venerdì 25 settembre 2015

PENNY DREADFUR VAMPIRISMO AL MICROSCOPIO

 I film ui vampiri dopo la chiusura della saga Twilight hanno perso interesse portando alla luce (si fa per dire) tutte quelle serie vampiresche classiche che Tv e cinema ripropongono puntualmente d'estate come cult movie.
Ci sono film che trattato il tema cercando di dare motivazioni logichee o scientifiche  a giustificare un comportamento di creature diaboliche che suscitano paura e orrore intriso di un certo fascino.
L'ultimo di questi lo troviamo nella serie Penny Dreadfur che vede il ritorno di Eva Green ormai specializzata in ruoli stregoneschi a sguardo torvo.



Non è mai stata una bellezza solare Eva Green anche se ha recitato nuda in The Dreamers o sotto il sole cocente del deserto in Le Crociate riuscendo ad impalmare anche uno come James Bond che l'anello al dito non l'aveva mai messo se non con lei, nel ruolo di Vesper.

Traditrice come una Bond Girl bella e cattiva. Infatti è passata alla storia perchè di quelle buone solo di Ursula Andress è rimasta traccia.
Dopo il ruolo di Morgana, anche qui molto nuda,  in Camelot serie televisiva non ancora approdata nei canali del digitale più frequentati, e quello della crudele Persiana dell'Alba di un Impero, l'aspettava al varco solo il ruolo della demonica posseduta e dell'invasata isterica.
Scientificamente parlando sempre un buon soggetto per sperimentazioni junghiane con torture in acqua gelida per calmare i bollenti spiriti in location  basso ventre.

Ma non è di lei che vogliamo parlare perchè se proprio c'è qualcuno che emerge dal cast di questa serie è Josh Chandler il poliziotto di Dahlia Nera che come in questo film noir dà un'interpretazione convincente.
Anche lui con l'occhio tenebroso, la fronte bassa e ammantato di quell'aura accattivante di forza bruta in mens ambigua, galvanizza l'attenzione per la sua bellezza al di là di ogni ragionevole schifiltosità perchè vedere un uomo che bacia la sua donna dopo aver vomitato sangue sul suo petto è cosa abbastanza inconsueta. Infatti alla fine si rileverà un uomo lupo.


La serie è molto avvincente e credibile anche perchè curata nell'ambientazione degli interni delle case.
La curiosità però è la ricostruzione di un Teatro con i palchi grandi  open-air e l'angolo del Pub per andare a farsi un whiscky durante l'intervallo nel quale accedono anche signore sole (Eva Green) senza dare scandalo.
Ma la ricostruzione più sorprendente e geniale è quella dietro le quinte con il maneggiar delle corde sali scendi per far entrare in scena le belle creature mentre dalle botole salgono in ascensore i mostri.
Il tutto ritmato in sincrono con i versi recitati dagli attori uniti con gli artefizi degli addetti ai lavori in un ensemble spettacolare e splatter di grande effetto.



Insomma una regia molto curata in ogni particolare che galvanizza l'attenzione dalla prima scena all'ultima anche se supportata da una trama piuttosto complicata che comunque non è tanto importante perchè a sorprendere sono i colpi di scena e gli effetti speciali splatter che come da copione horror danno la scossa riuscendo a tenere desta l'attenzione fino a tarda notte.
Altro interprete della serie è Timoty Dalton che se  un tempo era bellissimo  ora a mezza età con barba e capello sale e pepe è ancora piacente ma non abbastanza affascinante esattamente come è sempre stato.+
Dimenticato nel ruolo di 007 è comunque stato invece convincente in quello di Heathcliff in Cime Tempestose perchè più tipo da Brughiera con passioni terra terra e un bourbon da scolarsi davanti ad un caminetto, piuttosto che tipo  da tavola da gioco,  pistola in pugno e Don Perignon oh, pardon Heineken da bere a  garganella.

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