domenica 20 settembre 2015

LA 7 HA CANCELLATO MISS ITALIA

Qualcuno si ricorda il nome delle Miss Italia 2013 e 2014? E soprattutto qualcuno si ricorda quell’edizione su La 7?  Ad ogni domanda c’è sempre una risposta.
Miss Italia è stata sradicata dalla sua terra d’origine, quella location Salsomaggiore dove le miss sono nate subito dopo la guerra. Un ritorno alla vita che aveva partecipato con il boom della 500 a dare all’italia un’immagine di bellezza e benessere. Un mix esaltato dall’apporto pubblicitario della Tv sempre in prima linea con la famiglia Agnelli e tutto quanto fa imprenditoria made in Italy esaltando la bellezza del nostro territorio con l’evento Miss Italia portato su Rai Uno che catalizzava l’attenzione del Paese alla pari di S.Remo.


Lo spettacolo è sempre stato seguitissimo cominciando a languire ultimamente per le troppo puntate dedicate alle miss in una sorta di reality-talent del nulla perchè  le ragazze in gambissime erano tutte uguali. La bellezza sarà pure un talento ma quando è a "reti unificate" comincia a perdere colpi.
Poteva bastare tagliar qualche puntata invece si è preferito optare per l’affondo perché il concorso esaltando le forme delle donne nel contempo ne minimizza il loro valore nella società dove ben altri sono i requisiti richiesti per sfondare oltre la Tv.
Non si vive di sola immagine e spettacolo come pigola da sempre la 7 la quale ha provveduto a dare il colpo di grazia all’evento fagocintandolo nella sua emittente e mettendo una conduttrice come Daria Bignardi in nomination.
Sarebbe come se il Talk di Santoro approdasse su Rai Uno, mettendo Vespa in nomination fra i politici, Berlusconi in testa.

La7 è un’emittente sgamata con il Chicco che una ne fa (il tg) e cento talk ne pensa (con le miss in testa delle quali ne ha sposata pure una divorziando in malo modo come ogni divorzio che si rispetti), e il Cairo che gli dà sempre ragione insieme a tutto lo staff di La 7di serie  “cosa ci tocca fa’ per lavorar”.
E allora ecco miss Italia in versione innovata con una strategia tattico-etnica per stupire il Paese con effetti speciali.
Così si punta all’articolo civetta primo fra tutti la candidata mussulmana che tanto assomiglia a Frida Pinto di Miral facendo operazione cultural Striscia-di-Gaza.
Un altro articolo che va per la maggiore è il Trans, fuoriuscito da qualche talent e molto in voga fra le miss Uninverse.
Altro articolo civetta potrebbero essere le miss coppia lesbiche tette contro tette e Avanti pop che alle altre scappa da ridere.
Insomma una miss globale per uscire da quella miss italietta fino ad ora rappresentata. Perché se l’Italia vuol continuare a galleggiare ha bisogno di miss strane o straniere. Braccia rubate all’agricoltura  perché con la 7 miss Italia per loro finisce lì, a cantarsela e suonarsela, non trovando posto nei palinsesti di quell’emittente nè tanto sulle generaliste già tutte okkupate anche nel settore agricolo con Roversi in primis. Mica la si può mettere a far da passacarte alla Gruber, la miss. (Mai dire mai).

Il Chicco forse ci sta pensando allo scoop così come fece una volta anche Fede con una giornalista sconosciuta (non ricordo il nome) poi diventata famosa, che gli leggeva le notizie Ansa da commentare a caldo, durante gli antichi fasti del tg4 quando l’Emilio scriveva la Cena dei Cretini riunendo a un tavolo tutti i membri al vertice dell’informazione al quale Mentana si era rifiutato di partecipare perché lui più che membro anche allora filava la miss al suo fianco. Che ora, perché no, potrebbe anche anelare e ricomparire sotto mentite spoglie, rinverdendo i fasti dei Tg di Piazza Tahir.
Ma fatti i tiggì tuoi. E i cazzi pure!
Chi lo fila più. Lui e i suoi tigggì. Più che di taglio giornalistico sono un taglio di successo mediatico!



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