venerdì 18 settembre 2015

SANGUE DEL MIO SANGUE. UN FILM SPIRITOSO A CARNE CRUDA


Come si estingue una razza? Facendo accoppiare i consanguinei. Lo è stato  per la classe dei nobili che a forza di sposarsi fra di loro si sono indeboliti fino quasi a scomparire se non si fossero decisi ad aprirsi alla classe plebea che ha portato nuova linfa alla casta rafforzandone il potere perchè circondata da privilegi che fanno sognare. Un tempo era la vita di corte oggi è il Red Carpet ai Festival.
Con Sangue del Mio Sangue Marco Bellocchio si è chiuso nel suo paesino natìo per girare un film tra figli parenti amici e affini con i quali ha confezionato un pasticcio tra ieri e oggi perchè del doman non v'è certezza viste le facce piene di delusione degli spettatori uscendo dalla sala dopo aver assistito al film.
“Che non fosse un gran regista questo lo sapevo” si lamenta un signore (sicuramente professore perchè il livello in sala era molto alto composto in prevalenza da intellettuali che si sono persi Venezia Festival) circondato da amiche d'età della middle class “ma con questo film per me ha chiuso”.
Applausi di tutti quanti lo circondavano. A lui e non al film.


D'accordissimo. Il film vuol fare un parallelismo sul tema violenza sulle donne   che rimane immutato nel tempo: le donne saranno sempre ferite a morte.
A meno che...A meno che non siano seduttrici, piuttosto che vittime, ragion per cui da ogni situazione ne usciranno sempre trionfanti: nude e senza pugni in tasca. Embè. Messaggio chiaro e forte pieno di spirito. La carne cruda è quella di Maria Perletti, suor Benedetta nel film che dopo aver sedotto due fratelli preti gemelli per condonarle il rogo e bruciarla viva viene murata  come la Monaca di Monza, liberata dopo molti anni dal secondo fratello diventato Vescovo che di nome fa Federico e di cognome, presumibilmente Borromeo. Segni particolari seppellir  vive sorelle in fregola possedute dal diavolo. Il tema sorelle è un leit motiv che accompagna la carriera del regista Marco Bellocchio, Sorelle prima, Serelle Mai, e Sangue del mio sangue con le sorelle tra Sacro e Profano. Del sacro abbiamo già parlato del profano ci sentiamo imbarazzate a parlarne perchè parli di sorelle e spunta l'Alba Rohrwacher  (ormai assurta in Italia a più grande attrice di tutti i tempi), questa volta con una sorella più bruttina di lei a fare coppia come sorelle di sangue e di letto che dividono con uno dei fratelli gemelli, il prete rimasto vivo essendosi fatto presumibilmente anche l'altro morto.


Ma cos'è una barzelletta? No perchè le sorelle parlano in sincrono, si muovo in sincrono scopano in sincrono, anzi no, prima te che poi vengo anch'io. Esattamente come i gemelli del Chiambretti show.
Dalla tragedia alla farsa il passo è breve. Infatti la seconda parte si gira a Bobbio ai giorni nostri tra la follia di saltimbanchi e una setta composta da una sorte di servitori alla mercé di un vecchio Conte che evoca un vampiro il quale si aggira fra i ruderi del vecchio convento seicentesco facendo scorribande notturne fra i vicoli bui della città per seguire una ragazzina che gli ha dato un sussulto in basso, non mancando di fare una puntatina dal dentista perchè gli sanguinano le gengive!

A suor Benedetta invece i frati del convento fanno cerchio per vederle spuntar almeno una lacrima perchè “Da Una Lacrima sul Viso abbiam capito tante cose, chee sei stata innamorata ed ancora lo sei”. Del Diavolo.Al quale invece lei invece ha fatto le corna con i due fratelli Fabrizio e Federico.

Alla fine di una carriera certi autori si mettono a gigionare per divertirsi per cui non resta di meglio che tornare alle proprie origini rurali coinvolgendo intorno a quelli di sangue del suo sangue anche tutto il paesino in un divertissment da favola gotica e leggenda manzoniana.

Loro si saranno pure divertiti ma noi ne siamo usciti contagiati dalle turbe mentali che ci hanno portato a riflettere sul fatto che Marco Bellocchio è quello dei Pugni in Tasca dell'età giovanile. Il resto è tutto da dimenticare tranne la visione della sora Benedetta quando esce dalla tomba nuda senza le tasche.

Il film si spera sia vietato ai minori, onde evitare il perpetrarsi di una gioventù “bruciata”, anche se  accompagnati dai genitori. Sangue del loro sangue. Fortunati quelli che non hanno figli ai quali lasciar queste eredità altamente culturali.

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