mercoledì 17 settembre 2014

LE DONNE CHE HANNO CAMBIATO LA STORIA


L’Altra Donna del Re è l’ultimo film sulla saga dei Tudor, interpretato da Natalie Portman e Scarlett Johansson nella parte rispettivamente di Anna e Maria Bolena.
Una storia cupa e tragica difficilmente collocabile ai giorni nostri, come invece è stato scritto in varie recensioni, anche locali, in cui si paragonavano le due sorelle a una sorta di veline che partivano all’assalto della Corte del Re (caimano e non solo). Non siamo d’accordo: lo spettacolino è una cosa, il potere un’altra.



Le Bolena erano due ragazze manovrate dagli uomini di famiglia per ottenere privilegi e casati.
Le veline sono invece spesso ragazze determinate e libere che agiscono anche contro il volere dei genitori. Insomma due percorsi che emettono in risalto la forza delle prime, spinte da un sano desiderio di sposarsi, o meglio accasarsi, e far famiglia (secondo il modello della loro madre, la sempre brava Kristine Scott Thomas la quale, nonostante l’alto rango da cui proveniva, aveva sposato per amore un uomo di origini modeste ma di indole fin troppo ambiziosa) e la leggerezza delle seconde, mosse dal desiderio di soddisfare in primis la vanità e la voglia di successo.
Maria e Anna alla Corte del Re EnricoVIII (Eric Bana)   si sono susseguite nel suo letto dapprima come rivali, e poi come ritrovate sorelle carnali complici e solidali in uno scenario che sono riuscite a stravolgere per questa loro caparbietà di volersi sposare.
Anche un Re se occorreva, anche se era già sposato. Catapultate per forza alla Corte d’Inghilterra, una delle due doveva riuscire dell’intento.
 E’ toccato ad Anna, la più forte, la più dura, la più volitiva. Primogenita di nascita e regina per DNA: predestinata a un Re altrettanto forte e prepotente: era scritto non c’è dubbio.   E per fare coppia legittima dovevano provocare un sisma e sovvertire il sistema, e loro come una coppia diabolica non hanno esitato a farlo.
Ma la forza bruta della passione di lui ha bruciato tutto facendo tabula rasa di tutte le donne passate nel suo letto come altrettante “legittime” consorti. Tutte, tranne Maria  che non aveva sposato e gli aveva dato un figlio maschio.
La forza di Anna ha lasciato un frutto di nome Elizabeth, rifiutata dal padre perché femmina e dunque non riconosciuta come erede. Sappiamo tutti com’è finita: Elizabeth diventerà Regina d’Inghilterra regnando splendidamente per oltre 40 anni. Non dopo aver fatto, a sua volta, tabula rasa di nemici, sorellastre e amanti scegliendo di dedicarsi esclusivamente al suo popolo, cattolici e protestanti indistintamente.
Una donna che ha segnato la storia come grande Regina non poteva essere originata da una semplice velina. Diciamolo, smutandata sì, ma velina no.
Non si può fare di ogni spettacolino un fascio alla Corte di Inghilterra.

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