giovedì 20 giugno 2013

NATALIE WOOD LA GIULIETTA DEGLI ANNI 50


In questi giorni ha fatto scalpore la notizia della morte di Natalie Wood che sarebbe stata invischiata in un triangolo amoroso che la vedeva divisa fra il marito Robert Wagner  e l’interprete de Il Cacciatore Christophen Walker.   Un  nuovo testimone avrebbe fatto rivelazioni facendo cadere i sospetti sul marito perchè dopo la morte della diva aveva trovato finalmente il successo anche lui con il serial Tv Cuore e Batticuore.


Se il giallo è tutto da dimostrare, la certezza è che Natalie Wood ha rappresentato la tipologia della Gioventù Bruciata  che stava mordendo il freno nei primi anni 50 a ritmo di Rock and Roll. Ed è con questo ritmo che l’America ha cominciato ad imperversare esportando films con Elvis Presley e un musical rimasto memorabile: West Side Story con Natalie Wood come protagonista la cui storia si ispirava a quella di Giulietta e Romeo.
La Wood era l’interprete ideale per incarnare i conflitti generazionali delle adolescenti alle prese con la scuola e la famiglia facendo sognare con le sue performances molto intense e drammatiche di ragazzina piena di ardore.
Che esternava negli approcci con i i suoi coetanei senza remore ed alcun pudore tanto da venire sempre tacciata come una poco di buono sia in famiglia che nella società. Insomma un’incompresa perchè troppo scalpitante rispetto alle sue coetanee e dunque facile vittima delle sue passioni per i giovani stalloni come in Splendore nell’Erba con Warren Beatty.


Il quale, stallone era anche nella realtà perché delle sue cavalcate a tempo perso hanno usufruito tutte le star dai tempi di Natalie fino agli anni novanta quando da vecchio e attempato è stato impalmato da Anne Boening che ne ha fatto un pantofolaio. La meritata fine di tutti i tombeaur des femmes.
Se Natalie Wood era nella parte in West Side Story come adolescente piena di ardore e determinazione da coinvolgere il suo Romeo fino all’eternità, così come riportato nella tragedia di Verona di William Shakespeare, in Splendore nell’Erba  la Giulietta dell’America Anni Cinquanta doveva confrontarsi con un Romeo bulletto anziché no, che si lasciava trascinare dagli amici e dalla società nell’allontanarsi da lei perché troppo diversa dalle altre, facendola così impazzire.
Ma non abbastanza per ritornare in sé dopo un percorso artistico fra corsi di ceramiche deqoupage o torte al cioccolato come si converrebbe ancora oggi ad una brava ragazza prossima casalinga disperata.
Non è questo il punto perché resta sempre da risolvere il giallo della morte di Natalie Wood la quale fa invece sorgere un altro sospetto, e cioè che la sua riesumazione voglia servire come battage pubblicitario di qualche remake di West Side Story. Non c’è niente che tiri di più di un episodio di cronaca nera per promuovere un evento.

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