mercoledì 15 aprile 2015

IL REGIO A TUTTA DANZA CONTEMPORANEA

Uno due tre quattro...In alto le braccia, e poi arquate. Gamba levata incrocio. Kaské. Criminal tango?

No. La danza contemporanea è rigidità assoluta. Così come l'abbiamo vista nel duetto Alessandra Ferri ed Herman Cornejo.
Lei non più giovanissima ma ancora agile e scattante nel fisico di una ragazza adolescente si muove in sincrono alle movenze di lui che nonostante il nome Latino di sangue caliente ha ben poco.
La tecnica è perfetta, fin troppo tanto che mancano le emozioni.
Le coreografie a livello ginnico non aiutano nemmeno alla fine quando lei si attacca in un bacio piroettante più da fenomeno circense che di danza classica.

Tolte le punte le esibizioni sono tutte rigorosamente a piedi nudi con salti acrobatici piroette e pas de deux perfettamente asimmetrici.
Piace la danza contemporanea? Insomma. Guardando gli spettatori in sala la domanda sorge spontanea perchè i visi non sono proprio attenti con molti spettatori intenti a manovrare lo smart per immortalare una sequenza e poter dire agli amici, io c'ero. Molto chic! Sì ma non c'è l'incanto della danza classica col balletto sulle punte del quale, c'è poco da dire, si sente la mancanza.
Un po' come l'Opera allestita secondo la tradizione degli antichi fasti.
Ma bisogna guardare avanti nel quale forse è impensabile un futuro ancora sulle punte perchè comporta grandi sacrifici che vanno oltre un allenamento da ginnasti.

Quest'anno il repertorio è molto vasto con Guest Star La Fondazione della Danza Aterballetto (con Sentieri Vertigo e Rain Dogs nonchè Don Quixote de La Mancha) che negli anni passati ha avuto molto successo con Certe Notti su musiche di Ligabue dove il connubio danza classica e hip hop si sposava felicemente.
Perchè il segreto di uno spettacolo avvincente di danza, contemporanea o classica, è sempre racchiuso nella musica che accompagna le movenze danzando con i ballerini.
Infatti l'idea geniale è proprio in questo Trio Concert Dance dove la coppia “maschio e femmina” in perfetto sincrono a rappresentare l'androgino (l'eterno ritorno di Odile e Odette) danza insieme alla musica a rendere divina la performance
                       
Le musiche sono di un lirismo raffinato esaltate al pianoforte da Bruce Levinston che vanno da Sebastian Bach, Frederic Chopin, Philip Glass, Gyorgi Ligeti, Mozart, Eric Sati e Domenico Scarlatti con i solisti dell'Opera Italiana al violino, viola e violoncello: un concerto con alcuni brani che hanno fatto da intermezzo galvanizzando la platea che ha ascoltato in religioso silenzio.
L'evento Parma Danza si spalma per tutto il mese di aprile fino al 9 maggio che chiude con il Lago dei Cigni, Balletto Classico  dell'Opera di Kiev tutto sulle punte a confrontarsi con il Canto del Cigno del Balletto di Roma con una rivisitazione alla  Matthew Bourne's Swuan Lake presentata agli Arcimboldi di Milano questa Primavera.


  https://www.youtube.com/watch?v=C5BSyJ_vlHo#t=60

Grande attesa per Carolyn Carson che ritorna a Parma dopo lo spettacolo EAU e molta curiosità per Tosca e Traviata della Compagnia Artemis di Monica Casadei e l'Eoliene in Circo coreografico.
E grandi applausi per tutti perchè comunque vada, dietro ogni performance di danza c'è sempre un grande lavoro di ricerca per nuove forme di allestimento e molto allenamento fisico. L'importante come detto sopra è scegliere la musica a dare il ritmo per tenere il passo tra lirismo o sensualità carnale.

Nessun commento:

Posta un commento