martedì 4 giugno 2013

CHIRURGIA A TUTTO SPLATTER






AGGIORNAMENTI POST RITA GUANDALINI





   Home page                 















 I ferri del chirurgo sono le nuove armi di incisione che fanno salire l’audience: ad effetto seduzione quelle di chirurgia plastica e a combattere il male per quelle in sala operatoria.
L’una e l’altra sembrava che avessero fatto il loro tempo scemando l’interesse per queste pratiche dopo tanti format in cui si cambiavano i connotati in diretta, o tanti serial di Dr.House e Grey’s Anatomy o molte altre serie Tv in varie location Pronto Soccorso.
Invece il filone d’oro è stato ritrovato con i ferri chirurgici in mano al mostro macellaio di turno che infierisce sulle vittime nei film Horror con colpi di bisturi usati come una sorta di Zorro colpendo con tanti punitivi zac zac per lasciare il segno sulla pelle tagliando sadicamente parti anatomiche.



L’America ha da sempre detenuto il primato degli splatters, ma anche in Italia un regista come Dario Argento ha dato un notevole contributo al genere. Ultimamente si è fatto conoscere anche il regista Federico Zampaglione, compagno di Claudia Gerini colpendo con il film Shadow con una sceneggiatura originale in un ambiente molto suggestivo come le montagne d’Europa nel quale scorrazzare in Mountain Bike.





Una corsa in bicicletta effettuata di ritorno dalla Guerra in Iraq nel quale il protagonista fa degli incontri piacevoli con una ragazza (Angeline) anche lei amante della bici che si traducono poi in fughe da cacciatori per finire a rifugiarsi insieme in un antrone degli orrori dove vengono effettuate torture di ogni genere.
Zampaglione ci riprova con Tulpa, uno splatter-porno-chic ambientato a Roma negli ambienti dei locali notturni nei quali si muovono personaggi in cerca di emozioni trasgressive sado-maso.
E’ una Roma, ben lontana dallo smalto della Dolce Vita, nella quali i Romani sono degenerati con una vita notturna inquietante  animata da personaggi in cerca di ogni fra rituali satanici e colpi di bisturi assassini come una sorta di Eyes Wide Shute.





La protagonista è Claudia Gerini l’attrice più eclettica del cinema italiano perché, dopo essere esplosa con Viaggi di Nozze nel mitico ruolo di Jessica in coppia con Ivano (Carlo Verdone), ha saputo entrare con credibilità in ruoli drammatici sia al cinema con una memorabile interpretazione in Non Ti Muovere nel quale si confrontava con la bravissima Penelope Cruz, che in TV nella fiction Francesca e Nunziatina con Sophia Loren la quale si vociferava allora fosse stata mossa un tantino da gelosia verso l’interpretazione della Gerini risultata più spontanea ed accattivante rispetto a quella di maniera, alla napoletana, della Loren.
Ma la prova che ogni grande attrice deve superare è quella del film Horror che molte star Hollywodiane affrontano anche all’apice della carriera ma in corsa all’Oscar, come Jennifer Lawrence sugli schermi con House at the End of Street un film genere Non Aprite quella Porta lo splatter al quale si è ispirato anche Zampaglione con il film Shadow cercando il salto di qualità con questo nuovo lavoro Tulpa, , avendolo ambientato in locali di lusso, belle donne e sesso sado-maso in coppia o in gruppo.



Insomma un porno-chic e choc con morti a sorpresa perché la protagonista che si mette ad indagare di persona sui delitti entra in una spirale di orrore inimmaginabile. Immaginando però che il film sia interessante come Shadow non ci resta che andarlo a vedere.
                     
                       

                   

Nessun commento:

Posta un commento