mercoledì 17 aprile 2013

TORNA LA CASALINGA EVA LONGORIA.L'ASTINENZA FA FINOCCHIA




 Eva Longoria è una predestinata: la Casalinga Disperata è il suo destino. Inutile opporsi contro questa ineluttabile sentenza che lo star system le ha etichettato.
Non che lei sia una icona di stile perché l’etichetta non sa dove stia di casa, pur avendo la chiave in mano del potere, quello dei Carlito’s, ovvero quiei latino-americani che sanno come piacere. Sensual…un movimento sexy….
E con il movimento sexy che Eva Longoria lancia la sua bomba, anzi due bombe perché sono quelle a tutto petto, del nuovo film Withour Men nel quale si cimenta per la prima volta in un tette a tette con Cate di Castello.
Una scena lesbo anche molto esplicita perché la bocca della Longoria per un momento tace per succhiare il nettare degli dei, quel dolce miele che solo il morbido seno di una donna può far sgorgare nel dono di sé.
In questo contesto la trasgressione è lecita come unico sbocco in una società dove i maschi sono completamente assenti.Tutti tranne due: un prete e un soldato Yankee capitato per caso in un paesino popolato da sole donne perché i loro uomini sono tutti partiti alla guerra.
Se il prete approfitta della situazione per assurgere al ruolo di sultano di questa sorta di harem latino-americano, spogliandosi dell’abito talare per compiere questa nuova missione in mutande, pronto a pascolar il gregge e tutte le pecorelle una dopo l’altra con l’unico scopo di farsele poi tutte nemiche, il soldato, Cristian Slatter fa fatica a tenerle a bada perché il gruppo assatanato lo assale come un voglioso branco rosa.
Il lungo periodo dell’astinenza forzata induce alla trasgressività ma nel rispetto del credo religioso dove il sacerdote resta una figura inviolabile votata al Signore e alla pastorizzazione delle sue anime. La trasgressione diventa così un atto di fede perpetrata a causa di forza maggiore rappresentata dalla guerra, l’unico mezzo capace di instaurare una rivoluzione ad un sistema, con successo.
Il messaggio è molto attuale ma si dissocia da quello trasmesso dai Classici con la commedia di Aristofane, Lisistrata, nel quale le donne da Sparta ad Atene, stanche delle continue guerre inscenavano uno sciopero del sesso per indurre i mariti alla pace.  Quella pace ritrovata dopo l’intervento di un ambasciatore il quale si presentava alle donne con l’asta alzata e il pacco ben in evidenza essendo anche lui vittima della forzata astinenza.
La curiosità consiste nel fatto che c’è un elemento comune in queste due situazioni sia trasgressive per forza che di astinenza per scelta, rappresentato per entrambe dalla figura centrale del mediatore-prete e ambasciatore-classico, sempre e comunque portatore di pene a livello alto. Al massimo.

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