martedì 11 giugno 2013

BEPPE GRILLO TE LO DO’ IO…


    Sul Corriere di Lunedì c’era un articolo di Ernesto Galli Della Loggia che descriveva molto bene il ruolo di Beppe Grillo come figura carismatica del Movimento Cinque Stelle, paragonandolo e contrapponendolo ad Umberto Bossi con la Lega.
Insomma entrambi tutto chiacchiere ma niente distintivo perché un conto è parlare seducendo le masse un altro è governare.
Il potere logora chi non ce l’ha. Ed infatti Bossi gli ha preso un colpo e Grillo Idem.
Josefa Idem infatti è stata presa da lui nel mirino per un affondo sulle sue capacità di governare avendo sempre remato in canotto. Era meglio la Gabanelli tanto che Grillo l’aveva perfino raccomandata come Presidente mangiandosi subito la parola una volta che la Milena gli ha fatto i conti in tasca. Per non parlare della Laura Boldrin, Presidente della Camera e capo delle quote rosa in parlamento dove c’è un odor maleodorante.




Troppe donne d’eta e non solo,  che dovrebbero stare invece a casa a fare la calzetta mangiandosi così un’altra volta la parola dicendo che in Parlamento ci volevano donne casalinghe, madri di famiglia e mogli esemplari: Dio-Grillo Patria e Famiglia. Che fosse in odor di potere fascista c’è stato più di un sospetto. Che l’ascesa al potere sia in fase calante c’è la certezza.
“E’ un bonaccione da chiacchiere in Piazza ad attirar le masse”. Un grillino fanatico, al seguito di Grillo in Piazza Garibaldi, ha lanciato questa battuta dai Portici del Grano. Lapidaria, perché detta da un grillino è stata una sentenza.
A Parma il Movimento 5 Stelle ha vinto perché ha portato avanti la battaglia dell’Inceneritore che Grillo aveva cavalcato come priorità assoluta di questa Città con la sua dialettica convincente ed appassionata.
Assolutamente sincera e veritiera perché il bello di Grillo è quello di saper parlare al cuore della gente esternando tutto quello che il popolo pensa.


Arrivato a Roma, partendo da Genova e passando dallo Stretto di Messina per approdare in Friuli in Barca a Vela con occhialini a specchio, si è però perso nel quadrilatero della moda facendo sfilare Grillini in abiti casual, mettendosi in giacca e cravatta e riproponendo lo show che tanto l’aveva portato al successo in Rai: Te lo Dò io… Il Parlamento. Un modo di dire ma non di fare. Perché di mezzo c’è sempre il mare con la Politica che sa navigare molto più di Grillo. La Politica sa navigare?  Rodotà è un vecchio bacucco. Colpito e affondato pure lui. “Per navigare rivoluzionando il sistema si va a piedi, camminando sulle acque”
No Beppe Grillo, novello Gesù è andato a nuoto. E allora, colpito e affondato.
A piedi, a piedi….doveva andare a piedi, mica a nuoto o col Camper a far Campari.
Doveva andare col PD per tentar di Governare. Invece ha preferito continuare a fare gli show Te Lo Dò Io Il talk Show In TV, Te lo Dò io il Parlamento, Te Lo Dò io il Magistrato, Te Lo Dò io il Grillo, Te Lo Do io…
No grazie, gli Italiani danno segni di stanchezza non solo della Politica ma anche delle chiacchiere da Bar Sport e Piazzate da Mani Pulite.
Già, mani pulite, Te lo dò io l’IMU. Ecco quello a Di Pietro, dopo l’inchiesta Gabanelli, e all’Italia dei Valori Immobiliari l’IMU  lo doveva lasciare. Invece ha lasciato Di Pietro per dare posto al Movimento Cinque Stelle. Te lo dò io… In tanti ci hanno creduto e l’hanno preso.
             




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