martedì 25 febbraio 2014

PAZ VEGA, VERGINE VS VERGINE






Il Sacro ed il Profano è un argomento che suscita sempre molte polemiche e indignazione specie da quella parte di religione che si sente profanata anche se sotto forma artistica che comunque nel tempo è riuscita a farsi accettare. Siamo dunque a buon punto?
Negli anni ’60 per esempio una versione di Paolo Poli di S.Rita da Coscia era stata censurata e messa la bando con chiusura del botteghino.
Scherza con i Fanti ma lascia stare i Santi recita un sonetto di un’opera.
E va bene, i santi no, ma la Madonna e il Cristo? E che dire della Maddalena che in un film ha suscitato una passione carnale in Gesù Cristo suggellata (ma non oltre) con un bacio in bocca?
Una performer, diciamo pure coraggiosa, ha osato l’inosabile assumendo il nome di Madonna e facendo video clip blasfemi dove si dimenava oscenamente davanti alla croce o sulla Croce stessa. Di Svarowsky.
Opere artistiche che se hanno fatto indignare il Papa e la Chiesa Cattolica, non sono state censurate in nome dell’arte e della libertà di espressione di un individuo superando in pratica brillantemente il comune senso del pudore religioso perché in Occidente lo stiamo perdendo completamente.
L’ultimo baluardo era rappresentato dalla Cattolicissima Spagna la quale si è arresa di fronte alle grazie di Paz Vega, inginocchiata nuda  sotto un velo trasparente che nulla lascia all’immaginazione davanti alla Vergine dell’Incarnazione nel Santuario di Siviglia.
Vergine vs.Vergine? Certo che no perché Paz Vega ha un curriculum erotico  ricco e vissuto, lanciatissima anche a Hollywood come la nuova Penelope Cruz che però non è mai riuscita a surclassare nonostante le abbiano affiancato partner del calibro di Colin Farrel.
L’attore infatti nel film girato con la Paz Triage si è accattivato tutti i consensi facendo dimenticare l’apparizione di Paz Vega. A differenza della Cruz per esempio che in una particina di Vanilla SKY con Tom Cruise ha lasciato il segno.
Comunque due spagnole procaci, fatte a modo, non si negano a nessuno e fu così che ciascuna andò per la propria strada di successo catalizzando l’attenzione del mondo intero.
Infatti, come Penelope la Paz è riuscita finalmente  a far parlare di sé con il calendario Lambertz 2012 (corrispondente al nostro Pirelli) perché considerato scandaloso e blasfemo.
La Chiesa Spagnola con a capo l’arcivescovo di Siviglia è insorta contro questa performance blasfema ed offensiva prendendo nel contempo le difese dei monaci che, dopo aver incassato l’oboe, hanno dato il permesso per le foto in location sacra, essendo rimasti all’oscuro delle nudità esposte in bellavista dall’attrice che hanno potuto ammirare solo in calendario.
Un particolare che li assolve dal peccato avendoli spiazzati dalla visione Live per cui la colpa ricade sempre e solo sulla donna satanessa e tentatrice secondo tradizione della Cattolicissima Chiesa di Spagna. Rimasta dunque ferma ai tempi dell’Inquisizione?
No, ai tempi di Madonna la quale proprio negli anni ottanta per prima aveva aperto questa danza blasfema in nome della performance artistica che ha fatto proseliti perché seguita da Lady Gaga e ora anche da Paz Vega: tutte insieme catapultate nella nuova dimensione   dell’unione fra Sacro e Profano esaltato nella moda con la diffusione delle Croci tintinnanti sui nudi decolletè delle femmine di sfacciata impudicizia.
Una moda che ha segnato la tendenza di questi nostri tempi e che trova la sua massima espressione nei riti di Halloween e delle varie leggende celtiche, da Re Artù alle Crociate mai state così miscelate e presenti nella cultura occidentale, cristiana-cattolica con influenza Saracena.

Nessun commento:

Posta un commento