lunedì 8 settembre 2014

TUTTE LE DONNE DEL RE

 In questa lunga estate piovosa che ha indotto molti a rinunciare alle vacanze o ad interromperle bruscamente per tornare in città dove sono stati disertati anche gli eventi cine all'aperto, le preferenze degli italiani sono andate alla Tv incollata davanti a Via Col Vento anche se visto e rivisto che ha registrato un boom di ascolti.
Ma il più accattivante è stato il serial dei Tudors tramesso in replica su Canale 5 in seconda serata che è stata una gioia per gli occhi nell'ammirare costumi e scenografie davvero fastose e costumi curati su bozzetti storici con qualche omissione come le famose cuffiette, un must dell'epoca, sostituite da acconciature ingioiellate giusto per dare un tocco di lussuosità sfrenata mixata a lussuria.
I gioielli in particolare catalizzavano l'attenzione posati graziosamente sui decolleté o in testa alle varie regine che si sono susseguite alla Corte di Enrico VIII interpretato da Jonathan Rhys Meyers affiancato dal fedelissimo Charles Brandon interpretato da Henry Cavill. 

Bravi ed accentratori tutti e due che hanno comunque lasciato un po' di spazio alle mogli che si sono susseguite per affascinare il Re.
Il quale si lasciava sedurre non tanto dalla bellezza quanto dall'abilità di saper giocare, a carte in primis aprendole a ventaglio davanti a lui, graziosamente come si conviene a una dama che ambisca a diventare d'alto rango, facendo le moine tra una puntata e l'altra mentre lui allungava il piedino sotto al tavolo prima di portarla al trono.
Chi è fortunato in amore non giochi a carte. Infatti tutti a Corte avevano le corna anche se portate con molta dignità. Corna che poi regolarmente venivano posate sul ceppo per il taglio della testa specie se le carte oltre a giocarle le sapevano anche leggere come Anna Bolena accusata di stregoneria.
Tutti gli interpreti sono belli e affascinanti anche se la storia ci ha tramandato ben altre immagini con un Enrico grasso e la faccia da maiale, mentre le regine della Storia erano tutte bruttine alcune anche col viso deturpato dal vaiolo non avendo ancora scoperto la chirurgia estetica.

A tutte comunque sono state dedicate varie puntate per approfondire il loro operato sia sul trono che in camera da letto dove spesso annoiavano il Re afflitto dalla gotta e dal diabete. Il quale con le gambe piene di piaghe non sempre ce la faceva per cui le regine dopo i primi giorni di luna di miele erano relegate nelle loro stanze dove si giocavano le carte vinte al gioco con il Re che  puntualmente attraverso le solite soffiate si arrabbiava di brutto mandandole al patibolo. La cattiva sorta del patibolo era toccata ad Anna Bolena, ingiustamente accusata perchè troppo intelligente per cadere nella trappola del tradimento, e a Catherine Howard che invece era giovanissima incosciente e sconsiderata sopravvalutando i favori che il Re le riservava.

Il suo ruolo  è stato comunque quello più intrigante non solo per la giovane età ma anche per aver saputo dare quel tocco di frizzante che mancava alla Corte dei Tudors. L'interprete è Tamzin Merchant un'attrice inglese non bellissima ma molto espressiva che ha saputo tratteggiare al meglio il carattere capriccioso leggero e svaporato di una ragazzina assurta al ruolo di Regina numero cinque che si era montata la testa tanto da sfidare la figlia del Re diventata poi Maria la Sanguinaria (Sarah Bolger). 
A differenza invece di Anne di Clèves, quarta Regina, curiosamente interpretata dalla cantante Joss Stone che, nonostante  non piacesse al Re, aveva intrecciato proprio per questo una fitta rete di amicizie femminili facendo buon viso a quella cattiva sorte che l'aveva fatta scadere da Regina ripudiata a Dama di Corte seppur godendo di ampia libertà con un consistente appannaggio. Infatti sapeva giocare benissimo a carte e per questo era riuscita a mantenere i favori del Re, suo ex marito.
Ingoiato il rospo del ripudio Anne de Clèves si faceva amica della Regina Catherine Howard (anche se questa le aveva soffiato il trono seducendo il re non tanto con il ventaglio delle carte quanto con quello di apertura delle gambe) la quale le faceva onore invitandola a ballare durante le feste di natale in una danza lesbo-chic che lasciava indifferente il Re lasciandole comunque libere di fare i loro giochi di donne.
Giochi spietati fra sorrisi sgambetti spiate e intrighi al veleno che non disdegnavano l'invio a  tortura e forca. Donne spietate quanto gli uomini perchè solo così potevano sopravvivere: come Regine o come serve indifferentemente.

Quello dei Tudors  è un trono insanguinato come pochi ma ne era valsa la pena per arrivare ad un lungo periodo di pace e benessere con la Regina Elisabetta I. La quale si sa non volle mai sposarsi secondo gli storici ufficiali mentre in realtà i docu descrivono la Regina single afflitta da una pelle deturpata dal vaiolo. Esattamente come quella di Anne de Clèves la quale non si è mai sposata dopo il ripudio del Re. Nel serial o nei film sui Tudors questi piccoli difetti vengono tenuti nascosti presentando le regine sempre bellissime e patinate. Un po' come si fa oggi con i fotoshop o i filtri Tv sulle Star che vengono messe sul piedistallo a pelle legivata e perfetta quando invece è rugosa e piena di imperfezioni. Questo per dire che il mondo dei Reali e delle Star è l'oppio dei popoli perchè li fa sognare.
Poi vabbè c'è lo storico che fa la solita pernacchia a rompere l'incanto. L'importante che non lo faccia solo verso le donne perchè allora scatta la molestia tipica del  mascolo burino per cui su Enrico ottavo ci sta una pernacchia di rimando e sull'interprete Jonathan Rhys Meyers pure perchè il labbro gonfio a canotto è ridicolo esattamente come quello di una star rifatta.  Il massimo del fascino è tutto di Henry Cavill.




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