mercoledì 24 aprile 2013

A BALLARO' DUE PAPI E UN GRILLO: 'AZZ....


Rodotà Rodotà Rodotà. E Rodotà ha perso.
I sostenitori se ne son già fatti una ragione, lo garantisco al limone. Meglio così perché il Rodotà è contro il Vaticano. A fan… c’è andato lui con a seguire un Lucano come una sorta di libiam in alto i calici. Non certo del Santo Graal. Che cos’è il Graal. Non ci vuole Parsifal per dirlo perché è presto spiegato Il Graal è il sangue di Cristo dentro la Coppa.
Gesù e la Vergine Maria. Non da confondere con la Maddalena che è solo una Pia donna al seguito della Passione di Cristo.
Fra la rosa in Nomination per toto-ministri c’è anche la Bonino la radicale nota per le campagne abortiste mettendosi in una posizione di laica scatenata. Non so se sia anticlericale. Quello che so è che sia una persona che stimo per la serietà con la quale ha svolto il suo lavoro politico facendo le battaglie nelle quali credeva anche se io non approvo il divorzio e l’aborto, né tanto meno i matrimoni Gay riconoscendo giusto considerare le coppie per i loro diritti civili. In Francia Hollande ha approvato invece il matrimonio gay ma non è ancora detta l’ultima parola. Ad ogni modo io sono aperta a tutte le modifiche tranne che alla sacralità della nascita per cui la vita di un bambino a cominciare dal feto deve essere tutelata sempre. Su questo non transigo. Sul divorzio sì perché non ritengo obbligatorio sposarsi in Chiesa. Pertanto se caldeggiavo la Bonino come Presidente della Repubblica avendo fiducia nella sua onestà intellettuale e quindi super partes, non posso dire altrettanto di lei come Ministro in quanto ha poteri decisionali in linea con le sue idee laiche mettendosi contro il Papa che sulla sacralità della vita non credo transigerà mai. Posso vederla solo come Ministro della Difesa perché è una persona combattiva e tosta. Quel che ci vuole per tenere testa al Medio Oriente in confusione.
Per tornare alla politica, ieri sera ho visto uno spettacolino da Ballarò al limite del ridicolo.
La Concita conciata come Naomi Watts-similDiana che parlava di Tsunami (il leit motiv di Grillo col Camper e titolo del film della Naomi) mentre la Serracchiani era conciata come Audrey Hepburn in My Fair Lady avendole il capo Bersani ceduto il passo, e l’altra ospite Nunzia De Girolamo era pettinata come la figlia di Rodotà con capello a bandana sull’occhio. Uno spettacolino che evocava solo un nome Due Papi e un Grillo. ‘Azz…




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