo che faceva sognare mentre Hillary con le sue rughe e l'apporto di un marito importante non dava garanzie di solidità come se si appoggiasse a lui per vincere, male interpretando invece il suo messaggio di famiglia nel bene e nel male sempre unita. Forse questo messaggio gli americani sono pronti a recepirlo assurgendo questa vecchia signora a grande matriarca, piuttosto che Presidente, così come rappresentate da Angela Merkel in Europa e la Regina Elisabetta nel Regno Unito: vecchie signore solide e di carattere fermo che danno un senso di stablità ai loro Paesi.
Insomma Hillary gioca in difesa dei valori della famiglia unita cambiando il linguaggio della comunicazione perchè anche nella prima candidatura si era proposta come  madre protettiva che risponde ad un attacco sulla telefonica linea rossa ma con un titolo molto inquietante “ Attenzione America”
L'attenzione invece era stata tutta rivolta verso Obama sostenuto anche dai media Europei che sapendo poco o nulla della politica americana hanno fatto prendere una cantonata agli Americani, soprattutto alle minoranze che pensavano di averlo dalla loro parte quando invece la famiglia Obama si è rivelata molto attenta al fashion, al mondo delle star e all'orto bio per mantenere la linea. Se il fondo schiena di Michelle ne aveva bisogno, gli americani avevano bisogno di riforme serie.
E' curioso che la sanità, per prima introdotta da Hillary, non sia nel suo programma come una delle priorità da completare favorendo invece la banalità del quotidiano con quieto vivere. Persino l'ambientalismo è stato trascurato nel programma anche se Hillary si era molto attivata in tal senso perorando la causa promossa da Leonardo Di Caprio su questo tema, per lui tanto importante da indurlo a lasciare momentaneamente il cinema.

Hillary è una donna ferita per cui sembra un filo ripiegata su sé stessa e sulla sua famiglia ma sicuramente una volta eletta sfodererà tutta la grinta con la quale ha saputo brillantemente affiancare Bill quando era Presidente segnando uno dei momenti di più grande benessere che avesse attraversato l'America.
Più che una casalinga è sempre stata una grande amministratrice tanto che il suo matrimonio era stato etichettato come Premiata Ditta.
Se lo slogan Più Forte è la Famiglia più Forte sarà L'America sembra di averlo già sentito con Più forte sarà la mia Azienda più Forte sarà l'Italia con a seguire clamorosa sconfitta (per l'Italia)
Hillary ha comunque capito che per vincere, come tutte le donne deve proporsi umilmente a testa bassa come regina del focolare domestico. E questo per le donne rappresenta già un'altra sconfitta.
Due sconfitte faranno una vincente per fondare questa nuova dinastia americana a nome Clinton?
Attenzione America! Vabbè, dovendo scegliere, sempre meglio di quella dei Bush


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