martedì 25 febbraio 2014

LA NOTA SEXY NEL SERVIZIO PUBBLICO


Facendo zapping una sera fra le reti tv, l'unica nota di rilievo erano  i ricci di Federica Sciarelli.
Dopo tanti capelli a spaghetto finalmente ha cambiato pettinatura che, accompagnata da una mise nera (camicetta in raso e calzoncini a sigaretta grigio fumo),la rendeva molto sexy. Vedi anche nella foto.

Una trasformazione sorprendente come una sorta di Olivia Newton John che da collegiale si trasforma in donna fatale.
Non male. eh eh eh! an vedi che la Sciarelli dietro la maschera impassibile da funzionaria del servizio pubblico ha tirato fuori la femmina che graffia, pur non riuscendo a cambiare il modo di porgersi sempre molto dolce.
La trasmissione che lei conduce Chi L’ha Visto? anche se un filo triste è seguitissima: io conosco alcune ragazze giovani che non perdono una puntata ed è strano perchè non diresti che copra questa fascia di ascoltatori.
A me  dà un po’ tristezza perchè parla di fatti reali e dolori veri per cui prevale un senso di rispetto per la riservatezza anche se capisco l'utilità perchè non c'è morbosità nella conduzione della Sciarelli che si vede benissimo sia spinta da un forte senso del dovere per essere utile alla comunità.
Insomma è una di quelle giornaliste senza fronzoli che fanno un lavoro serio.
La settimana scorsa ha ceduto al colpo sexy ed ha fatto benissimo perchè avrà sicuramente catturato ascolti. Io per esempio mi sono soffermata sul format e come me penso tanti altri.
La nota sexy è fondamentale a mio parere anche in un contesto seriosissimo. Senza esagerare comunque con i genitali al vento per non scadere a livello di soubrette o di velina.
Come ha fatto Angelina Jolie per esempio la quale è fresca autrice di un film-denuncia molto forte e violento da regista cazzuta, The Land of Blood And Honey che ha presentato sobriamente al Festival di Berlino, ma poi serafica si è presentata agli Oscar in stile valletta con lo spacco inguinale assassino per consegnare il premio alla coppia Lo Schiavo e Ferretti.
Un look che ha adottato in altre occasioni non rinunciando mai ad essere fichissima ma non credo sia servito ad attirare l'attenzione sul suo film che mi pare non sia stato molto caldeggiato non si sa se per ragioni di regia o di politica.
Dal promo, le inquadrature non mi hanno entusiasmato soffermandosi troppo sulle scene d'amore con inquadrature romantiche che stridono alquanto con tutto il contesto di guerra e di stupri che fanno da contorno.
La storia d'amore va a rilento fissandosi anche su particolari fashion come quello di scostare una tenda con gesti sensuali accompagnati da una musica dolce interrotta violentemente dallo scoppio di una fucilata o delle bombe.
Tanta buona volontà per fare un film-verità genere neorealismo ma si vede che c'è lo stampo Hollywoodiano con il quale la Jolie si è formata perchè non è andata a scuola dagli autori Europei anche se la madre è francese. Forse ha seguito più la scuola di pensiero di Mel Gibbson regista, e i suoi pasticci sado-maso.
Insomma, è troppo lontana dalla cultura Bosniaca la Jolie e non credo che basti documentarsi seguendo alla lettera le testimonianze. Non c'è proprio, non avendo lo stesso carisma della leader di polso che esprime in tanti suoi film, ma la pellicola è una denuncia che mancava nel panorama cinematografico per cui Angelina Jolie ha offerto un prezioso contributo, anche se romanzato e ad immagine scosciata, anziché no. D’altra parte era lei la star, mica le interpreti!  

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