martedì 11 febbraio 2014

IL GRANDE SEDERE DI OPHRA WINFREY.


Divani e Sofà, Divani e Divani Chateaux d’Ax sono tutti in saldo per tutto l’anno.
Qualità o non qualità, nessuno compra più divani perché non ci sono soldi.
Inutile dare sempre la colpa alla lavorazione se artigianale o industriale perchè il problema sono i soldi che non circolano. Niente lavoro, niente soldi.
C’è chi vorrebbe uscire dall’Euro pensando di risolvere la crisi ma quella del prof. Prodi è stata una grande battaglia al quale va l’onore della vittoria.
Se ora usciamo dall’Europa finiamo ad affossarci nel mare nostrum del Mediterraneo per la conquista del Petrolio in Medio Oriente. La Storia si ripete. La Storia siamo noi ma un conto è combattere per il grano, il sale o le spezie, un altro per il Petrolio che gli Emirati  e la Lega Araba non ce lo lascerà mai prendere.
Piuttosto lo danno ai Russi o agli Americani, magari anche ai Cinesi ma agli Italiani fanno il segno del manico d’ombrello, perché se continuiamo così saremo a livello del terzo mondo.
E il Medio Oriente non è Terzo Mondo perché non ha nulla da imparare specie in fatto di commercio. Dunque difficilmente farà affari in esclusiva con gli Italiani: “col cavolo che te lo dò”, tanto per parafrasare la citazione di “Sofia” nel film il colore Viola uscita poi vincente anche se con un occhio pesto.

Questo per ricollegarmi all’inizio del discorso perché Sofia era interpretata da Ophra Winfrey diventata poi la Regina dei Salotti d’America con un Talk Show  molto popolare. Il segreto stava nell’aizzare il pubblico che si infervorava platealmente in una sorta di happening della Tv del Dolore.
Sì perché ad accomunare gli ospiti erano sempre le storie intime che la Ophra, come una grande mater dolorosa, forse anche supportata dal personaggio di Sofia così magistralmente interpretato nel film di Spielberg, riusciva a scucire anche alle grandi star facendo immergere il Talk in una valle di lacrime.

Cavalcando l’onda del successo Ophra entrava nella fascia dei più ricchi d’America e in mezzo a tanta opulenza cominciava a dondolare il suo grosso culo in segno di orgoglio e fierezza così come faceva la Sofia nel film con quel caratteristico atteggiamento delle nere quando sono fiere di sé.
Tanto sfoggio della sua fortuna faceva comunque simpatia perché rappresentava il riscatto della conduttrice nera che nello scenario della Tv non era ancora entrata al vertice.
Una volta salita la cima ha voluto osare tentando la strada del salotto intimo ma molto molto intimo per raccogliere confidenze a ruota libera che in gergo processuale si dice a porte chiuse per la scabrosità delle tematiche.
Infatti il pubblico televisivo  era tenuto a casa finendo inevitabilmente a  ronfare sul divano facendole fare un clamoroso flop.
Per risalire la china Ophra è ora tornata al cinema dove ancora una volta si è distinta per temperamento tanto da essere candidata all’Oscar, come non protagonista, per il film Butler un Maggiordomo alla Casa Bianca.
 Ophra piace molto alla coppia Obama e Michelle ma quest’anno si dice che staranno alla larga dalle nomination per non suscitare nuove polemiche e attacchi al lato B della First Lady.
Quest’anno basta e avanza quello di Ophra Winfrey da sbirciare sul Red Carpet, poi sul palco sarà tutto da vedere…se davvero ha un bel sedere!
                       

Nessun commento:

Posta un commento