venerdì 11 settembre 2015

COLIN FIRTH TIMIDAMENTE SUPERSEXY


Perchè Colin Firth? Perchè non sbaglia un film. Timido elegante l'aria aristocratica in realtà poi si rivela un grande amatore, robusto nel maneggiare armi in pugno(L'ultima Legione) e virilmente indaffarato nel maneggiare partner. Dicono di lui che tutte si innamorino. Lo spazio di un film naturalmente perchè poi lui si defila per tornare fra le braccia di una moglie che, udite udite, è l'Italiana Livia Giuggiolo che lo aspetta pazientemente nella loro casa in Toscana.
Lui è come lo si vede al cinema discreto e timido ma sotto sotto molto partecipativo passando dalla nobildonna alla servetta con lo stesso entusiasmo spumeggiante.
Tanti film sono passati nel corso della sua carriera fino ad arrivare al Diario di Bridget Jones che lo assurgeva a sex symbol molto british, di grande aplomb in apparenza ma molto vivace nella sostanza tanto da innamorarsi dopo varie avventure boccaccesche di una grassotella come Bridget che lo attizzava con mutande extra large animalier.
Più commoner di così non si poteva ma lui c'era abituato già di suo.








Infatti da bambino fino all'età di 11 anni aveva vissuto in Nigeria con il padre insegnante crescendo insieme ai bambini e bambine di colore molto precoci in tutti i campi della vita, quelli terra a terra con sesso in primis.
Senza tabù né remore Colin Firth si è poi trasferito in America a contatto di una cultura completamente diversa e discriminatoria verso le minoranze nere con le quali lui invece era cresciuto. Una scuola che lo aveva forgiato come quel grande attore che poi è diventato calzando a pennello tutti i ruoli con grande credibilità dal seduttore al sedotto passando per l'esperienza omosex con il film di Tom Ford A Singlel Man con il quale ha vinto la coppa Volpi a Venezia per la sua interpretazione molto sofferta e di grande credibilità nel quale era affiancato da Matthew Goode e una strepitosa Julianne Moore con la quale inscenava un  twist divertente ma triste come una sorta di canto del cigno prima di andare a morire.




Altro premio, e questa volta Oscar nel 2010 con Il Discorso del Re nei panni di Giorgio VI che vince la balbuzie grazie alla pazienza di un grande professore supportata dall'amorevole compagna, futura Regina madre della Regina Elisabetta II, che lo sostiene con la sua forza di carattere.
La stessa che poi ha esternato in Guerra restando con il suo popolo Inglese ad affrontare i bombardamenti nazisti.
Raggiunta la stabilità professionale in età matura col capello sale pepe è diventato a tutti gli effetti il sex symbol Inglese d'eccellenza surclassando il mito di Bond, un po' in declino con Daniel Craig non tanto per lui come attore quanto per il personaggio di spia-agente-lupo-solitario ormai sorpassato nel lavoro sporco da haker terroristi al servizio dei Governi, Isis incluso.

Infatti il suo ultimo film è proprio incentrato su un agente (dei fumetti) dai superpoteri Kingsman che ingaggia ragazzi molto svegli da addestrare per la solita lotta contro il male sul web (spionaggio industriale e quant'altro) nel quale a capeggiare c'è un vecchio Michael Caine di Ipcress memoria che molto assomiglia nell'aplomb tutto british a Colin Firth.
Pugno di ferro e sguardo di velluto Colin Firth procede dritto mostrando tutti quei muscoli che si intuivano quando baciava appassionatamente le sue partner per poi girarsi verso un'altra e poi un'altra ancora innamorandosi di tutte e tutti.



Grande amatore timido ma supersexy  non poteva che approdare nelle fila degli agenti speciali supercauzzuti dai quali tutti gli attori inglesi, ma proprio tutti sono passati perchè intrisi di quell'aura fascinosa che fa cader le platee ai loro piedi. Basta che facciano vedere la pistola, perchè è sempre lì il segreto di un agente che per la prima volta Colin Firth impersona impugnandola alternando prima un pugno e poi lo sparo.
Quanto basta per stendere ancora una volta tutte le sue fans.

 Il film ha una trama un po' complessa ma questa è un'altra storia perchè più che il film interessa Colin Firth come succede con tutte le grandi star: qualunque film girino fanno sempre da richiamo al botteghino non avendo più nulla da dimostrare perchè per loro gli esami son finiti per cui lavorano solo per il gusto di divertirsi.
Finchè box office regga insieme ai muscoli facciali in movimento perchè col botulino che anche tanti attori hanno adottato non c'è pistola che tenga. Il fascino di Colin Firth si mantiene ancora saldo perchè più invecchia e più diventa affascinante: da timidamente supersexy a cazzuto ma senza mai passar per testa di cazzo.


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